CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] negli ultimi quindici anni, in Riv. critica di storia della filos., XVI (1961), pp. 331-53 (ora in Per una storia illuministica, Napoli 1973, pp. 35-64); W. Maturi, Interpretazioni del Risorgimento, Torino 1962, pp. 609-612; F. Diaz, La questione del ...
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DAL PRA, Mario
Gianni Paganini
Nacque a Montecchio Maggiore (in provincia di Vicenza) il 29 aprile 1914, da Carlo, panificatore, e Cecilia Longo.
Studi, insegnamento e primi scritti
A causa delle ristrettezze [...] per alludere a quell’atteggiamento di moderazione critica, consapevole dei limiti della ragione, che fu tipica della razionalità illuministica. Questa ragione ‘minuscola’ non era tuttavia né il pensiero ‘debole’ né la ragione in ‘crisi’ di cui si ...
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VERRI, Alessandro
Pierre Musitelli
– Nacque a Milano il 9 giugno 1741 dal conte Gabriele (1695-1782; v. la voce in questo Dizionario), membro del Senato dal 1749, poi reggente al Consiglio d’Italia [...] dissacrante e il suo talento di osservatore caustico, fu uno dei protagonisti della stagione lombarda dell’età illuministica. In occasione della polemica sul disordine monetario del 1762 scrisse, per sostenere Cesare Beccaria, le Riflessioni in ...
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ALPRUNI, Francesco Antonio
Mario Rosa
Nato a Borgo Valsugana nel 1732, entrò ventenne a Genova nella Congregazione barnabitica. Passato a Roma, insegnò teologia nel collegio di S. Carlo ai Catinari, [...] nel moto riformatore settecentesco, dove l'A. porta una sua accentuata carica religiosa, ma su base giurisdizionalistica e illuministica (come volta ad una "sana" pietà razionalisticamente intesa, e non giansenistica, era stata l'esigenza che l'aveva ...
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BERTOLA DE GIORGI, Aurelio
Emilio Bigi
Nacque a Rimini il 4 ag. 1753, da Antonio Bertolli (detto poi Bertola), di famiglia nobile. Compiuti i primi studi nel seminario di Todi, dove era vescovo il suo [...] del B. si condensa nella sua forma più pura, più libera da addentellati con il raziorialismo e il moralismo illuministico, consente qui infatti al critico di trascorrere in mezzo agli artisti "morbidi e dilicati" da lui preferiti, con giudizi ...
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CRICO, Lorenzo
Paolo Preto
Nato a Noventa di Piave (Venezia) il 10 nov. 1764 da Santo e Maria Benson, ricevette una buona educazione letteraria nel seminario di Treviso dove fu ordinato sacerdote e [...] , Margherita) a discorrere in forma semplice e bonaria dei problemi economici, agricoli e familiari.
Estraneo alla cultura illuministica di fine '700, che pure con Francesco Griselini aveva teorizzato il ruolo fondamentale dei parroci nell'educazione ...
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SCOTTI, Giovanni Battista Giacomo
Filippo Lovison
SCOTTI, Giovanni Battista Giacomo (in religione Cosimo Galeazzo). – Nacque a Merate il 17 marzo 1759, da Giovanni e da Veronica Corti, famiglia di condizioni [...] giudizi sul suo operato di professore, per essere ancora troppo legato a una cultura classicista nonostante la piena temperie illuministica, e per la sua severità a scuola ritenuta eccessiva.
Al Longone, nel 1798, ebbe come alunno Alessandro Manzoni ...
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CASSOLA (Cazzola), Gaspare Luigi
Fiorenza Vittori
Nato a Gravedona (Como) l'8 maggio 1743 da Giuseppe e Ancilla Asnaghi, il 20 ott. 1759 entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù e per alcuni anni [...] teorici (Martignoni) con aperture alle nuove tendenze straniere (C. Gastone della Torre di Rezzonico). Sensibile alle dottrine illuministiche e convinto, nel superamento di una vuota Arcadia, che l'arte debba anzitutto giovare ai lettori, esordisce ...
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CARPANI, Giuseppe
Gian Paolo Marchi
Nacque a Villalbese nel Comasco il 28 genn. 1752 da Giacinto e Orsola Ripamonti. Dopo aver compiuto i primi studi presso i gesuiti di Brera, fu avviato alla carriera [...] parte il furore censorio ostentato nelle Massime sopra citate, gli scritti del C. risentono fortemente della cultura illuministica e di larghe letture dei philosophes, di frequente citati nelle sue opere più impegnative, fondate su un'interpretazione ...
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FILOMARINO, Clemente
Toni Iermano
Nato a Napoli da Pasquale, quarto duca della Torre, e da Maddalena Rospigliosi il 6 apr. 1755, fu mandato a studiare presso il collegio "Nazareno" di Roma, dove ebbe [...] marchese Domenico Caracciolo, "che dal Viceregno di Sicilia passa in Napoli per Segretario di affari esteri".
Permeato di idee illuministiche, il F. cercava una mediazione tra modernità e tradizione: la poesia a Napoli in quegli anni restava ancora ...
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illuministico
illuminìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo all’illuminismo o agli illuministi: il movimento i.; idee, dottrine, concezioni illuministiche. ◆ Avv., non com., illuministicaménte, secondo i principî e le teorie dell’illuminismo.
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...