Poeta ucraino (Chomutincy, od. Rudanskoe, Vinnica, 1834 - Jalta 1873). Dal 1861 visse a Jalta, dove lavorò come medico. Dopo alcune ballate ispirate al folclore popolare sull'esempio di T. G. Ševčenko [...] sono invece permeate da un'accorata riflessione sul suo destino personale e su quello del suo popolo (Povii, vitre, na Ukraijinu "Soffia, vento, sull'Ucraina"). Pregevoli le sue traduzioni del Canto d'Igor e di brani dell'Iliade e dell'Eneide. ...
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GUADAGNI, Francesco
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Roma nel 1769 da Giacomo, giureconsulto, originario di Fara Sabina e da Teresa Franceschini. Seguendo una prassi della società romana più tradizionalista, [...] , maestro nella stessa scuola di I. Pindemonte ed E.Q. Visconti. Da Cunich, specialmente noto per la traduzione in latino dell'Iliade, da G. Marotti, pure filologo di fama, e dal maestro di poesia latina e lingua greca N. Tiberi acquistò il gusto ...
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Filologo tedesco (Brunswick 1793 - Berlino 1851), prof. nelle univ. di Königsberg (1818) e di Berlino (1825). Grecista, latinista, germanista, studioso di metrica; insigne soprattutto per il metodo della [...] Testamento (1831, con successive edizioni), di Genesio (1834), di Babrio (1845). Decompose il poema dei Nibelunghi (1816), quindi l'Iliade (Betrachtungen über Homers Ilias, 1837 e 1841; poi con aggiunte di M. Haupt, 1874) in un certo numero di canti ...
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Poeta tedesco (Elbing 1885 - Monaco 1950). Studioso di filologia classica e germanica, emigrò nel 1939 negli USA, per tornare infine in Germania (1950). Cominciò l'attività poetica sulla scia di George, [...] contemporanea e fiaba. Accanto ad altri romanzi, poemi e traduzioni (assai note sono quelle dei poemi omerici, l'Odissea nel 1927 e l'Iliade nel 1929), ha lasciato incompiuta una Schöpfungsgeschichte der Menschheit (pubblicata in parte nel 1958). ...
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RIANO (‛Ριανός, Rhianus)
Augusto Rostagni
Poeta e grammatico dell'età alessandrina, vissuto - a quanto pare - nella seconda metà del secolo III a. C. I biografi antichi lo indicano come contemporaneo [...] 'indipendenza della Messenia, da lui fortemente idealizzato e collocato sul medesimo piano in cui si trova Achille nell'Iliade. Non tanto si tratteneva sui frutti più importanti della guerra, su quelli di carattere più propriamente storico, quanto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I filosofi presocratici
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel periodo che va dalle origini al sorgere della scuola filosofica [...] una fase mitologica. Tra le fonti più antiche che permettono di individuare i miti cosmogonici greci compare il poema epico dell’Iliade. Da alcuni versi dell’opera si evince che all’origine di tutte le cose si trova Oceano che non solo circonda ...
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IDOMENEO
B. Conticello
(᾿Ιδομενευᾒς). − Re di Creta, figlio di Deucalione, nipote di Minosse, fratellastro di Molosso, marito di Meda da cui ebbe Orsilochos. Fu tra i pretendenti di Elena e partecipò [...] .
Nella Tabula Iliaca I. è rappresentato in due scene: la uccisione di Otrioneo e mentre ne trascina il cadavere. Nell'Iliade Ambrosiana è rappresentato solamente il secondo episodio.
Bibl.: Il., XIII, vv. 363 ss.; vv. 383 ss. e passim; Od., III ...
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SARISSA (gr. σάρισσα)
Guido Libertini
La menzione più antica di questa lunga lancia, caratteristica della falange macedone, si trova in Teofrasto, e quindi all'epoca di Alessandro; sembra tuttavia che [...] sua origine è dubbio se la si debba ricercare, come vogliono alcuni, nelle lunghe lance di undici piedi, di cui si parla nell'Iliade, o se, piuttosto, il monarca macedone ne abbia preso l'idea dall'armamento dei Traci. Comunque è certo che la sarissa ...
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POLYLÃS, Giacomo ('Ιάκωβος Πολυλᾶς)
Angelo Nosei
Scrittore neogreco, nato a Corfù il 10 settembre 1825, morto ivi il 25 luglio 1896. Compì gli studî di filologia classica a Napoli, poi tornato a Corfù, [...] si volse tutto all'attività filologica.
Fine traduttore dall'inglese (trad. da Shakespeare, 1855) dal tedesco e dal greco antico (l'Iliade e l'Odissea), il P. fu un profondo osservatore e critico. Il Prologo del P. alle opere del Solomos è fra le ...
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RYDEL, Lucjan
Giovanni Maver
Scrittore polacco, nato nel 1870 a Cracovia, morto l'8 aprile 1918.
Fu come poeta e come uomo (sposò una contadina dei dintorni di Cracovia) un appassionato fautore dell'avvicinamento [...] successo, il dramma (Utwory dramatyczne, Opere drammatiche, 1902; zygmunt August, trilogia, 1913, ecc.) e il genere epico (Pan Twardowski, 1906). Più felici sono le sue poesie d'intonazione classica e la bella versione di alcuni canti dell'Iliade. ...
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iliade
ilìade s. f. [dal gr. ᾿Ιλιάς, in origine agg., «di Ilio, di Troia»]. – 1. Propr., titolo (Iliade) di uno dei due grandi poemi greci (l’altro è l’Odissea) attribuiti dalla tradizione a Omero, in cui vengono narrati gli episodi relativi...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...