Secondo la leggenda egli è figlio di Aristeo e di Autonoe, una delle figliuole di Ladmo, viene allevato da Chirone che ne fa un cacciatore valentissimo, è cambiato da Artemide in cervo e sotto tali spoglie [...] che si bagnava nella fonte Partenia. Un'aggiunta a questa forma della leggenda è quella che si trova nella fav. 180 d'Igino, secondo cui A., infiammato d'amore alla vista della dea avrebbe tentato di farle violenza. Una versione dice che la dea rende ...
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NARDI, Piero
Valerio Camarotto
– Nacque a Vicenza il 6 agosto 1891, da Giuseppe e da Giuseppina Bettale.
All’età di sette anni perse il padre (che lavorava per conto di produttori di cuoiame) ed entrò [...] 1914 pubblicò in un opuscolo per nozze la raccolta di versi intitolata Selecta (il titolo risentiva della suggestione di Disjecta di Igino Ugo Tarchetti: cfr. Altri tempi, p. 52), e nell’autunno di quello stesso anno si laureò con Tommaso Casini, da ...
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PAPATO
Pietro Pisani
. È la dignità pontificale del vescovo di Roma in quanto vescovo dei vescovi (episcopus episcoporum), ossia l'ufficio del romano pontefice come capo supremo della Chiesa; in significato [...] ); 8. S. Sisto I, Romano, martire (132-142); 9. S. Telesforo, di Turio nella Magna Grecia, martire (142-154); 10. S. Igino, Greco, martire (154-158); 11. S. Pio I, di Aquileia, martire (158-167); 12. S. Aniceto, di Emesa in Siria, martire (.. .-175 ...
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È il nome dato dai Romani a una delle due linee, quella nord-sud, tracciata dall'augure nel cielo per delimitare il templum caeleste. Da questi riti augurali, presi dalla disciplina etrusca, ma che pare [...] è dai Romani stessi osservato particolarmente nella formazione degli accampamenti, come vediamo dai testi di Polibio e di Igino e dai resti esistenti di antichi castri (v. accampamento; agrimensura; castro; città etrusca e romana).
Cardine (fr. gond ...
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Vedi CASTRUM dell'anno: 1959 - 1994
CASTRUM (più comunemente castra)
A. Rumpf
L'accampamento dell'esercito romano che, dopo ogni giornata di marcia, veniva allestito e fortificato. Così si chiamavano [...] iii, 5), del 75 circa d. C., quella di Africano (Cesti, 75), del 220 circa, lo scritto esauriente che va sotto il nome di Igino (De munitionibus castrorum), del III sec. d. C., quella di Vegezio (Res militaris, i, 21; ii, 9; iii, 8), del 390 circa d ...
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KELEOS (Κελεός)
E. Joly
Re di Eleusi che accolse nelle sue case Demetra, mentre vagava alla ricerca della figlia (Apollodor., 1, 5, 1 e iii, 14, 7; Paus., i, 39, 1; Serv., Ad Georg., 1, 147; Hesych., [...] e prediletto della dea, che appare nelle versioni più tarde del mito, si trova Trittolemo, figlio di K. e di Metaneira. Secondo Igino (p. 147) K., alla sua morte, per disposizione di Demetra, cedette il regno a Trittolemo: tale versione del mito è ...
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ORCHESIS (῎Ορχησις)
A. Bisi
Nome di una delle Horai (v.), secondo l'ipotesi dello Svoronos, nel fregio rappresentante il calendario popolare ateniese, incorporato nella chiesa bizantina della Piccola [...] non si legge né nell'elenco di personificazioni del calendario attico, né nel passo, assai corrotto, riguardante le Horai che è in Igino (Fab. narrat., 183).
Bibl.: Höfer, in Roscher, III, i, 1897-1909, c. 939, s. v.; cfr. anche Steuding, ibid., I, 2 ...
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Il fascismo adriatico
Luca Pes
Brescia, ottobre 1937. Giuseppe Lanfranchi stringe la mano a Gabriele D’Annunzio, incontrato per caso in via Zanardelli. Poco più di un mese dopo, gli fa pervenire una [...] b. 161, fasc. «Fascio veneziano di combattimento», infra.
187. Ibid.
188. Cf. la lettera su «L’Eco dei Soviet» riportata in C. Chinello, Igino Borin, p. 98; G. Albanese, Le origini del fascismo, p. 227.
189. L. Pes, Il fascismo urbano, p. 79.
190. La ...
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PACETTI, Iva
Giancarlo Landini
– Soprano, nacque a Prato il 12 dicembre 1899, figlia di Pietro (ignoto il nome della madre).
Iniziò lo studio del canto a 15 anni nella città natale, con Ferruccio Cecchini [...] di nuovo Aida oltre a Donna Anna nel Don Giovanni, nel 1932-33 come Tosca e come Duchessa di Guido del Popolo di Igino Robbiani, nel 1933-34 Leonora nel Trovatore e nella Forza del destino, e Manon nella Manon Lescaut, nel 1938-39 Turandot, Fedra e ...
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TERMINE
Fulvio MAROI
Luisa BANTI
. Nella sua più lata accezione il termine, sia esso lapideo o ligneo o consistente in un albero, in una siepe, in un fosso, in un sentiero, è il segno di confine fra [...] nostre campagne. Ma pur frequente in Roma fu l'uso di segnare i confini con alberi: frassini, olmi, cipressi (Igino, De limitibus constituendis, ed. Lachmann, p. 130) o anche Arbores incisae, notatae, clavicatae, come più spesso poi nel Medioevo ...
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poliistore
polïìstore (o polìstore) s. m. [dal lat. polyhistor -ŏris, gr. πολυΐστωρ -ορος, comp. di πολυ- «poli-» e ἵστωρ -ορος «conoscitore, dotto»], letter. – Erudito, persona dotata di molta e varia dottrina; fu anticam. soprannome di alcuni...
accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...