Pittore e regista svedese (Lund 1880 - Berlino 1925). Dopo aver studiato a Milano e a Parigi, si trasferì in Svizzera, dove entrò in contatto con il gruppo dada di Zurigo e in particolare, dal 1918, con [...] , ritmo e movimento. Stabilitosi poi in Germania, dopo aver sperimentato il movimento di immagini verticali e orizzontali su rotoli di carta, trasferì nel cinema queste ricerche lavorando a Diagonal-Symphonie, film astratto di circa 7 minuti, sorta ...
Leggi Tutto
Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] nei canali di Parigi, con uno stile che superava il realismo, approdando a un controllo assoluto della dimensione estetica dell'immagine, cui aggiunse una profonda critica sociale.A partire dal 1935 la produzione calò di nuovo a 100-120 film all ...
Leggi Tutto
Greco, Emidio
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Leporano (Taranto) il 20 ottobre 1938. Un retroterra culturale raffinato e una volontà di riflessione critica e civile lo [...] ragioni profonde del rapporto tra cinema e letteratura, tra immagini e verità, tra racconto delle idee e finzione della l'invenzione della macchina che proietta nella realtà le immagini del passato, materializzando le persone che aveva privato ...
Leggi Tutto
Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] settori impressionati, cioè grigi e neri, della pellicola. L'impiego coordinato di tintura e viraggio consentiva la produzione di immagini con due colori. L'uso del colore aveva sia funzione espressiva, sia realistico-descrittiva. Al di là di queste ...
Leggi Tutto
Formato
Dario Tomasi
Nel lessico cinematografico, il termine formato designa da un lato la larghezza della pellicola, indicata in millimetri e in maniera ellittica, dall'altro, in modo estensivo, le [...] degli anni Cinquanta, ha un aspect ratio di 1:1,33 (il che significa che a un'altezza pari a 1, la larghezza dell'immagine è di 1,33 volte superiore). Sino agli anni Trenta quasi tutti si attennero a questo f., anche se ci furono importanti esempi di ...
Leggi Tutto
Rossif, Frédéric
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico, naturalizzato francese, nato a Cetinje (Montenegro, od. Federazione di Serbia e Montenegro) il 14 agosto 1922 e morto a Parigi il 18 aprile [...] 1990. Considerato uno dei massimi documentaristi, fu abile nel montaggio di rare immagini d'archivio quanto appassionato nell'intento didattico dei suoi lavori. La sua opera più celebre è Mourir à Madrid (1963; Morire a Madrid), che ricevette il ...
Leggi Tutto
Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] copia di copia (le ombre che i prigionieri della caverna vedono proiettate dal fuoco sulla parete sono quelle di "statue e di immagini in pietra o in legno" e non "cose vere e proprie" o uomini in carne e ossa), riproduzione di una 'realtà indiretta ...
Leggi Tutto
Ruttmann, Walther (o Walter)
Gianni Rondolino
Regista cinematografico tedesco, nato a Francoforte sul Meno il 28 dicembre 1887 e morto a Berlino il 15 luglio 1941. Esponente di rilievo dell'avanguardia [...] (1934) e Metall des Himmels (1935), di grande fascino visivo. Con il medesimo stile 'sinfonico', in cui le immagini e i suoni rischiano di svuotare di contenuto gli aspetti informativi del documentario, realizzò Kleiner Film einer Grossen Stadt… der ...
Leggi Tutto
Nome d'arte della regista francese Germaine Saisset-Schneider (Asnières, o Amiens, 1882 - Parigi 1942); critico teatrale (dal 1908), nel 1916 esordì nella regia cinematografica cercando fin dai primi film [...] , in corrispondenza col suo punto di vista teorico, un problema di espressione: le sue ricerche trovarono felice traduzione nelle immagini di Fête espagnole (1919) su scenario di Delluc (di cui la D. continuò l'opera sviluppando i cineclub). Diresse ...
Leggi Tutto
Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] in genere" (p. 145). All'origine dell'arte del rappresentare, in definitiva, non c'è un elemento omogeneo (la parola, o l'immagine, o la musica), ma c'è una relazione tra elementi distinti: c'è un atto di montaggio.
Due conseguenze si possono trarre ...
Leggi Tutto
immaginabile
immaginàbile (letter. imaginàbile) agg. [dal lat. imaginabĭlis]. – Che può essere immaginato, concepito con l’immaginazione: le cose sensibili e le cose i.; anche sostantivato: trapassar col pensiero tutto l’i. (Segneri). Più...