Felicita Cifarelli
Nacque a Napoli, il 2 nov. 1882, da Angelo, un povero intagliatore in legno, il quale gli insegnò la propria arte, e da Giuditta Alessandroni. Padre e figlio cercarono fortuna a Roma, [...] giuria francese, di cui era membro Rodin, ne aveva premiato l'arte "per la sua espressione viva, mai disgiunta da ritmica armonia" finezza che è costante in quel campo nelle epoche di imitazione artistica.
Freddissimo egli era invece quando aderiva ...
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ARCHITRAVE
B. Brenk
Trave orizzontale in legno o pietra, sostenuta di norma da colonne o pilastri. Il termine a. è di origine rinascimentale; nell'Antichità infatti tale struttura era chiamata epistylium [...] . A. si trovano infine nella struttura esterna e all'interno del battistero di Parma (1196).In Provenza l'imitazione dell'antico porta invece a MKIF 6, 1940-1941, pp. 33-72; F. Hermanin, L'arte in Roma dal secolo VIII al XIV, Bologna 1945; M. Salmi, ...
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CAROTO, Giovanni
EE. Safarik
Figlio di Pietro da Caravaggio e fratello minore di Giovanni Francesco, nacque nel 1488 c. a Verona, in contrada S. Maria in Organo (la data si deduce dal testam. del 15 [...] una imitazione dello stile del fratello -, e il Ritratto di fra' Giovanni, ad affresco, nella sagrestia , V, Firenze 1880, pp. 288-291; L.Simeoni, Nuovi documenti sul Caroto, in L'Arte, VII(1904), pp.64-67; G. Trecca, G. C., in Madonna Verona, IV ( ...
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Almeria
A. Caruso
Almería (arabo Mariyyat al-Bajjāna, al-Mariyya)
Città della Spagna meridionale, capoluogo della prov. omonima, sorge in una ristretta pianura alluvionale chiusa per tre lati da colline, [...] . La fabbricazione del vetro, arte importata in Andalusia nella sua forma cinese inalterata, era costituita soprattutto da vetri tagliati o soffiati in stampi. I recipienti di vetro venivano soffiati in A. su imitazione dei manufatti orientali, così ...
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ANDREASI (Andreazio, Andreazzi), Ippolito, detto l'Andreasino
Rossana Bossaglia
Nato a Mantova, probabilmente nel 1548, come si può desumere dalla notizia che lo dice morto nel 1608 all'età di 60 anni.
Non [...] sarebbe anche autore degli affreschi nella cappella dell'Incoronata della stessa ma un'aggraziata capacità di imitazione.
Bibl.: G. Cadioli, Fasti gonzagheschi dipinti dal Tintoretto, in Arch. stor. dell'arte, III(1890), pp. 397, 399; V. Matteucci ...
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Albarello
U. Scerrato
(o alberello)
Recipiente per lo più in terracotta invetriata o smaltata a parete cilindrica il cui profilo è sovente concavo per favorirne la presa, con piede ad anello con raccordo [...] , Uffizi). Gli a. ispano-moreschi dettero luogo a prodotti di imitazione nel sec. 15° in Toscana e in Romagna (Faenza).
Bibliografia .
A. Castiglioni, La farmacia italiana del Quattrocento nella Storia dell'Arte Ceramica, Faenza 10, 1922, pp. 76-88 ...
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Classe di prodotti ceramici a pasta porosa, colorata (da gialla a rossa), con rivestimento opaco (smalto), o trasparente (vernice).
Classificazione
Le m. si distinguono dalle terraglie per il colore della [...] m. si classificano in mezze m., m. fini, m. d’arte, differendo fra loro principalmente per la natura e grado di raffinazione della -moresca, imitazione per lo più fiorentina della m. ispano-moresca, nota per l’effetto dei lustri.
Nella seconda fase ...
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Per densità storica e spaziale è senza dubbio una delle grandi capitali della galassia dell’arte urbana, una sorta di “New York del Sud”, in quanto come la città statunitense è una delle pochi metropoli [...] nomi più celebri nel mondo della street art locale vengono seguiti nella ricreazione di un’importante murata, cancellata solo pochi mesi prima, una tecnica d’imitazione fotografica in bianco e nero. Uno dei luoghi simbolo dell’arte urbana paulista è ...
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L’arte fiorita in Germania, e in parte in Lombardia, sotto l’egida degli imperatori sassoni fino all’anno Mille circa. Sostanzialmente legata alla riforma monastica del 10°-11° sec. e all’esaltazione dell’idea [...] direttamente a modelli del 4°-5° secolo.
I centri dell’arte o. coincidono con le abbazie in cui prese piede la nelle due torri che fiancheggiano il coro orientale del duomo di Magonza.
Le decorazioni delle pareti e i capitelli vanno dall’imitazione ...
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(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] sec. a.C.: la fusione dei due gruppi etnici nella parte nord-orientale e centrale diede origine ai Celtiberi). Dagli basco e il berbero.
L’arte è variamente influenzata, nei paesi numismatica iberica fu dapprima a imitazione di quella greca o fenicia, ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...