Dottrina che considera naturale per l’uomo la felicità (gr. εὐδαιμονία) e assegna alla vita umana il compito di raggiungerla; va distinta dall’ edonismo, che pone tale compito nel conseguimento del piacere [...] far rientrare anche la morale cristiana quando pone la beatitudine quale premio della virtù. Il Rinascimento e poi l’Illuminismo e l’utilitarismo rinnovarono il tentativo di dedurre dal naturale desiderio dell’uomo per la felicità il fondamento della ...
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Scolopio (n. presso Jędrzejów, voivodato di Kielce, 1700 - m. Varsavia 1773); scrittore politico e riformatore. Studiò e poi insegnò (1725-29) al Collegio Nazareno di Roma. Tornato in Polonia, si dedicò, [...] veto, a pioniere del movimento che porterà alla riforma dello stato polacco. Considerato uno dei principali precursori dell'illuminismo polacco, diede un notevole contributo alla cultura del tempo non solo come pedagogista, ma anche come studioso di ...
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Storico della filosofia italiano (Rieti 1909 - Firenze 2004). Nucleo prevalente dei suoi interessi fu la cultura umanistica e rinascimentale, di cui ha messo in luce gli elementi caratterizzanti, ponendo [...] dimensione umana. Fra i suoi altri scritti, oltre a molte edizioni di testi: Giovanni Pico della Mirandola, 1937; L'illuminismo inglese, 1942; Storia della filosofia italiana, 1947, 2a ed. 1966; Medioevo e Rinascimento, 1954; L'educazione in Europa ...
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Scienza e società
Gianni Statera
Le origini del problema
Il problema dei rapporti fra conoscenza scientifica, da un lato, e sistemi sociali, mutamento sociale e culturale, dall'altro, si pone fin dal [...] passa alla Francia e la Royal Society è rapidamente surclassata dalla Académie des Sciences, come è attestato da alcuni dati illuminanti: in dieci diversi anni del XVIII secolo non vi fu neppure uno scienziato fra i membri della Royal Society, cui ...
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LONGANO, Francesco
Antonio Trampus
Nacque a Ripalimosani, nel Molise, da Vito e da Dorotea Gentile, di povera famiglia. Secondo Borgna (p. 23, che cita l'atto di battesimo conservato nell'Archivio parrocchiale [...] e dei doveri, di fronte a una religione civile senza Chiesa e senza poteri, conservata da sacerdoti scelti fra i più illuminati e benevoli padri di famiglia.
Poco si sa degli ultimi anni del L., ormai lontano da Napoli e dagli echi riformatori ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le specie, il tempo, la storia
Phillip R. Sloan
Le specie, il tempo, la storia
Nel XVIII sec. i problemi di classificazione e di ordinamento di forme polarizzarono [...] mette in evidenza selettivamente alcuni dei principali sviluppi intellettuali nelle scienze della Terra e della vita durante l'Illuminismo. L'importanza decisiva del pensiero del XVIII sec. nell'evoluzione di queste indagini dipese in gran parte dal ...
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Corrente di pensiero, italiana ed europea, di critica e opposizione alle teorie politiche di N. Machiavelli. Primi esponenti furono il vescovo portoghese Girolamo Osorio (1542), che si scagliò contro il [...] raggiunse la sua massima fioritura nel sec. 17°, ma persistette ancora, in nome del nuovo ideale di umanità, nel periodo dell’Illuminismo: nel 1739 il giovane Federico (poi II) di Prussia scrisse l’Antimachiavel (del 1740 un rifacimento di Voltaire). ...
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Storico della filosofia, morto a Roma il 29 dicembre 1948. La rivendicazione culturale ed etica dei valori del liberalismo lo portò ad essere uno dei maggiori esponenti della resistenza degli intellettuali [...] giugno-dicembre 1944).
Le ultime opere, che portano a compimento la sua monumentale Storia della filosofia, sono: L'età dell'illuminismo, Bari 1937; Da Vico a Kant, ivi 1941; L'età del romanticismo, ivi 1943; Hegel, ivi 1948. Particolarmente notevole ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. La pneumatica
John G. McEvoy
La pneumatica
Prima del XVII sec. non esisteva una conoscenza approfondita delle proprietà fisiche dell'aria, [...] rappresentate tra gli altri da Edmund Burke (1729 ca.-1797) e dagli editori della "Anti-jacobin Review", per i quali l'Illuminismo nel suo insieme coincideva con un periodo di follie, d'illusioni e di vani entusiasmi a cui era necessario mettere fine ...
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Filosofo greco (n. Abdera tra il 484 e il 481 a. C. - m. fine sec. 5º), il maggiore rappresentante dell'antica sofistica greca. Originario di Abdera, fiorì ad Atene all'incirca nella metà del V secolo. [...] l'arte oratoria e dialettica, e acquistando con tale opera prestigio e ricchezza enormi. Ma il contrasto tra l'illuminismo sofistico, da lui eminentemente rappresentato, e la cultura tradizionale suscitò il sospetto degli ambienti a questa più fedeli ...
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illuminismo
s. m. [der. di illuminare, per calco del ted. Aufklärung «rischiaramento»]. – Movimento filosofico, spirituale e politico, che improntò l’età della storia d’Europa compresa fra la conclusione delle guerre di religione del sec....