Tosi, Piero
Marco Pistoia
Costumista teatrale e cinematografico, nato a Sesto Fiorentino (Firenze) il 10 aprile 1927. Avvalendosi di una solida preparazione culturale e di un gusto raffinato, ha offerto [...] (1963) di Mario Monicelli, di ambientazione ottocentesca ma popolare, o Medea (1969) di Pier Paolo Pasolini, dove è dedicato nuovamente a quelli storici, come nel caso di Il malato immaginario (1979) di Tonino Cervi, La dame aux camélias (1981; La ...
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Nuova Zelanda
Mario Sesti
Cinematografia
Colonia della corona britannica dal 1841, divenuta Stato indipendente dopo la Prima guerra mondiale, la N. Z. ospitò la prima proiezione pubblica di uno spettacolo [...] Luxford e, in quella degli inizi del 21º sec., un interprete popolare come Sam Neill (nato in Irlanda del Nord ma di famiglia con stile vivido ed esotismo romanzesco la cultura e l'immaginario del proprio Paese, gli autori di questo cinema tendono ...
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Sordi, Alberto
Federica Pescatori
Storia di un italiano
Tra gli attori cinematografici, Alberto Sordi ha avuto un successo ineguagliabile, nell’arco della seconda metà del Novecento, perché ha saputo [...] Sordi nacque a Roma, nel quartiere Trastevere, cuore popolare della città, nel 1920 e ancora adolescente si (1954) di Steno appartengono ormai stabilmente al nostro immaginario collettivo.
Una comicità senza indulgenza
Sebbene i suoi personaggi ...
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western Genere cinematografico d’avventura che, attraverso le vicende di pionieri, cowboy e fuorilegge, affronta il tema della ‘frontiera’ all’epoca della colonizzazione delle regioni occidentali (West) [...] l’avvento del sonoro che il w. consolida il successo popolare e rivela una capacità di rappresentare le mitologie della cultura americana che gli accordano un ruolo egemonico nell’immaginario cinematografico. Con Ombre rosse (1939) di Ford, l’autore ...
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Opera narrativa, cinematografica ecc. il cui argomento è costituito da un delitto, o da una serie di delitti, e dalle indagini svolte da agenti di polizia o da investigatori privati. Nato in letteratura [...] pistola (1955), di R. Aldrich, marcò in profondità tutto l’immaginario del p. con la sua angoscia legata alla vendetta e al tradimento in seguito alla diffusione dei giornali e della stampa popolare. A quest’ultimo fenomeno si collega la nascita del ...
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Artista statunitense (n. Los Angeles 1958). Protagonista con J.M. Basquiat e K. Haring di quella scena artistica newyorkese che negli anni Ottanta si lega, senza rientrarvi, al mondo dei graffiti, spesso [...] che combinano ambienti domestici di stampo pubblicitario con creature immaginarie e piante esotiche (Barbara Simpson's New Kitchen termine l’installazione della Cosmic Cavern, un ambiente popolato da una miriade di oggetti fluorescenti che riprende un ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] lo schermo, in quattordici quadri e un prologo, il popolare romanzo di H. Beecher Stowe, Uncle Tom's cabin. 1963), che testimoniano la piena fusione tra l'esuberanza dell'immaginario felliniano e l'acume critico dello scrittore pescarese. Non meno ...
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Musical
Ernesto Assante
Quando la vita è tutta in musica
Spettacolo musicale – teatrale, cinematografico o televisivo – che prevede l’utilizzo di musica, dialoghi (parlati e cantati) e danze, il musical [...] , e a Irving Berlin, che con Watch your step (1914) introdusse i ritmi sincopati del ragtime nell’immaginario della musica popolare statunitense.
Verso gli anni d’oro
A partire dagli anni Venti si imposero compositori come Richard Rodgers (in ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] una potenza comunicativa tale da renderle «archetipi di un immaginario cinematografico religioso tanto quanto l’Arrivée d’un train operano. Infatti «la necessità di comunicare con le popolazioni indigene, delle quali spesso non si conosce la lingua ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] vicina al teatro; è stato un'occasione di divertimento popolare, presentato in luoghi provvisori, per poi diventare un rito e lo stesso senso delle cose, o se si vuole lo stesso immaginario e gli stessi miti. In parallelo con altre arti che avevano ...
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piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...