Metropolita (431) di questa città, fu riconosciuto come vicario della Chiesa romana per l'Illirico dai papi Sisto III (435) e S. Leone Magno (444), il quale gli indirizzò varie lettere. Non partecipò personalmente [...] né al "latrocinio" di Efeso (449), né al concilio di Calcedonia (451): pare morisse in quell'anno ...
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Fratello del triunviro Marco Antonio. Seguace di Cesare, ebbe (46 a. C.) l'incarico di sorvegliare l'Illirico, ma fu bloccato nell'isola di Veglia e dovette arrendersi ai pompeiani. Fu inviato (43) pretore [...] in Macedonia, ma cadde nelle mani di Bruto e per ordine suo fu ucciso (42) ...
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Console nel 371 d. C. Ebbe poi il governo delle Gallie (380), quindi (383-84) quello dell'Illirico, dell'Italia e dell'Africa. Di fronte all'usurpazione di Massimo (387), fuggì con il giovane Valentiniano [...] II a Tessalonica e dopo la sconfitta dell'usurpatore tornò a Roma. Fu sepolto presso l'abside di S. Pietro ...
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Pretore nel 175 a. C.; sconfisse i Celtiberi; nel 172 fu ambasciatore in Tessaglia, nel 170 fu legato nell'Illirico, dove fu sconfitto. Incaricato di missioni politiche ancora nel 155 e 154. ...
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Eroe beota, emigrato in Italia meridionale, eponimo dei Messapî; secondo un'altra tradizione l'eponimo dei Messapî sarebbe un eroe illirico. ...
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Imperatore romano d'Occidente (Cibalae, Pannonia, 321 - Brigezio 375). Divenuto imperatore (364), si riservò la parte occid. dell'Impero con l'Illirico e l'Italia, e affidò al fratello Valente le province [...] civili e militari convenuti a Nicea, e quindi fu acclamato Augusto dall'esercito. Riservò per sé l'Occidente con l'Illirico e l'Italia, stabilendo la sua sede a Milano; affidò al fratello Valente il governo delle province orientali. Pur fervente ...
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Patriota croato (Zagabria 1770 - Radkersburg, Stiria, 1856). Nella sua Disertacija (1832) fissò come programma: a) unificazione politica della nazione croata e creazione del "Regno illirico" nelle sue [...] tre parti: Croazia, Slavonia e Dalmazia; b) indipendenza politica, previo distacco dall'Ungheria; c) restaurazione del potere originario dei bani. Fu il promotore del gabinetto di lettura di Zagabria che ...
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Teologo luterano (Eisleben 1531 - Meissen 1579); studiò e insegnò Nuovo Testamento a Wittenberg, ma, per la posizione incerta tra seguaci di Melantone ("filippisti") e di Flacio Illirico, si ritirò a Meissen [...] come consigliere del concistoro e collaborò alla redazione degli irenici e anodini "articoli di Torgau"; sconfitti i filippisti, tornò a Wittenberg, ma spiacque a rappresentanti della stretta ortodossia ...
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ELISIO, Tommaso
Paolo Portone
Nacque a Napoli intorno al 1487. Nominato spesso come "Elysius, de Elisio, Eligio", non è da confondersi con Tommaso Elisio soprannominato l'Illirico dell'Ordine dei frati [...] minori.
L'E. prese i voti dell'Ordine domenicano nel convento napoletano di S. Domenico Maggiore nei primi anni del Cinquecento. Il 24 maggio 1520 fu assegnato come studente in teologia nel medesimo convento, ...
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Imperatore romano (Treviri 371 - Vienne 392), figlio dell'imperatore Valentiniano I e della seconda moglie Giustina; alla morte del padre (375), fu proclamato Augusto ed ebbe il governo dell'Italia, dell'Illirico [...] e dell'Africa. Data la sua giovane età, governò per lui la madre Giustina ed ebbero grande ingerenza Graziano e poi Teodosio. Giustina, che era ariana, attirò l'opposizione del clero ortodosso: ciò preparò ...
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illirico
illìrico agg. [dal lat. Illyrĭcus, gr. ᾿Ιλλυρικός] (pl. m. -ci). – Degli Illirî, antica popolazione indoeuropea, e del paese da essi abitato, l’Illiria, comprendente gran parte dei territorî del versante adriatico della penisola balcanica:...
messapico
messàpico agg. (pl. m. -ci). – 1. Relativo ai Messapî (lat. Messapii, gr. Μεσσάποι), antica popolazione della Puglia, forse di origine illirica, alleata di Roma nelle due prime guerre sannitiche (3° sec. a. C.), completamente romanizzata...