Molecole glicoproteiche ad attività anticorpale, prodotte da linfociti B in risposta a una stimolazione antigenica(➔ immunità): la figura cellulare finale della serie di trasformazioni a cui va incontro [...] anticorpale attraverso la placenta o il latte materno) e medesime funzioni effettrici, come la capacità di legarsi a cellule dell’immunità (opsonizzazione) o di attivare il complemento.
Le IgG (150 kDa), che costituiscono l’85% delle i. presenti nel ...
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Sostanza glicoproteica (in sigla Ig) ad attività anticorpale, prodotta durante la risposta immunitaria umorale da linfociti B stimolati. Il linfocita B va incontro a una serie di trasformazioni, fino a diventare una plasmacellula in grado di secernere gli anticorpi maturi.
Struttura
Le Ig sono costituite ... ...
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Maurizio Pietrogrande
Sostanza di natura glicoproteica globulare, appartenente alla classe delle immunoglobuline, o gammaglobuline, che si sviluppa nel corso di una risposta immunitaria e che svolge un’azione antagonista verso gli antigeni (➔ immunità). Oltre alla loro funzione di difesa dell’organismo ... ...
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Gianni Marone
C aterina Detoraki
Proteina con attività anticorpale presente prevalentemente nel sangue e in misura inferiore nei liquidi biologici. Le immunoglobuline sono prodotte dai linfociti B e dalle plasmacellule in seguito al contatto con antigeni estranei (per es., batteri e virus). Le immunoglobuline ... ...
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Anticorpi e meccanismi genetici della diversità anticorpale
Francesca Di Rosa
Angela Santoni
Gli anticorpi o immunoglobuline sono glicoproteine che riconoscono perlopiù molecole estranee all'organismo espresse da virus, batteri e altri agenti infettivi. Gli anticorpi sono prodotti dai linfociti ... ...
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Patrizia Vernole
Gli anticorpi sono sostanze di natura proteica che si sviluppano nel corso di una risposta immunitaria e che svolgono un'azione antagonista verso gli antigeni (v. immunità). Oltre alla loro funzione di difesa dell'organismo da agenti estranei, gli anticorpi vengono attualmente utilizzati ... ...
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anticorpo
anticòrpo [Comp. di anti- e corpo] [BFS] Proteina, presente principalmente nel sangue e originatasi o naturalmente o in risposta a un antigene, che presenta una reattività specifica all'antigene complementare: v. anticorpo. ...
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Sulla natura degli anticorpi, cioè di quelle sostanze o proprietà antagoniste dei sieri di individui trattati per via parenterale con sostanze eterogenee (antigeni) sono state fatte negli ultimi tempi molte indagini ed emesse molte ipotesi. Sembra oggi dimostrato che gli anticorpi non sono soltanto ... ...
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(fr. anticorps; sp. anticuerpos; ted. Antikörper; ingl. antibodies): - Vi sono sostanze - i cosiddetti antigeni - che, introdotte con certe modalità in un organismo, vi provocano una reazione difensiva specifica che si rivela con alcune proprietà antagoniste acquistate dal siero di sangue dell'organismo ... ...
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In patologia, forma di ipersensibilità dovuta a una speciale condizione immunitaria che si stabilisce nell’organismo per effetto di qualsiasi sostanza antigene che penetri in esso secondo determinate modalità. [...] Rientra nelle immunoreazioni di tipo I (➔ immunità) ed è dovuta all’incontro a livello cellulare dell’antigene con anticorpi della classe IgE (reagine). La reazione antigene-anticorpo provoca degranulazione cellulare e liberazione di sostanze attive ...
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telecomunicazione Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o più corrispondenti informazioni di varia natura (documenti scritti o stampati, immagini fisse o mobili, parole, [...] frequenza, per segnali caratterizzati da bande differenti; l’immunità dal rumore per quanto ciò sia tecnicamente possibile; la accesso radio e sono basati sullo stesso principio cellulare impiegato nella telefonia mobile. Il protocollo wireless ...
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timo Organo ghiandolare impari e mediano, situato dietro lo sterno, nel mediastino anteriore, in rapporto con il pericardio e i grossi vasi (fig. 1).
Anatomia
Il t. si divide in 2 lobi, e ciascuno di questi [...] staminali derivate dagli organi linfopoietici embrionali migrano nel t. per dare qui origine alle cellule T (➔ immunità). Alla periferia dei lobuli si trova uno strato ben definito di linfoblasti (protimociti) che vengono trasformati in timociti ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] di una cellula che non si modifica nelle generazioni cellulari successive; ne è un esempio la metilazione del DNA. M. immunologica Caratteristica funzionale del sistema immunitario nell’ambito della risposta immunitaria specifica (➔ immunità) per ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] genetica relativamente stabile e il processo infettivo avviene mediante contatto tra le cellule (v. fig.). Il vettore che porta la r. è con termini diversi a seconda del meccanismo (➔ assuefazione; immunità).
R. globulare
In ematologia, è la r. dei ...
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Biologia
Condizione, innata o acquisita, in base alla quale un organismo è in grado di neutralizzare tutto ciò che gli è estraneo. Il sistema immunitario è un complesso organizzato di cellule e molecole [...] .
Gli immunocomplessi attivano il complemento e innescano così una sequenza di eventi che conduce alla migrazione di celluleimmuni e al rilascio di enzimi proteolitici lisosomiali e di fattori di permeabilità nei tessuti, producendo in questo ...
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In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] (➔ immunità).
Il termine, usato con significati differenti da P. Ehrlich nell’interpretazione dei fenomeni per gli ioni sodio, potassio, calcio; r. di giunzione fra le cellule.
I r. per l’adrenalina, detti anche r. adrenergici, individuati in ...
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Sistema atto a portare fino agli utenti segnali e informazioni utilizzando a questo scopo le onde elettromagnetiche.
Onde impiegate nella radiodiffusione
Le onde nella r. sono generalmente irradiate in [...] delle bande di audiofrequenze ricevibili, sia per la maggiore immunità dai disturbi e l’assenza di interferenze da parte di . Il canale di ritorno è realizzato con un telefono cellulare GSM. Sono stati considerati due tipi di servizi: applicazioni ...
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Originariamente, la cura, attuata per alcune malattie infettive (scarlattina, tifo ecc.), consistente nella somministrazione di vaccini o di sieri specifici, per realizzare uno stato di immunità, rispettivamente [...] attiva o passiva. Il termine si è poi esteso a indicare tutti gli interventi (farmacologici, vaccinali, sierologici, di manipolazione cellulare) in grado di agire sul sistema immunitario per modularne le funzioni. Nell’ambito dell’i. si distinguono l ...
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immunitario
immunitàrio agg. [der. di immunità]. – 1. Relativo all’immunità (in senso storico), o che gode d’immunità: concessioni i.; un ente i.; terre immunitarie. 2. Relativo a immunità (come termine della medicina e biologia): stato i.;...
vaccino2
vaccino2 s. m. [uso sostantivato di vaccino1]. – Termine che in origine designava sia il vaiolo dei bovini (o vaiolo vaccino), sia il pus ricavato dalle pustole del vaiolo bovino (pus vaccinico o vaccino), impiegato per praticare...