(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] Cisgiordania e a Gaza.
Tra i primi letterati che esprimono nelle loro opere sentimenti patriottici e dissenso per la crescente immigrazione sionista nel paese, si ricordano il poeta I. Ṭūqān, gli scrittori K. Baydas con il romanzo al-Wārith («L’erede ...
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(V, p. 876; App. III, i, p. 200; IV, i, p. 221; V, i, p. 305)
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Popolazione
La dinamica demografica è caratterizzata da un elevato tasso di accrescimento annuo [...] dell'esecutivo (giugno 1995).
A causa del persistente stato di disordine (nel marzo 1996 un attentato contro immigrati del Bangla Desh venne attribuito dalle autorità a gruppi terroristici sciiti) vennero intensificati gli arresti, le detenzioni ...
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DRAGONETTI, Giacinto
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila nel 1738 dal marchese Gianfilippo, studiò a Roma nel collegio "Nazareno", dove si mise in mostra come scrittore di eleganti versi italiani e latini. [...] la sua favorevole posizione geografica e sviluppare il commercio con l'Oriente. Inoltre bisognerebbe "allettare", con premi adeguati, l'immigrazione di artigiani stranieri capaci di lavorare la lana e la seta, di cui il Regno aveva una notevole ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Burgundi
Volker Bierbrauer
I burgundi
Popolazione germanico-orientale che la tesi tradizionale, sostenuta da [...] del I sec. a.C. in un’area precedentemente non popolata; in questa regione è dunque lecito parlare di un fenomeno di immigrazione. In riferimento alle fonti scritte, che attestano la presenza dei Burgundi nell’area del Reno e del Meno a partire dalla ...
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Faysal I
(propr. Faysal ibn Husayn ibn ‘Ali al-Hashimi) Sovrano hashimita dell’Iraq (Ta’if 1883-Berna 1933), terzogenito di Husain ibn ‛Ali al-Hashimi, emiro della Mecca e pretendente al califfato sunnita [...] , F. si recò a Londra per perorare la causa degli arabi palestinesi, chiedendo all’Inghilterra d’intervenire per limitare l’immigrazione ebraica. Poco dopo, l’8 settembre, F. morì d’infarto mentre si trovava in Svizzera, a Berna; gli successe sul ...
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(ingl. London)
Città dell’Inghilterra (9.046.485 ab. nel 2018), capitale della Gran Bretagna e centro commerciale, bancario e culturale fra i maggiori del mondo. Fu in origine un punto obbligato di passaggio [...] circa 8 km (Green Belt) in cui sono state vietate ulteriori costruzioni. Ancora all’esterno di questa, per frenare l’immigrazione e, soprattutto, per favorire il decentramento dall’area nucleare della conurbazione, a partire dal 1952 è iniziata la ...
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Stato dell’Africa occidentale che si affaccia sull’Oceano Atlantico, all’estremità occidentale del continente africano, e confina a N e a NE con la Mauritania, a E con il Mali, a S con la Guinea e la Guinea-Bissau. [...] demografico determina un costante flusso emigratorio verso paesi europei, tra i quali l’Italia, cui peraltro si contrappone un’immigrazione da altri Stati saheliani. La densità (69,7 ab./km2) risulta elevatissima nella zona del Capo Verde, per ...
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(ingl. New Guinea) La maggiore isola dell’Oceania (880.000 km2 con 7.500.000 ab. nel 2005) e, dopo la Groenlandia, la più grande del globo. Si estende tra l’equatore e 10° lat. S, bagnata a N dall’Oceano [...] in epoca più antica, tra loro distinte ma legate da complessi rapporti storici (➔ Oceania). Di più recente immigrazione (3° millennio a.C.) sarebbero invece quei gruppi che parlano lingue polinesiane.
A queste differenze linguistiche sembrerebbero ...
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Unione Europea
Adolfo Battaglia
Giancarlo Marini
Isabella Castangia
(App. V, v, p. 648)
Parte introduttiva
di Adolfo Battaglia
I due avvenimenti che hanno più caratterizzato l'ultima decade del 20° [...] modelli, la questione del loro valore sociale, perché se quello americano, anche assorbendo continue ondate di immigrazione, ha mantenuto forti sperequazioni nella distribuzione della ricchezza, l'insufficiente riforma di quello europeo ha avuto e ...
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(VI, p. 854; App. III, i, p. 230; IV, i, p. 258; V, i, p. 351)
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Popolazione
Secondo una stima del 1997 la popolazione era di 1.862.000 ab. (ma stime dell'ONU [...] temperata, l'altro, più numeroso, di origine tibetana, abita per lo più nelle terre alte e fredde; infine, immigrazioni più recenti hanno portato nel paese consistenti gruppi di Nepalesi, che vivono soprattutto nelle regioni meridionali e che hanno ...
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immigrazione
immigrazióne s. f. [der. di immigrare]. – 1. In generale, l’insediamento di uomini in paesi diversi da quello in cui sono nati, per cause naturali o politiche; può essere di massa o d’infiltrazione, secondo che le unità che si...
immigrante
s. m. e f. e agg. [part. pres. di immigrare]. – Chi, o che, immigra; in senso specifico, con riferimento alla libera e pacifica circolazione interna e internazionale di uomini determinata da dislivelli nelle condizioni economiche...