(gr. ᾿Αγαμέμνων) Eroe della mitologia greca, la cui leggenda è codificata da Omero: figlio di Atreo e fratello di Menelao, re di Micene (o, secondo un’altra versione, di Argo) e capo degli Achei nella [...] spedizione di Troia. La tradizione secondo cui A. avrebbe deciso il sacrificio della figlia Ifigenia perché la spedizione dei Greci, trattenuta da venti contrari, potesse salpare, si trova per la prima volta nel poema ciclico Le Ciprie. Già nell’ ...
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(gr. ᾿Ορέστης, lat. Orestes) Personaggio della mitologia greca, eroe locale dell'Arcadia, eponimo della città di Oresteo (o Orestasio). Il mito, dall'Odissea all'Orestea di Stesicoro (fine del 7º - prima [...] o ad Atene dinnanzi all'Areopago presieduto da Atena). Secondo una leggenda, forse in gran parte inventata da Euripide nell'Ifigenia in Tauride, Oreste, per purificarsi, fu spinto dall'oracolo in Tauride a rapirvi il simulacro di Artemide. Là la ...
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Critico letterario e traduttore nato a Roma il 12 febbraio 1890. Libero docente di lingua e letteratura tedesca nel 1922, è dal 1932 titolare della stessa materia all'università di Milano.
I suoi numerosi [...] tedesca riguardano tanto traduzioni poetiche (Faust di Lenau, 1921; Mare del Nord di Heine, 1921; Pentesilea di Kleist, 1921: Ifigenia di Goethe, 1921; Liriche di Rilke, 1929; Tristano e Isotta di Wagner, 1937; Faust di Goethe, 1941-42; Liriche ...
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(gr. Ταλϑύβιος) Araldo di Agamennone, insieme a Euribate. Fu per gli antichi l’araldo per antonomasia e il protettore degli ambasciatori. Compare nell’Iliade con il compito di portare le vittime del sacrificio [...] e spesso rappresentato nell’arte figurativa, aveva partecipato a importanti avvenimenti della casa di Agamennone (sacrificio d’Ifigenia, salvataggio di Oreste e uccisione di Egisto). Aveva onori eroici a Sparta, dove erano detti Taltibiadi coloro ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] Atene. Fu vincitore nei concorsi drammatici solo 4 volte; una quinta volta vinse quando il figlio minore, Euripide, rappresentò l'Ifigenia in Aulide, l'Alcmeone in Corinto, le Baccanti nella primavera del 406, quand'egli era già morto. La sua fortuna ...
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Poeta (Firenze 1475 - Roma 1525), figlio di Bernardo e di Nannina, sorella di Lorenzo de' Medici; fattosi ecclesiastico, ebbe importanti incarichi da Leone X e Clemente VII. Era, quando morì, castellano [...] spetta, insieme alla Sofonisba di Trissino, il primato cronologico nella storia della tragedia regolare; la seconda è languida parafrasi dell'Ifigenia in Tauride di Euripide. Ma la fama di R. è affidata soprattutto al poemetto in versi sciolti Le api ...
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ZAULI-SAJANI, Tommaso
Alberto Manzi
Scrittore, autore drammatico, nato e morto a Forlì (1802-1872). Laureato in diritto, partecipò subito alle cospirazioni: prese parte ai moti del 1831; si batté nel [...] patria libera. A Forlì e a Cesena riordinò le scuole: scrisse libri di storia e di geografia. La moglie, Ifigenia Gervasi, nata a Sarsina, figlia del patriota Antonio, condivise l'esilio con il marito svolgendo dappertutto viva opera di patriottismo ...
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COLTELLINI, Marco
Anna Maria Loreto Tozzi
Nacque a Livorno il 13 ott. 1719 (come risulta da un atto di nascita citato da F. Pera, Appendice ai ricordi e alle biografie livornesi, Livorno 1877, p. 19) [...] alla protezione del console d'Inghilterra John Dick cui nel '63 dedicò una delle sue prime e più note opere, l'Ifigenia in Tauride -, egli coltivava una vocazione letteraria che, dopo le prime prove con cantate ed azioni sceniche, si indirizzò verso ...
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Poeta greco, nato ad Agrínion (Etolia) nel 1868, morto in navigazione verso l'Italia nel luglio 1920. Studiò a Missolungi, poi ad Atene e pubblicò, con lo pseudonimo di Pietro Basilikós, due raccolte poetiche: [...] dell'epoca. Dopo il 1905 fu a Monaco, Lipsia, Berlino. Intanto tradusse, dal teatro tedesco, la prima parte del Faust e l'Ifigenia di Goethe e altre opere nordiche. Seguì il movimento socialista tedesco e ne diffuse le idee in Grecia: è di quel tempo ...
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Poeta (Bologna 1665 - ivi 1727). Cominciò come marinista, poi, entrato in Arcadia (1698) col nome di Mirtilo Dianidio, si avvicinò a Petrarca; fu prof. di eloquenza all'univ. di Bologna (1707), città nella [...] fu criticato. Ma non per colpa del verso riuscirono fiacche le sue tragedie, nelle quali portò l'atmosfera dell'Arcadia (Ifigenia è la più nota tra esse; più scolastiche Rachele e Alceste). Migliori le commedie (tra esse in particolare Che bei pazzi ...
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sacrificio
sacrifìcio (tosc. o letter. sacrifìzio; ant. o region. sagrifìcio o sagrifìzio) s. m. [dal lat. sacrificium, comp. di sacrum «rito sacro» e –ficium «-ficio»]. – 1. a. Atto di culto rituale presente in tutte le tradizioni religiose,...