Ottavo imām degli sciiti imamiti o duodecimani (Medina 765 circa - Ṭūs, od. Mashhad, 818). Vissuto a Medina per gran parte della sua vita, si recò a Marw (816) dietro invito del califfo al-Ma'mūn, che [...] lo nominò suo erede, contro il volere di ar-R., probabilmente nel tentativo di guadagnare maggiori consensi e legittimare la sua figura di califfo. Sulla strada per Baghdād il futuro erede morì, secondo ...
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Presso i musulmani, sistemi o riti o scuole di figh (somma delle pratiche religiose e del diritto). I musulmani sunniti ne hanno 4: hanafita, malikita, shafiita e hanbalita; gli sciiti imamiti e ismailiti [...] hanno il giafari; gli zaiditi lo zaidita; gli ibaditi l’ibadita ...
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sciiti Minoranze islamiche (dall’arabo shī‛at ‛Alī, «la fazione di ‛Alī»). La loro origine risale alla morte del Profeta (632). Sono divisi in tre grandi nuclei: zaiditi, che rappresentano l’indirizzo [...] , fosse stato esplicitamente designato a succedergli, cosicché i primi tre califfi furono usurpatori; concordano pure nel ritenere che l’imamato (ossia il califfato) non possa spettare se non a discendenti di ‛Alī e di sua moglie Fāṭima.
In dogmatica ...
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vilayat-i faqih
(pers. «governo, tutela del giurista») Teoria nata nell’ambito dello sciismo duodecimano, secondo la quale, in assenza dell’imam e nell’attesa del suo ritorno, il giurista (faqih) ha [...] giuridico-religiosa sciita di governare uno Stato islamico. Dopo la rivoluzione islamica del 1979, la v.-i f. è divenuta il principio fondatore del governo della Repubblica iraniana, pur non trovando consenzienti tutti i maggiori giuristi imamiti. ...
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imām Nell’islamismo, il sovrano della monarchia universale, musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Per gli sciiti sono invece i. soltanto quelli che essi considerano come legittimi [...] , ufficio che può essere tenuto da qualsiasi musulmano conoscitore del rituale e non implica alcun concetto di ordini sacri. Imamiti Musulmani sciiti, che riconoscono la serie di 12 (anziché di 7) i.; costituiscono la totalità degli sciiti in Iran ...
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ZAIDITI
Carlo Alfonso Nallino
. Sono i seguaci della più moderata fra le sette musulmane sciite, cioè di quella che prende il nome dal suo iniziatore Zaid ibn ‛Alī Zain al-‛Ābidīn (v.) e che oggi sopravvive [...] i loro elettori. Ad ogni modo tutti sono d'accordo nel ritenere che, dopo i due figli di ‛Alī (al-Ḥssan e al-Husain), l'imām o sovrano non possa essere se non uno della ahl al-bait cioè un ‛alide fāṭimide o, in altre parole, debba appartenere alla ...
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Islamismo
Ira M. Lapidus
Introduzione
L'islamismo è attualmente la religione di circa novecento milioni di persone. L'appartenenza all'Islam comporta un insieme di credenze e pratiche religiose specifiche, [...] .
Peacock, J.L., Muslim puritans: reformist psychology in Southeast Asian Islam, Berkeley, Cal., 1978.
Richard, Y., Le shi'ism en Iran: Imam et révolution, Paris 1980.
Rizvi, S.A.A., A history of sufism in India, New Delhi 1971.
Rizvi, S.A.A., Shah ...
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imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...
imamita
s. m. e f. [der. di imam] (pl. m. -i). – Denominazione di quei musulmani sciiti che riconoscono la serie di dodici (anziché di sette) imam, e che costituiscono la totalità degli sciiti dell’Iran, e la maggioranza di quelli dell’India,...