Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] ’altro canto i termini tecnici dell’Arte della guerra tornano, per metafora o paragone, nella Mandragola (Machiavelli 1997: 95) e 62-69) e, potremmo aggiungere, estranei all’imitazione o emulazione del fiorentino trecentesco compiutamente proposta da ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] poco la posizione autonoma e originale della musica nell’ambito delle arti e delle tecniche espressive, fino a negarne la funzione imitativa:
la musica, che impropriamente è detta arteimitativa perché non ha modello discernibile nel materiale creato ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] invece faceva ancora presa sul pubblico la commedia dell’arte con «le sue sconce arlecchinate, laidi e scandalosi amoreggiamenti imitazione delle persone, che parlano, più di quelle che scrivono», come afferma lo stesso Goldoni nella presentazione ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] ha come premessa la teoria dell’imitazione fiorita nella tradizione retorica latina tardo-medioevale ( (2002), Che cos’è un classico, in Id., Geometrie anamorfiche. Saggi di arte, letteratura e bizzarrie varie, a cura di G. Pulce, Roma, Edizioni di ...
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linguaggio
Domenico Russo
La più potente e duttile delle facoltà umane
Facoltà della mente che permette al genere umano di formare, apprendere, usare e cambiare le diverse lingue del mondo, il linguaggio [...] sé stessa; scopre e sviluppa l’arte; impara a riflettere sulle cose che apparentemente confusi. Si impara a parlare per imitazione, ‘copiando’, con non poco impegno, i singole che però vogliono dire molte cose nello stesso tempo. Per esempio, se un ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] amore e il matrimonio, trattati d’arte, scritti linguistici, opuscoli e frammenti presto su un piano di forte imitazione dei classici volgari e quindi lontano IV. Ma la giuria umanistica, che nelle intenzioni di Alberti indicando un vincitore avrebbe ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] dialettali, rustiche e plebee. Si venne così fissando una lingua d’arte ben regolata e strutturata, simmetrica e coerente, che Cicerone e della cultura greca, per la sostanziale libertà nell’accettazione e imitazione dei modelli, cercando se mai di ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] pubblica come fondamento dell’o., ma anche l’arte retorica, introdotta dai retori greci. Nel generale processo del popolo (16, attribuiti a S. Porcari). Larga imitazionenelle controversie tra umanisti ebbero le Verrine ciceroniane; scarso sviluppo l ...
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(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] sec. a.C.: la fusione dei due gruppi etnici nella parte nord-orientale e centrale diede origine ai Celtiberi). Dagli basco e il berbero.
L’arte è variamente influenzata, nei paesi numismatica iberica fu dapprima a imitazione di quella greca o fenicia, ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] Schleiermacher e W. von Humboldt in Germania. Nell'alveo della cultura tedesca, che riconosce in letteratura, poesia o arte, una delimitazione tautologica di manipolazione testuale, quali il commento, l'imitazione, la parodia, il saggio critico, la ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...