Pittore nato a Bergamo il 4 dicembre 1617 e ivi morto il 15 marzo 1677, figlio di Pietro, ultimo di un lignaggio di pittori, oriundi di Averara in Val Brembana, che risale fino al 1451. Dal suo stato fu detto anche Prevarisco, storpiatura di prete Evaristo. Dipinse nature morte d'ogni genere, alcune piccole Madonne e qualche figura, tra cui il proprio ritratto in atto di suonare la spinetta accompagnando ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Battista di Iacopo de' Rossi (Firenze 1495 - Parigi 1540). Tra i maggiori esponenti, con il Pontormo e D. Beccafumi, del primo manierismo fiorentino, rivelò il suo [...] ancora la Pala Dei (1522, Galleria Palatina), lo Sposalizio della Vergine (1523, S. Lorenzo), Mosè e le figlie di Ietro (Uffizi), una delle sue composizioni più astratte, dipinta insieme alla perduta Rebecca ed Eleazaro al pozzo (ne esiste una copia ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] nella zona superiore del Mosè e le figlie di Ietro. Come nel Mosè la composizione è impaginata per giustapposizione di Francia, al quale era pervenuto il Mosè che difende le figlie di Ietro (Franklin, p. 264). Tuttavia l'affermazione di Vasari che G. ...
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Nacque nel 1690 a Kalenzeem da una famiglia della piccola aristocrazia della Curlandia, nota fin dal sec. XVI. Ebbe una certa cultura e frequentò per qualche tempo l'università di Königsberg. Entrato, nel 1718, alla corte della duchessa Anna di Curlandia, ne divenne il consigliere più fidato, e nel 1730, quando Anna fu assunta al trono russo, passò al suo seguito a Mosca e vi rimase fino alla morte ...
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FOGOLINO, Marcello
Caterina Furlan
Nacque a Vicenza tra il 1482-83 e il 1487-88 da Francesco, originario di San Vito al Tagliamento, e dalla vicentina Maddalena, figlia di Bartolomeo, calzolaio (Zorzi, [...] riferimenti alla classicità nella rievocazione fantastica del Colosseo che funge da sfondo al Miracolo del serpente o nel particolare di Ietro, che guarda Mosè mentre amministra la giustizia: a questo proposito si può notare che, se nel primo caso il ...
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GUGLIELMI, Paolo
Francesca Franco
Nacque a Roma nell'ottobre 1804 (Monti, p. 4). Grazie allo zio Cesare Signorini, amante di antichità e collezionista d'arte, poté seguire i corsi regolari di pittura [...] disegni tratti dagli affreschi delle pareti laterali della cappella Sistina in Vaticano (La punizione dei ribelli, Mosèe le figlie di Ietro, Il discorso della montagna e la guarigione del lebbroso, La chiamata degli apostoli Pietro e Andrea: 1839; La ...
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Pittore, nato a Venezia nel 1455 o '56, morto nel 1525 o '26. Nel 1472 è ricordato nel testamento dello zio Ilario; nel 1501-2 riceve pagamenti per le prime pitture ufficiali in Palazzo ducale, ma quelle del ciclo di S. Orsola, ora nelle Gallerie di Venezia, portano la data del 1490-98. Eppure nelle tre tele dipinte per la Sala del Maggior Consiglio nel 1507, accanto a Giambellino appare quale aiuto ...
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ROSI, Alessandro (Sandrino). – Figlio di Tommaso Rosi da Rovezzano e di Maria di Salvi (o Salice) Martelli da Pontassieve, il pittore fiorentino, a detta di Francesco Saverio Baldinucci suo biografo (1725-1730 [...] i suoi quadri da stanza, come le due tele a pendant della Cassa di risparmio di Prato (Mosè e le figlie di Ietro e Mosè che fa scaturire l’acqua dalla roccia, con repliche rispettivamente nel Detroit Institute of arts e nel Museo di Budapest ...
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Agricoltura
P. Mane
M. Bernardini
Dal punto di vista storico-artistico, lo studio dell'a. medievale può avvalersi di testimonianze iconografiche dalle diverse e numerose tipologie. Esse costituiscono [...] , gira la macina (Gdc. 16, 21); Rut spigola e batte l'orzo (Rt. 2, 15-17), mentre Mosè difende il bestiame delle figlie di Ietro (Es. 2, 16-17), Davide pascola le pecore (1 Sam. 16, 11), le greggi di Giobbe vengono decimate (Gb. 1, 14-17) e il ...
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Nacque nel 1445 a Firenze. La prima notizia della sua attività risale al 1470, in cui fece, per il tribunale della Mercanzia, la Fortezza, una delle Virtù che erano state allogate a Pietro del Pollaiolo. [...] arcuati, l'intreccio libero delle ciocche a spira, l'agile grazia del portamento.
La gentilezza languida delle Figlie di Ietro negli affreschi della Sistina veste il tipo opulento della Vergine nel tondo del Magnificat agli Uffizî, ove i contornì del ...
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