CAPERANO, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque tra il 1480 e il 1490 a Faenza, figlio di Melchiorre notaio e di certa Cassandra, che risulta ancora in vita nel 1512. Imparentato con la famiglia Sassatelli [...] all'archetipo dell'imitazione in volgare. Ma ciò poi che distingue il C., anche nelle poesie d'amore Faenza, I, 2, Faenza 1882, p. 35; A. Messeri-A. Calzi, Faenza nella storia e nell'arte, Faenza 1909, p. 581; G. Carducci, Opere (ediz. naz.), XV, p. ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] ribadita la necessità di ritornare ai principî dell'arte militare romana, e soprattutto al modello della " .); oppure a come trascolori di libro in libro, nella medesima opera, il grande tema della "imitazione". Fin dal proemio al libro I, M. espone ...
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Letterato e architetto (Genova 1404, da padre bandito da Firenze - Roma 1472). Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di [...] concezione dell'arte del primo Rinascimento fiorentino, per cui essa non è più imitazione naturale ma conoscenza navata e che ne sarebbe stata il tratto saliente, non fu mai eseguita. Nelle chiese di S. Sebastiano (prime idee, 1460 circa) e di S. ...
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Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), figlio di Niccolò e Daria Malaguzzi Valeri. È il maggiore poeta italiano dell'epica cavalleresca. Nel 1516 uscì la prima edizione dell'Orlando furioso, poema [...] sono ben altro che una pedissequa imitazione di Plauto e di Terenzio, da il Petrarca, per quanto anche qui - specie nelle elegie in terza rima - sia sensibile l'influsso mondo ariostesco risplendono di maggior luce d'arte: la fuga di Angelica, il ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] dell'idea, l'artista che raffigurando o descrivendo la imita produce una realtà che nella gerarchia degli enti occupa il terzo e infimo grado. Non solo: ma le rappresentazioni della poesia e dell'arte, agitando nel modo più vivo le forze passionali ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] della dimostrazione, la condizione ultima, più propriamente platonica, della contemplazione.
Nella dottrina dell'arte, A. rivaluta il fatto estetico, osservando che l'imitazione artistica non si riferisce alla realtà singola (secondo la tesi che più ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] L’esempio più noto di sistematico uso dei s. nella chimica del Settecento è quello della Tabula affinitatum di É che l’identifica con l’opera d’arte come totalità organica e lo distingue dall’ che si realizza attraverso l’imitazione, è un processo di ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] 1559. Tra il 1567 e il 1570 scrisse i tre Discorsi dell'arte poetica (pubbl. nel 1587). Tra il 1570 e il 1571 infelicità di Torrismondo non consiste, come nei Greci che T. imitava, nell'aver trasgredito alla legge morale, ma nel non poter godere ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] Chigi (1783) e, nello stesso anno, le lasse di sciolti, Pensieri d'amore, appassionata imitazione di Goethe, ispirati dall'amore libera alla moglie e nell'antiromantico Sermone sulla mitologia (1825), difesa della sua arte. Questa fu soprattutto ...
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Complesso di teorie e tecniche che assumevano la loro ispirazione dalle pratiche tendenti a ottenere la trasmutazione dei metalli vili in oro, la pietra filosofale, l’elisir di lunga vita. Il termine deriva [...] significato di arte di trasformare utilmente le sostanze naturali.
Elementi di cultura alchimistica sono presenti sia nell’antica civiltà dove l’operazione alchemica si presenta come imitazione e riproduzione dell’originario processo creativo. Questa ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...