JOMMELLI, Niccolò
Angela Romagnoli
Nacque ad Aversa il 10 sett. 1714 dal commerciante di stoffe Francesco Antonio e da Margherita Cristiano.
Ricevette la prima istruzione musicale come fanciullo cantore [...] una seconda versione di Achille in Sciro e l'opera comica L'amante cacciatore. Un vero e proprio fiasco fu invece l'Ifigenia in Tauride (Napoli 1771), che lo J. finì di comporre il giorno precedente la prima esecuzione, lasciando in fiero imbarazzo i ...
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BELLOTTI, Felice Gaetano Maria
Liana Capitani
Nacque a Milano il 26 ag. 1786, da Giovanni Pietro, dottore in legge, e da Maria Antonia Vandoni, e, dopo aver studiato nelle scuole dei barnabiti, fu avviato [...] di Eschilo), e pochi anni dopo a Euripide, di cui pubblicò a Milano, nel 1829, Ippolito, Alcesti, Andromaca, Le Supplicanti, Ifigenia in Aulide.Nel 1834 pubblicò una sua tragedia, La Figlia di Jefte, di argomento biblico e di fattura classica ...
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GABRIELLI, Adriana (detta Ferraresi Del Bene, Ferrarese o La Ferrarese)
Raoul Meloncelli
Nata a Ferrara intorno al 1755, nulla si conosce sulle sue origini familiari né sulla sua prima formazione musicale; [...] , quindi Vespina nel Marchese Tulipano di G. Paisiello; passò poi a Firenze, ove, al teatro di via della Pergola, fu Ifigenia in Ifigenia in Tauride di A. Tarchi, cui fece seguito la Didone abbandonata di vari autori. Nella primavera del 1787 fu al ...
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CURCI, Giuseppe Maria
Bianca Maria Antolini
Non se ne conoscono i dati anagrafici; nacque probabilmente verso la metà del XVIII secolo a Napoli o comunque nel Regno delle bue Sicilie, come è attestato [...] S. Pietro a Maiella, 26.6.23-25, 27-28, 30-31), Le convulsioni (autografa, Archivio musicale di Montecassirw), Ifigenia in Aulide (Parma, Sezione musicale della Biblioteca Palatina, 18388-9-N-IV-19.10). Inoltre arie, duetti, terzetti tratti dalle ...
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BOLOGNINI, Giacomo
Silla Zamboni
Figlio di Francesco (fratello di Giovan Battista il Vecchio) e di Elisabetta Galineri, nacque a Bologna nel 1664 (Zanotti; il Crespi, invece, indica la data 1651 e lo [...] e tele sono ricordati in casa Pepoli a Bologna, in casa Baldini a Piacenza e in casa Ghini a Cesena (un Sacrificio di Ifigenia). I pochi dipinti di soggetto sacro che conosciamo (per es. la Guarigione di un ossesso nella Pinacoteca di Bologna, cfr. A ...
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DE PIAN, Antonio
Egidia Coda
Figlio dell'incisore Giovanni Maria, nacque a Venezia nel 1784. Iniziò la propria formazione artistica a Venezia, subendo l'influsso della grande tradizione veneta settecentesca, [...] la messinscena di melodrammi, soprattutto di Mozart (Flauto magico, Don Giovanni, Clemenza di Tito), ma anche di Gluck (Ifigenia in Tauride), Beethoven (Fidelio), Cimarosa. Realizzò anche insieme con F. Schilcher, nel 1838, il nuovo sipario per il ...
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APRILE (Aprili), Giuseppe, detto Scirolino o Sciroletto
Nicola Vacca
Silvana Simonetti
Nacque a Martina Franca (Taranto), il 28 ott. 1732, da Fortunato e da Anna Vita Cervellera, e non nel 1746 a Bisceglie, [...] stipendio mensile di 20 carlini, e per la prima volta cantò come "ultima parte" al teatro S. Carlo nella stagione 1753-54 nell'opera Ifigenia in Aulide di N. Jommelli. Il 25 apr. 1754 l'A. ebbe il permesso di recarsi a Roma per cantare in un oratorio ...
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Theodorakis, Mikis
Paolo Patrizi
Compositore greco, nato a Chio il 29 luglio 1925. Artista politicamente impegnato ‒ ha partecipato alla resistenza contro l'occupazione italo-tedesca della Grecia, ,a [...] all'ideale trilogia costituita da Elektra (1962; Elettra), The Trojan women (1971; Le troiane) e Iphigeneia (1977; Ifigenia): tentativo di ricreare la tragedia greca attraverso il linguaggio cinematografico, tradotto da T. in una sintesi tra folklore ...
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Musicista italiano (Parma 1880 - Roma 1968). Si formò a Parma ed esordì nel 1908 con le musiche di scena per La nave di G. D'Annunzio. Fin dai primi anni di attività operò nella direzione di un rinnovamento [...] ); Debora e Jaele (1922); Fra Gherardo (1928); Lo straniero (1930); Orseolo (1935); L'oro (1938-42); Vanna Lupa (1949); Ifigenia (1950); Cagliostro (1952); La figlia di Jorio (testo di G. D'Annunzio, 1954); Assassinio nella cattedrale (testo di Th ...
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Goethe, Johann Wolfgang von
Antonella Gargano
Lo scrittore che si definì un "beniamino degli dei"
Vissuto tra la seconda metà del Settecento e la prima dell'Ottocento, Johann Wolfgang von Goethe è considerato [...] composizione di Lieder a Franz Schubert (Margherita all'arcolaio, Il re degli elfi) e a Robert Schumann.
Con i drammi in versi Ifigenia in Tauride (1787) e Torquato Tasso (1790) Goethe inaugura la sua fase classica: nella rielaborazione del mito di ...
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sacrificio
sacrifìcio (tosc. o letter. sacrifìzio; ant. o region. sagrifìcio o sagrifìzio) s. m. [dal lat. sacrificium, comp. di sacrum «rito sacro» e –ficium «-ficio»]. – 1. a. Atto di culto rituale presente in tutte le tradizioni religiose,...