MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] Ludovico il Pio (814-840), di pure forme classiche (v. Carolingia, Arte).Dalla fine del sec. 7° al 1200 ca. il denaro d'argento rischiavano di andare al di là della semplice imitazione, e finire nella falsificazione, a rischio di fratture politiche o ...
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Alvernia
G. Fournier
(lat. Arvernia; franc. Auvergne)
Regione della Francia centrale, comprendente i dipartimenti del Puy-de-Dôme, Cantal e parte dell'Alta Loira. Storicamente l'antica provincia era [...] non esclude però fenomeni di imitazione e di contaminazione. Nella Bassa A. molte imitano, o almeno si ispirano questi resti rivelano un'influenza più o meno diretta dell'arte bizantina.
Nonostante la densità delle chiese romaniche, l'attività ...
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Scienza egizia. Il contesto storico
Jan Assmann
Il contesto storico
La cultura dell'Antico Egitto nasce contemporaneamente al regno dei faraoni e allo sviluppo della scrittura geroglifica. Sin dall'inizio [...] sono più trasmesse automaticamente attraverso l'esempio e l'imitazionenelle cerchie del ceto dominante, e ciò implica non lingua sacrale sino alla fine della storia dei faraoni e l'arte arcaizzante della ben successiva Età Tarda (VIII-IV sec.) si ...
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BONI, Giacomo
Pietro Romanelli
Nato a Venezia il 25 apr. 1859 da Luigi e da Maria De Nardi, rimase orfano all'età di otto anni. Nel 1871 portò a compimento il corso di studi tecnici e commerciali e [...] altro del destino riservato alle opere d'arte (lettera al Boselli dell'11 maggio 1915 controscarpa impermeabile a imitazione della caliga romana. ,Lucania e Calabria,ibid., pp. 129-144; Id., G. B. nelle Puglie,ibid., IX (1939), pp. 3-34, 193-224; Id., ...
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Almandino
V. Bierbrauer
L'a., denominato così dalla città di Alabanda (od. Arabhisar) nella Turchia sudoccidentale, è la pietra dura più frequentemente adoperata nella Tarda Antichità e nell'Alto Medioevo. [...] difficile come distinguere esattamente tutte queste varietà, perché l'arte ha dato loro l'opportunità di lasciare brillare una primi anni del 7° la tecnica cloisonnée è ancora imitatanella damaschinatura, per poi essere soppiantata nel sec. 8° ...
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ARCHITRAVE
B. Brenk
Trave orizzontale in legno o pietra, sostenuta di norma da colonne o pilastri. Il termine a. è di origine rinascimentale; nell'Antichità infatti tale struttura era chiamata epistylium [...] . A. si trovano infine nella struttura esterna e all'interno del battistero di Parma (1196).In Provenza l'imitazione dell'antico porta invece a MKIF 6, 1940-1941, pp. 33-72; F. Hermanin, L'arte in Roma dal secolo VIII al XIV, Bologna 1945; M. Salmi, ...
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Almeria
A. Caruso
Almería (arabo Mariyyat al-Bajjāna, al-Mariyya)
Città della Spagna meridionale, capoluogo della prov. omonima, sorge in una ristretta pianura alluvionale chiusa per tre lati da colline, [...] . La fabbricazione del vetro, arte importata in Andalusia nella sua forma cinese inalterata, era costituita soprattutto da vetri tagliati o soffiati in stampi. I recipienti di vetro venivano soffiati in A. su imitazione dei manufatti orientali, così ...
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Albarello
U. Scerrato
(o alberello)
Recipiente per lo più in terracotta invetriata o smaltata a parete cilindrica il cui profilo è sovente concavo per favorirne la presa, con piede ad anello con raccordo [...] , Uffizi). Gli a. ispano-moreschi dettero luogo a prodotti di imitazione nel sec. 15° in Toscana e in Romagna (Faenza).
Bibliografia .
A. Castiglioni, La farmacia italiana del Quattrocento nella Storia dell'Arte Ceramica, Faenza 10, 1922, pp. 76-88 ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] dialettali, rustiche e plebee. Si venne così fissando una lingua d’arte ben regolata e strutturata, simmetrica e coerente, che Cicerone e della cultura greca, per la sostanziale libertà nell’accettazione e imitazione dei modelli, cercando se mai di ...
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Classe di prodotti ceramici a pasta porosa, colorata (da gialla a rossa), con rivestimento opaco (smalto), o trasparente (vernice).
Classificazione
Le m. si distinguono dalle terraglie per il colore della [...] m. si classificano in mezze m., m. fini, m. d’arte, differendo fra loro principalmente per la natura e grado di raffinazione della -moresca, imitazione per lo più fiorentina della m. ispano-moresca, nota per l’effetto dei lustri.
Nella seconda fase ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...