La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] il giallo. Il vasellame avrà notevole impulso anche nell’imitazione dei bianchi e blu cinesi. La miniatura si poi accogliere la bidimensionalità moderna, che ben si sposava con l’arte della miniatura. Nel 20° sec., accanto a una corrente che ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] , nella valle del Reno e nel Nord, imitando i prodotti romani e della Siria, e, soprattutto dal 3° sec., mentre le fabbriche della Narbonese decadevano, quelle del Reno e della Mosella, impiegando operai della Siria, sviluppavano un’arte originale ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] 1656, Amstelaedami 1660, sono, pur nella finezza della imitazione letteraria che ammanta numerosi spunti biografici , Bari 1949, p. 148.
Per il mecenatismo artistico: L. Ozzola, L'arte alla corte di A. VII,in Arch. d. Soc. romana di storia patria ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] da quelle della Natura. Le opere dell'uomo non sono naturali, ma imitano la Natura in quanto l'uomo cerca di produrre una forma simile arte meccanica, è inclusa tra le discipline universitarie per il grande impegno teorico che la caratterizza). Nell' ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] non è colui che esercita praticamente l'arte dei suoni mediante il canto o l' attaccò questa tesi mostrando che l'imitazione di B. non era servile fino ), pp. 45-81; L. Alfonsi, Romanità e barbarie nell'"Apologia" di B., in Studi romani, I (1953), pp ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] altri imperiali non possono tolerare che io sia nell'offitio che V. B.ne si è e liquida il concetto di imitazione, perché - come si afferma . Croce, La lirica cinquecentesca, in Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1933, pp. 375-384; C. Bo, G. ...
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BIBBIA
H.L. Kessler
L'illustrazione delle Sacre Scritture nacque come risposta alla cultura greco-romana e si sviluppò nel corso del Medioevo fino a divenire un elemento centrale dell'arte cristiana.
Origini
Pressoché [...] libro, il ritratto del profeta o dell'evangelista, a imitazione delle antiche figure di filosofi e di autori. I preziosità e gli elementi iconografici tratti dall'arte pagana, come la raffigurazione di Cristo nelle vesti di Sol Invictus, alla sommità ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] Quell'abbandono era anche segno di una crisi che serpeggiava nelle fila del clero. Sarto fu ordinato vescovo a Roma il dubbio elevato a sistema, dall'arte avvilita sino al verismo, dalle altri conflitti: quasi a imitazione della Francia, anche il ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] a zampa d'animale (Verona, Mus. di Castelvecchio, Civ. Mus. d'Arte, da via Monte Suello), mentre la coppa, più o meno svasata e . italiani, fra esemplari copti e produzione italica d'imitazionenella Ravenna esarcale (Werner, 1938; de Palol Salellas, ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] giustizia: proprio da questo dipende la distinzione tra "arte" e "ufficio" della retorica. Intendendo la retorica come .,Bari 1958, II, pp. 85, 93, 151; F. Ulivi, L'imitazionenella poetica del Rinascimento, Milano 1959, pp. 89-99; R. Montano, L' ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...