BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] comiche, dall'imitazione di Flaminio Scala e con qualche marginale apporto della commedia dell'arte.
Alla voga in onore di s. Gaetano da Thiene e di s. Andrea Avellino nelle quali si riflette il programma di sobrietà illustrato dal Satirico, è infatti ...
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LAZZARINI, Gregorio
Francesco Sorce
Nacque nel 1655 a Venezia da Sante, che esercitava la professione di barbiere. Ne dà testimonianza la Vita redatta da V. Da Canal nel 1732, fonte imprescindibile [...] ricordando come il pittore sapesse imitare, tra gli altri, lo il 1714 il L fu impegnato nella realizzazione di un cospicuo nucleo di Moretti, I Pisani di S. Stefano e le opere d'arte del loro palazzo, in Il conservatorio di musica Benedetto Marcello ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] dove istituì e perfezionò una nuova scuola monastica concepita a imitazione di quella di York, preoccupandosi di arricchirla con una preziosa della Trinità, Sapienza di Dio e dunque 'arte' divina nella quale tutte le arti create si riconoscono e ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] , ma con maggior competenza "letteraria" e maggior senso d'arte che il De Sanctis non vi dispieghi), idee e autori, imitazione. In tal senso il problema riesce tuttavia legittimo, anche dopo la scoperta d'una presenza micenea e post-micenea nella ...
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CERQUOZZI, Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Roma il 18 febbr. 1602 da Marcello e da Lucia Vassalli, ambedue romani. Fu battezzato nella parrocchia di S. Lorenzo [...] Passeri, però, già in epoca antica il C. si mosse "all'imitazione" del Gobbo dei Carracci, o Gobbo dei Frutti, ponendosi anch'egli Incisa di Roma). Una Predicadel Battista esiste ancora oggi nella Gall. naz. d'arte ant. di Roma, ed è forse la stessa ...
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DE GAMERRA, Giovanni
Gabriella Romani
Nacque a Livorno nel 1743.
Fu mandato in seminario per intraprendere gli studi. In alcuni versi scritti all'età di diciassette anni si definiva abate, probabilmente [...] giovane livornese Teresa Calamai, celebrata nelle opere del D. con il nome dalle deprecate sconcezze della commedia dell'arte.
Durante il periodo napoletano furono un breve, sfavorevole giudizio sull'imitazione della maniera shakespeariana); F. Pera ...
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DALMISTRO, Angelo
Rosalba Galvagno
Nacque a Murano (Venezia), nella calle di S. Bernardo, il 9 ott. 1754, da Bartolomeo e Domenica Morasso originari di Maniago nel Friuli, trasferitisi nell'isola di [...] Murano per esercitarvi l'arte vetraria. Ultimo di quattro figli, di prole sana e numerosa.
L'imitazione del Gozzi già avviata con Elogi, scheda biografica e due lettere del D. sono contenute nella Raccolta di lettere inedite, a cura di A. Fiammazzo ...
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DE FABRIS, Giuseppe
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Figlio di Gioacchino, bassanese, e di Domenica Moretti, trevigiana, nacque alle Nove (Vicenza) il 19 ag. 1790. Il padre, che era allora direttore della [...] vari interventi sul D. (le voci nei dizionari e nelle enciclopedie), il giudizio critico sulla sua arte è sommario e riduttivo: quasi sempre egli viene ritenuto un freddo imitatore degli schemi neoclassici, mentre ben altri sarebbero gli aspetti da ...
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MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] , Bari 1968, p. 261), additandone l'aspetto imitativo/alternativo rispetto alle abilità figurative del padre, di cui trovato espressione, e in parte pacificazione, solo nella scrittura: dai Ricordi d'arte e prigionia di Topazia Alliata, a cura della ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] 23). Ma è nel Quattrocento che l’imitazione dei Fragmenta inizia a imporsi come una gli altri ch’ebber fama di quell’arte» (Canz. LXXVII, 1-2), amplifica il Mulino.
Praloran, Marco (2003), Figure ritmiche nell’endecasillabo, in Id. (a cura di), La ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...