FARINA, Achille
Pietro Marsilli
Nacque a Faenza (prov. Ravenna) il 16 febbr. 1804 da Ignazio e dalla romana Lodovica Errani. Di umili condizioni, i primi studi artistici li effettuò a Faenza frequentando [...] in tondo di Vittorio Emanuele e della regina Margherita con cornici imitate dall'antico" (Corona, 1880, p. 48), furono presentate pp. 14, 16, 18; A. Messeri-A. Calzi, Faenza nella storia e nell'arte, Faenza 1909, ad Indicem (p. 444 per Lodovico); M. ...
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BOLGI, Andrea, detto il Carrarino
Anelia Pinna
Nacque il 22 giugno del 1606 (e non nel 1605 come nel Passeri) a Carrara e il Pascoli (p. 436) scrisse di lui: "...dei Carrarini... porto ferma credenza [...] marmo testimoniano talora della formazione toscana, altre volte l'imitazione del Bernini è più scoperta e interviene il dubbio dell pp. 328, 335, 384 n. 155; A. Riccoboni, Roma nell'arte, scultura..., Roma 1942, pp. 168-170; R. Wittkower, Bernini ...
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BONZAGNI (Bonzagna, Bongiovanni), Giovan Giacomo
Graham Pollard
Figlio di Giovan Francesco e Maria Caterina Marolli, nacque a Parma il 19 febbr. 1507. Il primo documento che lo indica presente a Roma [...] quale, menzionandolo tra i migliori medaglisti del tempo, scriveva nel 1555che egli aveva "superati tutti i moderni" nell'arte dell'imitazione e che "chi grandemente non è pratico, resterà facilmente ingannato, e le sue medaglie riceverà per antiche ...
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FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] codici L e T dedicato alle fortificazioni, libere dall'imitazione diretta dell'antico. Il trattato si apre con l abbiamo notato nelle sue sculture…". Questo giudizio ha trovato una continuità nei successivi biografi e storici dell'arte: da Baldinucci ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] per imitazione ed emulazione. La straordinaria nomea di palazzo Te si diffuse molte presto nelle corti pp. 2 s.; S. Ray, G. R.: un progetto inedito di architettura, in Bollettino d'arte, s. 6, LXXVI (1990), pp. 83 s.; Id., "… se avesse per sé l' ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] 1996. Si tratta di un poema di stretta imitazione dantesca, imperniato sul motivo del viaggio oltremondano s., 389 s., 408; A. Lanza, La letteratura tardogotica. Arte e poesia a Firenze e Siena nell'autunno del Medioevo, Roma 1994, pp. 93 s., 479-486 ...
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BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] sua personalità artistica si educò allo studio delle opere d'artenelle collezioni romane - in particolare della statuaria ellenistica e romana Ignazio negli Esercizi spirituali, che, insieme con l'Imitazione di Cristo, era fra i suoi libri più cari. ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] aver avuto con Domenico Brandi, il quale a sua volta l'avrebbe imitato in quel genere specifico (IV., pp. 379 s.). A tener 'arte" (I, pp. 9 s.), in realtà lasci la porta apertissima a un apprezzamento di tutte le varietà del "barocco": sia nella ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] arte classica e nelle pitture di Raffaello e Annibale Carracci, e tra i suoi contemporanei, del Domenichino e deì Poussin. Egli l, esorta quindi a studiare le opere di questi artisti e le più perfette sculture antiche ma non come modelli da imitare ...
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LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] Tito, un'adesione che giustifica quel suo "genio alla pura imitazione del vero" (Baldinucci, p. 262) come una precisa nella tela ottagona con S. Francesco del Museo del Louvre a Parigi, nel S. Francesco e l'angelo (Trieste, Galleria nazionale d'arte ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...