Immunologo tedesco (Monaco di Baviera 1946 - Friburgo, Brisgovia, 1995); lavorò presso il Medical research council di Cambridge e successivamente (dal 1976) presso l'Istituto di immunologia di Basilea. [...] Dal 1985 fu condirettore dell'Istituto Max Planck per l'immunologia a Friburgo. La sua collaborazione con C. Milstein, volta all'identificazione delle basi genetiche della variabilità anticorpale, permise di scoprire il principio di produzione degli ...
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Igienista tedesco (Dresda 1871 - Wiesbaden 1950). Prof. onorario a Halle, ha svolto attività pratica e di ricerca nel campo della batteriologia, dell'igiene e dell'immunologia, con varî incarichi a Hannover, [...] Halle e Berlino. È ricordato per i suoi studî sul bacillo difterico ...
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Patologo generale italiano (Monterubbiano 1863 - Bologna 1942). Prof. nelle univ. di Modena e di Bologna, ha portato un contributo notevole agli studî sull'immunità (Trattato d'immunologia, 1921). ...
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Patologo tedesco (Dresda 1848 - ivi 1928). Prosettore all'Istituto di anatomia patologica di Königsberg, poi ordinario a Tubinga, si dedicò allo studio di problemi di patologia, batteriologia e immunologia. ...
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Patologo e immunologo statunitense (Clarksville, Tennessee, 1886 - Nashville 1960). Prof. (1924-55) di patologia generale alla Vanderbilt University di Nashville. Si è interessato a problemi di batteriologia, [...] virologia, immunologia e patologia. Dei suoi studî hanno avuto particolare risonanza quelli concernenti il metodo di coltivazione di alcuni virus nell'embrione di pollo. ...
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Nel linguaggio medico, linfociti k. (o anche cellule k.), particolare popolazione di linfociti in grado di fissarsi a cellule bersaglio di varia natura, provocandone la morte (➔ immunità; linfocito).
In [...] immunologia, il processo attraverso il quale le cellule fagocitanti i batteri riescono a contenere l’aggressione microbica è detto killing. Il meccanismo viene messo in atto grazie alla produzione e alla liberazione di elementi tossici che vengono ...
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In citologia, cellula del sangue e dei tessuti connettivi, di dimensioni relativamente grandi, capace di fagocitare e digerire con meccanismo enzimatico cellule e detriti vari. Ha un ruolo essenziale in [...] immunologia poiché in grado di presentare l’antigene (➔ immunità). ...
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Biologia
In embriologia, l’insieme delle reazioni intercorrenti fra le singole cellule o fra gruppi di cellule dell’embrione, che possono causare il differenziamento di alcune regioni embrionali.
Medicina
In [...] immunologia, prova rivolta a prevenire incidenti trasfusionali da incompatibilità sanguigna. Consiste nel cimentare gli eritrociti del donatore con il siero del ricevente (prova essenziale) e gli eritrociti del ricevente con il siero del donatore ( ...
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Allison, James Patrick. – Immunologo statunitense (n. Alice, Texas, 1948). Direttore del Cancer Research Laboratory dell'Università della California a Berkeley e del Ludwig Center for Cancer Immunotherapy, [...] messa a punto grazie agli studi di A. ha fornito risultati particolarmente incoraggianti sui melanomi in stadio avanzato. Nel 2018 l’immunologo è stato insignito con T. Honjo del premio Nobel per la medicina o la fisiologia “per la loro scoperta di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'immunita al sistema immunitario
Gilberto Corbellini
Dall'immunità al sistema immunitario
Lo studio sperimentale dell'immunità [...] per le loro basi anatomo-funzionali e cellulari. Nel corso di questa fase si è realizzata la 'sintesi immunologica', stimolata dalla teoria della selezione clonale, dallo studio delle basi genetiche della diversità anticorpale e infine dalle ricerche ...
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immunologia
immunologìa s. f. [comp. di immuno- e -logia]. – Ramo della scienza medica che ha per oggetto lo studio dei varî fenomeni attinenti all’immunità.