BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] singolare fortuna popolare di un libro, tra i più letti imitati e tradotti della nostra letteratura in ogni nazione e in ogni Napoli 1965; G. Padoan, Mondo aristocratico e mondo comunale nell'ideologia e nell'arte di G. B. in Studi sul Boccaccio, II ( ...
Leggi Tutto
DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] coscienza laica; dall'altra la letterarietà come "erudizione", "imitazione", abito retorico), in cui si muoverà, per lunghi Zola (1878), Zola e l'Assommoir (1879), Il darwinismo nell'arte (1883). L'assunto complessivo è che il "realismo" auspicato ...
Leggi Tutto
BRUSONI, Girolamo
Gaspare De Caro
Assai controverse sono le notizie intorno alla famiglia, alla nascita e ai primi anni del Brusoni. La versione più probabile lo dice nato nel 1614 a Badia Vengadizza, [...] scrisse le sue prime opere, due novelle di mediocre imitazione ellenistica, Lo scherzo di fortuna e L'ambizione calpestata, e, quel che più conta, avviano un processo di rinnovamento nell'arte di lui che non è senza qualche positiva influenza sullo ...
Leggi Tutto
DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] d'imitazione nel Cinquecento, in Commentari, VII (1956), pp. 249-62; P. Barocchi, in Trattati d'arte del 1970, pp. 534 s.; C. Ossola, Autunno del Rinasc. "Idea del Tempio" nell'arte..., Firenze 1971, pp. 46-49, 125 ss., 169-73; E. Panofsky, Idea ...
Leggi Tutto
EMILIANI GIUDICI, Paolo
Lucia Strappini
Nacque il 3 giugno 1812 a Mussomeli (Caltanissetta) da Salvatore Giudice e Antonia Cinquemani. Di salute cagionevole, non frequentò alcuna scuola ma compi i primi [...] letteraria, dovuta al prevalere assoluto dell'imitazione in arte, ossia l'abbandono della spontaneità e , Scritti, II, Palermo 1897, pp. 294-308; Onoranze a P. E. nella R. Università di Palermo per la solenne dedicazione di un busto il 7 giugno 1903 ...
Leggi Tutto
BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] cui segue un importante excursus sul tema dei mesi nell'arte e nella letteratura dell'Antichità e del Medioevo. Notevolissime le correzioni dicuntur super natura feminarum), o ancora tramite imitazioni (in francese), fra cui importantissima la ...
Leggi Tutto
CICOGNINI, Giacinto Andrea
Magda Vigilante
Nacque a Firenze il 13 nov. 1606 da Iacopo, poeta e autore drammatico, e da Isabella Berti.
Il C. - la cui educazione, secondo una leggenda, sarebbe stata [...] Gobbi, ibid., XI(1905), 15, pp. 218-222; R. Verde. Studi sull'imitazione spagnola nel teatro ital. del '600, G. A. C., Catania 1912; A. della commedia dell'arte e il Convitato di pietra del C., in Don Giovanni nella poesia e nell'arte musicale, Napoli ...
Leggi Tutto
CARPANI, Giuseppe
Gian Paolo Marchi
Nacque a Villalbese nel Comasco il 28 genn. 1752 da Giacinto e Orsola Ripamonti. Dopo aver compiuto i primi studi presso i gesuiti di Brera, fu avviato alla carriera [...] , stesa in uno stile piacevole e chiaro; Haydn incarna nella vita e nell'arte l'ideale di semplicità e di chiarezza che il C. che nel 1818, pubblicando a Venezia un trattato Della imitazione pittorica, della eccellenza delle opere di Tiziano e della ...
Leggi Tutto
classicismo
Emanuele Lelli
Bettina Mirabile
Imitare gli antichi alla ricerca della perfezione
I 'classicisti' di ogni tempo (artisti, letterati, musicisti) hanno posto alla base della loro produzione [...] caratteristiche diviene qualcosa a cui ispirarsi, qualcosa da imitare. Cicerone, sintetizzando la concezione antica della creatività, affermava che "l'imitazione ha un ruolo importantissimo nell'arte". E in effetti la storia della cultura occidentale ...
Leggi Tutto
ALFANI, Gianni
Carlo Salinari
Rimatore fiorentino, del quale restano sei ballate e un sonetto. Sia l'identificazione con un Gianni Alfani, immatricolatosi nel 1243 nell'Arte della seta e morto ai primi [...] 1313, (probabilmente lo stesso che, secondo il Villani, fu nel 1327 condannato dal duca di Calabria), sono incerte. La stretta imitazione del Cavalcanti sarebbe singolare in un uomo più che maturo (quale sarebbe stato se fosse nato avanti il 1243), e ...
Leggi Tutto
imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...