virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] che precede ogni riflessione razionale.
A questa concezione di virtù naturale, tuttavia, lo stesso Rousseau, poi seguito da ImmanuelKant, contrappone una nozione di virtù come tensione e sforzo: non c’è felicità senza coraggio, né virtù senza lotta ...
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persona
Stefano De Luca
L’individuo nelle sue relazioni con il mondo
La persona (dall’etrusco phersu) era per i Romani la maschera che portavano gli attori in teatro e che i Greci chiamavano pròsopon [...] che egli è, in diversi tempi e luoghi»: tutto ciò grazie alla «coscienza che è inseparabile dal pensare».
Analogamente, ImmanuelKant sottolinea che la capacità dell’uomo di essere cosciente di sé lo «eleva infinitamente al di sopra di tutti gli ...
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io
Geni Valle
La cabina di regia della nostra personalità
Il termine io non è soltanto un pronome: esso indica il modo di essere di un individuo in quanto distinto da tutti gli altri. Nella filosofia [...] è la prova dell'esistenza: la celebre frase cogito ergo sum significa "penso, perciò esisto". Per il tedesco ImmanuelKant (18° secolo) l'Io penso è l'autocoscienza, ossia la consapevolezza dei propri processi mentali che rimane identica, mentre ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...