ilomorfismo
Dal gr. ὕλη «materia» e μορφή «forma». Dottrina scolastica secondo la quale negli esseri contingenti vi è una composizione ontologica di materia e forma. Tale dottrina si precisa conseguentemente [...] composizione e materia. Per Tommaso d’Aquino o per gli averroisti – che svolgono l’insegnamento aristotelico – la composizione ilomorfica, invece, è propria solo degli esseri materiali, essendo le sostanze separate e gli angeli privi di materia (e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La mente e il corpo
Raffaella Grasso* e Giulia Mingucci**
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’ambivalenza dell’uso omerico del termine [...] terzo polo, con caratteristiche riconducibili all’uno e all’altro piano e perciò punto d’intersezione fra essi.
L’ilomorfismo: Aristotele (**)
Aristotele apre la sua ricerca sull’anima (peri tes psychés historia) ammettendo che “in ogni senso e in ...
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Ruggero di Marston
Filosofo e teologo (m. Norwich, Est, 1303 ca.). Francescano, studiò a Parigi (forse tra 1269-72), dove fu discepolo di Giovanni Pecham. Lettore a Cambridge nello studio dell’ordine [...] più diretta di Bonaventura e di Giovanni Pecham ‒ riprende tutte le tesi caratteristiche della tradizione francescana: ilomorfismo universale, pluralità delle forme, carattere positivo della materia (non quindi pura potenzialità) che non è principio ...
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Avicebron (anche Avicebrol o Avencebrol) Nome con il quale è noto in Occidente il poeta e filosofo ebreo di Spagna Shĕlōmōh ben Yĕhūdāh Ibn Gĕbīrōl (n. forse Malaga 1020 ca
m. Valenza 1058 ca.). Il suo [...] , anche se alcune integrazioni sembrano contributi personali di Avicebron. Di particolare rilievo sono la teoria dell’ilomorfismo universale, secondo la quale non soltanto le sostanze corporee, ma anche quelle intelligibili, constano di materia ...
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La vita. - Per la biografia di Tommaso d'Aquino abbiamo a nostra disposizione fonti narrative più numerose che per altri grandi scolastici, tuttavia, anche nei suoi riguardi, molti punti rimangono oscuri. [...] del cosmo, tuttavia dal punto di vista storico T. compì una grandiosa opera scientifica, trasformando e perfezionando l'ilomorfismo aristotelico. Il metodo da lui seguito autorizza la conclusione che egli valorizzerebbe oggi risultati e ipotesi delle ...
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individuazione, principio di
Criterio o elemento della determinazione ontologica dell’ente singolo che rende ragione della sua unità e indivisibilità e quindi della differenziazione di due cose l’una [...] sottolineato il ruolo della forma e non solo quello della materia nell’individuazione. Alle interpretazioni arabe (l’ilomorfismo ➔ universale ripreso in ambito francescano) vanno aggiunte poi quelle ebraiche che, al pari delle prime, influenzarono la ...
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BUZZETTI, Vincenzo
Sandro Fontana
Nato a Piacenza il 26 marzo 1777, entrò (1793) nel collegio Alberoni, ove restò fino al 1798, quando, da poco studente in teologia, i medici lo costrinsero ad abbandonare [...] tutte le principali tesi tomistiche, dal principio dell'unità sostanziale nei rapporti tra anima e corpo alla teoria dell'ilomorfismo, dalla distinzione tra l'essenza e l'essere in creatis alla concezione tolemaica in astronomia. La riesumazione del ...
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CLAVIGERO (Clavijero, Clavixero), Francesco Saverio
Charles E. Ronan
Nato a Vera Cruz, in Messico, il 9 settembre 1731 da Blas e María Isabel de Echegaray, trascorse i suoi primi anni nella Bassa Mixteca, [...] ai principi filosofici generali forniti dalla fisica generale o dalla filosofia della natura di Aristotele, come l'ilomorfismo e il principio di causalità. Il suo corso di filosofia era una cosmologia filosofica modificata, fortemente influenzata ...
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ilemorfismo
(o ilomorfismo) s. m. [comp. del gr. ὕλη «materia» e μορϕή «forma»]. – Nel linguaggio filos., la dottrina scolastica secondo la quale negli esseri contingenti vi è una composizione ontologica di materia e forma.