GROSSETO
V. Ascani
(Grossetum nei docc. medievali)
Città della Toscana meridionale posta al centro del territorio maremmano, nella pianura alluvionale dell'Ombrone, poco discosta dalla sponda destra [...] uno strato di rivestimento bicromo a scagliola, elementi imitanti le parti decorate nel Trecento. All'esterno, d'Arte della Maremma (Ciampoltrini, 1991), coerenti a quelli murati su una parete duecentesca della pieve di S. Martino nella vicina ...
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Ambone
P. Rossi
Il termine ἄμβων, probabilmente derivato da ἀναβαίνω 'salire', designa un luogo elevato dove era possibile per i lettori e i diaconi leggere e commentare i testi sacri e notificare all'assemblea [...] scale su colonne o pilastri si ritrova nella chiesa dello Spirito Santo (prima metà sec - attraverso la segnalazione dell'imitazione in S. Maria in Cosmedin ornamentale romana nei bassi tempi, Archivio Storico dell'Arte, s. II, 2, 1896, pp. 33 ...
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CONDIVI, Ascanio
Giorgio Patrizi
Nacque a Ripatransone, nel Piceno, nel 1525, da una famiglia non illustre, ma abbastanza nota nel piccolo centro urbano.
Il padre, Latino, piccolo proprietario terriero, [...] un trittico di tela sull'Epifania, da collocarsi nella chiesa di S. Gregorio; nel gennaio del '68 degno "di meraviglia o d'imitazione o di laude in tutta la de Hollanda, Vasari, C., Varchi, in Scritti d'arte in onore di L. Venturi, Roma 1956, pp. 330 ...
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COLANTONIO
Ferdinando Bologna
Non sono noti i dati biografici di questo pittore, né è stato ritrovato alcun documento che lo riguardi con certezza (l'ipotesi di Grigioni, 1947, che si riferisca a lui [...] ma ebbe "una gran destrezza in imitar quel che voleva, la quale imitazione ipso avea tutta convertita in le cose 280 s.; R. Causa, L'arte nellacertosa di S. Martino, Napoli 1973, p. 20; R. Pane, Il Rinascimento nell'Italia meridionale, I, Milano 1975 ...
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TRENTINO
G. Valenzano
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la prov. di Trento (v.). Il nome T. deriva da Trento, già antico municipio romano dal nome Tridentum. Dal toponimo romano derivò [...] con piastra del piede trapezoidale, prodotte in zona su imitazione di fibule ostrogote.Nel sec. 6° la popolazione M. Guiotto, Un decennio di restauri a monumenti e opere d'artenella regione Trentino-Alto Adige 1949-59, Trento 1963; B. Passamani, ...
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FARELLI, Giacomo
Mario Alberto Pavone
Nacque a Roma nel 1629, da padre siciliano e da madre sorrentina (cfr. Roselli, 1697). Dopo un periodo di studi umanistici si trasferì a Napoli dove il 18 ott. [...] tale livello di imitazione del maestro che -1262; R. Montera, Gli affreschi di G. F. nella sala delle Baleari di palazzo Gambacorti, in Rassegna del Comune meridionali in Toscana, in Scritti di storia dell'arte in onore di U. Procacci, Milano 1977, ...
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CALDERINI, Guglielmo
Silvana Raffo Pani
Nacque a Perugia il 3 marzo 1837 da Francesco e da Antonia Poggini. Nella città natale compì i suoi principali studi; in seguito frequentò l'università di Torino [...] 'arte all'antico splendore con concetti del tutto moderni e spogliati affatto dall'idea della sterile imitazione …, Perugia 1885; Compendio delle lezioni di archit. tecnica date nella regia scuola di applicazione per gli ingegneri di Roma, Roma ...
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FACCHINETTI, Giuseppe
Letizia Lodi
Nacque a Ferrara nel 1694, secondo la testimonianza delle fonti, e fu allievo dell'ornatista. Antonio Felice Ferrari, del quale superò presto la bravura (Baruffaldi, [...] dipingeva molto bene, ad imitazione dello zio, ma morì 111); C. Barotti, Pitture e sculture che si trovano nelle chiese, luoghi pubblici... di Ferrara, Ferrara 1770, pp. 1977, p. 123; Id., in L'arte del Settecento emiliano (catal.), Bologna 1979, pp ...
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GESSI, Giovan Francesco (Francesco)
Alessandra Ancilotto
Nacque a Bologna il 20 genn. 1588 da Ottavio e da Fiordeligi Tognoni (Malvasia, 1678, pp. 245 s.).
Dopo un primo alunnato nella bottega di Denis [...] nell'orto della Pinacoteca nazionale di Bologna.
Nella pala di Crevalcore, in particolare, l'artista sembra andare "molto oltre la pura imitazione . Roli, F. G. reniano in libertà (1588-1649), in Arte antica e moderna, I (1958), pp. 40-52; A. Emiliani ...
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Almandino
V. Bierbrauer
L'a., denominato così dalla città di Alabanda (od. Arabhisar) nella Turchia sudoccidentale, è la pietra dura più frequentemente adoperata nella Tarda Antichità e nell'Alto Medioevo. [...] difficile come distinguere esattamente tutte queste varietà, perché l'arte ha dato loro l'opportunità di lasciare brillare una primi anni del 7° la tecnica cloisonnée è ancora imitatanella damaschinatura, per poi essere soppiantata nel sec. 8° ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...