New Hollywood
Franco La Polla
Espressione usata per definire quello che è stato probabilmente il maggior fenomeno di rinnovamento del cinema statunitense dai tempi dell'avvento del sonoro, un fenomeno [...] : la Cinemobile Mark IV, messa a punto da Fouad Said, per es., era un veicolo concepito in modo tale da poter girare una scena inmovimento o addirittura in corsa senza che l'immagine dovesse soffrirne; per non parlare dei magici artifici messi ...
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Didascalia
Alberto Boschi
Una definizione esatta del concetto di d. richiederebbe un inventario esaustivo degli inserti scritturali utilizzati nel corso della storia del cinema. Bisognerebbe in primo [...] la congenita incompletezza del cinema muto, incapace di esprimere interamente il proprio contenuto attraverso l'immagine fotografica inmovimento e quindi costretto ‒ volente o nolente ‒ ad appoggiarsi a un puntello verbale, laddove una parte ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] image-mouvement al centro dell'indagine sta la capacità di questa forma d'arte di creare un'immagine del reale inteso come movimento, ossia come realtà in continuo e costitutivo mutamento. A partire da una rilettura di alcune delle tesi di H. Bergson ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] generazione per poi cedere il passo ad approcci nuovi e molto diversificati, come, per es., la filosofia delle immaginiinmovimento, le scienze cognitive, le teorie della 'decostruzione' ispirate da Jacques Derrida o la critica genetica o storica ...
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Gance, Abel
Edoardo Bruno
Regista, teorico del cinema, attore e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 25 ottobre 1889 e morto ivi il 10 novembre 1981. La sua concezione del cinema, di grande importanza [...] ha espresso un senso magniloquente e un'enfasi lirica dell'immagine, spinta fino all'amplificazione epica. Am-mirato da concepita come un feuilleton, nella sequenza in cui il dettaglio delle ruote inmovimento della locomotiva si alterna con il primo ...
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Lumière, Auguste e Louis
Gianni Rondolino
Inventori, produttori e cineasti, il primo nato a Besançon il 19 ottobre 1862 e morto a Bandol il 10 aprile 1954, il secondo nato a Besançon il 5 ottobre 1864 [...] apparecchio di ripresa e riproduzione della realtà inmovimento, denominato in seguito Cinématographe (all'inizio, su suggerimento a quella che sarebbe stata poi definita 'la civiltà dell'immagine'. Va aggiunto che l'attività dei L. si protrasse per ...
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Čelovek s kinoapparatom
Bernard Eisenschitz
(URSS 1929, L'uomo con la macchina da presa, bianco e nero, 64m a 24 fps); regia: Dziga Vertov; produzione: VUFKU; fotografia: Michail Kaufman; montaggio: [...] di trasporto, gli esseri viventi, le industrie, tutto si mette inmovimento. Alla stazione l'uomo con la macchina da presa segue alcune donne che salgono in vettura. L'immagine si blocca, siamo in sala di montaggio. L'operatore segue la vita della ...
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Stiller, Mauritz (propr. Moshe)
Melania G. Mazzucco
Regista cinematografico, di famiglia di origine russa, naturalizzato svedese, nato a Helsinki il 17 luglio 1883 e morto a Stoccolma l'8 novembre 1928. [...] saga (1923; Il vecchio castello). Dotato di un senso dell'immagine insieme lirico e visionario quasi prodigioso fra i suoi contemporanei, capace : già in Herr Arnes pengar usò con di-sinvoltura il carrello circolare, la camera inmovimento, il ...
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Ballet mécanique
Dominique Païni
(Francia 1924, bianco e nero/colore, 16m a 18 fps); regia: Fernand Léger, Dudley Murphy; sceneggiatura: Fernand Léger; fotografia: Fernand Léger, Dudley Murphy, Man [...] essenzialmente all'industria, sono effettivamente trattati come elementi plastici soltanto attraverso la loro rappresentazione 'inmovimento'. L'immagine mobile è il personaggio principale del film, mentre il montaggio non è più al servizio ...
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Campanadas a medianoche
Mario Sesti
(Spagna/Svizzera 1964-65, 1966, Falstaff, bianco e nero, 119m); regia: Orson Welles; produzione: Emiliano Piedra, Ángel Escolano per Internacionales Films Española/Alpine; [...] e la disillusione della sua negazione, hanno il movimento profondo e inesorabile che porta dalla gaiezza della commedia tempo, la figurazione interna delle inquadrature fa entrare ogni immaginein conflitto con l'altra e la loro sintesi visiva, come ...
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steampunk s. m. Corrente narrativa che introduce, non di rado con ironia, elementi di fantascienza o fantasy all’interno di scenari storici reali o fittizi, nei quali si immagina che la civiltà tecnologica si sia sviluppata restando esclusivamente...
pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...