Movimento di spiritualità mistica sorto nei Paesi Bassi nella seconda metà del 13° sec. e da lì propagato da varie istituzioni religiose (‘fratelli’ e ‘sorelle della vita comune’, canonici regolari di [...] tutte le facoltà al servizio di Dio, per lo sforzo di unire alla propria vita Gesù Cristo, imitandolo. L’opera più significativa uscita dal movimento, quella che ne diffuse le dottrine – adottate in parte da IgnaziodiLoyola – è appunto L’imitazione ...
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Controversista gesuita (Markdorf 1562 - Ingolstadt 1625), prof. (dal 1589) di filosofia e teologia a Ingolstadt; di vastissima erudizione, difese con larga documentazione storica la teologia del Bellarmino [...] respinto dai riformati, in base a un minuto esame della tradizione ecclesiastica. Scrisse ancora in difesa dell'ordine gesuita e di s. IgnaziodiLoyola, sul diritto di condannare gli eretici e sopprimerne i beni, contro la Repubblica Veneta a favore ...
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Gesuita (Toledo 1526 - Madrid 1611). Paggio del card. Alessandro Farnese a Roma (1539), fuggì dalla sua corte, riparando presso s. IgnaziodiLoyola, che lo fece studiare a Parigi, Lovanio e Padova. Ordinato [...] Machiavelli nel Tratado de la religión y virtudes que debe tener el príncipe christiano (1595); autore della prima vita di s. Ignazio (1572), di una vita di s. Francesco Borgia (1592) e del Flos sanctorum o libro de las vidas de los santos (1599), fu ...
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(o JHS) Trascrizione latina dell’abbreviazione del nome greco di Gesù (᾿Ιησοῦς, maiuscolo ΙΗΣΟΥΣ) quale si trova in manoscritti greci e in iscrizioni. La lettura di H (η) come h, diede origine all’errata [...] suoi seguaci che, a simbolo della particolare devozione al nome di Gesù, l’adottarono come emblema cinto da raggi e con la prima asta dell’h sbarrata così da formare una croce. IgnaziodiLoyola l’adottò, sormontata dalla croce, come emblema della ...
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Il primo compagno (Villaret, Savoia, 1506 - Roma 1546) d'IgnaziodiLoyola. Fu lui a dare il nome alla Societas Iesu, e, unico già sacerdote, ad accogliere i voti dei primi compagni. Trasferitosi a Roma [...] (1537), tenne con il Laínez la cattedra di teologia alla Sapienza, e nel 1540 era inviato di Paolo III alla dieta di Worms. Fu poi in Spagna e in Portogallo; richiamato per partecipare al Concilio di Trento, moriva pochi giorni dopo l'arrivo a Roma. ...
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Seguaci di un indirizzo mistico che univa a vecchi motivi ereticali l’influenza dell’umanesimo erasmiano, presenti in Spagna tra il 16° e il 17° secolo. Sostenevano di essere giunti a contemplare l’essenza [...] loro imputabile come colpa. L’Inquisizione spagnola (soprattutto nelle diocesi di Toledo e Siviglia) accusò di appartenere agli A. perfino persone di pura vita contemplativa come s. IgnaziodiLoyola, s. Giovanni della Croce, s. Teresa d’Ávila e s ...
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Gesuita (Toledo 1515 - Napoli 1585); uno dei primi compagni diIgnaziodiLoyola a Parigi, con lui prese i voti a Montmartre (1534); in Italia divenne, con le sue prediche e trattati, valido esponente [...] della restaurazione cattolica. Teologo del papa (con D. Laínez) al Concilio di Trento, ebbe varie cariche diplomatiche e nella compagnia. Sua opera principale è il commento in 16 voll. alla Sacra Scrittura, di carattere esegetico e teologico. ...
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Teologo (Aïse-en-Faucigny, Savoia, 1505 circa - Vienna 1552); si unì a Parigi (1535) con s. IgnaziodiLoyola per la fondazione della Compagnia e, seguendo l'esempio di questo, svolse varia attività apostolica [...] in Italia, poi in Germania e in Austria per la predicazione contro i protestanti; a Vienna fondò il collegio dei gesuiti. Ha lasciato lo Speculum praesulis, ex sacrae Scripturae, canonum et doctorum verbis ...
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PAOLO IV, papa
Alberto Aubert
PAOLO IV, papa. – Gian Piero Carafa nacque il 28 giugno 1476 a Capriglia (Avellino) da Giovanni Antonio, barone di Sant’Angelo della Scala, e da Vittoria Camponeschi.
Una [...] e a promuovere la propaganda cattolica.
Un’intransigenza che lo condusse a dubitare dell’ortodossia dello stesso IgnaziodiLoyola (conosciuto appunto a Venezia) e soprattutto ad appellarsi al pontefice, cui nel 1532 indirizzò un lungo scritto ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] basi per la sua carriera successiva, entrando in contatto con esponenti della Curia e con i protagonisti delle correnti di riforma: IgnaziodiLoyola, Filippo Neri, il cappuccino Felice da Cantalice e il cardinale Gian Piero Carafa. Vi fondò poi la ...
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ignaziano
agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola (1491-1556), anche con riferimento...
gesuita
geṡüita s. m. [der. del nome di Gesù] (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla Compagnia di Gesù, fondata da sant’Ignazio di Loyola e approvata dal papa Paolo III (1540), con il compito di difendere e propagare il cattolicesimo principalmente...