CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] Oltre a questi studi e ai lavori relativi, il C. scrisse nello stesso periodo alcuni componimenti in latino, fra cui, tra il ed infiniti sono i modi di imitarla. Da qui si deduce la validità di ogni arte poetica e l'infinita libertà dello scrittore ...
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LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] Tito, un'adesione che giustifica quel suo "genio alla pura imitazione del vero" (Baldinucci, p. 262) come una precisa nella tela ottagona con S. Francesco del Museo del Louvre a Parigi, nel S. Francesco e l'angelo (Trieste, Galleria nazionale d'arte ...
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MARTELLO, Pier Jacopo
Marco Catucci
MARTELLO (Martelli), Pier Jacopo (Pietro Jacopo, Pieriacopo). – Nacque a Bologna il 28 apr. 1665, da Giovanni Battista, medico e dottore in filosofia, e da Margherita [...] prime composizioni poetiche. Nello stesso anno partecipò a due nuove opere collettive: Il Paradiso, un’imitazione di Dante (suoi il quarto e il quinto canto, in cui ricorda la figlia Virginia), e il Dell’arte di amar ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] sua prima pubblicazione fu la traduzione dell'Imitazione di Cristo di Tommaso da Kempis ( 678-96; A. Butti, L'opera di A.C. nella novella, in Giorn. stor. d. letter. ital., XLII in Prose critiche di storia e d'arte, Firenze 1900, pp. 177-234 (pp ...
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GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] didattica e tecnica nella disposizione per capi delle lettere (così predisposte all'imitazione di segretari novizi), è al centro anche del filosofeggiante Segretario, il trattato sull'arte cancelleresca edito nel 1594 (Venezia, R. Meietti; 2a ...
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LUZI, Mario
Stefano Verdino
Nacque il 20 ottobre 1914 a Castello, frazione di Sesto Fiorentino, secondogenito di Ciro (1882-1965), locale funzionario delle ferrovie, e di Margherita Papini (1882-1959); [...] Il cristianesimo è stato prima di tutto un’ammirazione e una imitazione di mia madre. Io sono entrato per quella porta, che era città da amici e parenti. «Dunque adolescente, scoprii l’arte, la lingua nella sua più pura, casta potenza, l’amicizia, l’ ...
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GOZZI, Carlo
Alberto Beniscelli
Nacque a Venezia il 13 dic. 1720, dal conte Iacopo Antonio e da Angela Tiepolo. La famiglia, di lontane origini bergamasche, si era trasferita nel Veneto nel secolo XVI, [...] riformatori" e nello smontarne le opere egli non aveva dimenticato di contrapporre loro l'"arte" di Sacchi. Già nella Tartana l'attore accettò di stampare i lavori fiabeschi e quelli d'imitazione spagnola composti fino ad allora, licenziando gli otto ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] , La chimica per le donne, ad imitazione del Newtonianismo per le dame dell'Algarotti: 1819 assistette agli ultimi giorni di Dandolo, nella villa di Ternate, dove si era recato cav. Monti..., ibid. 1826; Dell'arte della parola., ibid. 1827; Brevi cenni ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] il viaggio in Olanda e in Germania intrapreso nell'autunno 1716 e durato circa sei mesi con modo di accostarsi all'opera d'arte; lesse lo Shaftesbury, preliminare al di riassunti e di estratti (sulla imitazione, sui fantasmi poetici, sulla poesia greca ...
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CICOGNARA, Francesco Leopoldo
Gian Domenico Romanelli
Nato il 26 nov. 1767 a Ferrara dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì, studiò inizialmente a Modena - fra il 1776 e il 1785 - presso il Collegio [...] -86; Saggio sulla natura, lo scopo e i mezzi dell'imitazionenelle belle arti..., 1824, XIII, nn. 37 pp. 3-23 Gonzales Palacios, Sei fogli di A. Canova [per l'album C.], in Arte illustrata, marzo 1972, pp. 160 ss.; L. Venturi, Il gusto dei primitivi ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...