Pasolini, Pier Paolo
Sandro Bernardi
Scrittore e regista cinematografico, nato a Bologna il 5 marzo 1922 e morto a Ostia (Roma) il 2 novembre 1975. Poeta, narratore, filosofo, intellettuale impegnato [...] dei volti di ruffiani, ladri, prostitute, assassini (interpretati da attori realmente 'presi dalla strada') attraverso uno stile ieratico dichiaratamente ispirato a Masaccio e ai pittori del Trecento toscano, come A. Lorenzetti e alle sue icone di ...
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Diexue shuang xiong
Leopoldo Santovincenzo
(Hong Kong 1989, The Killer, colore, 111m); regia: John Woo; produzione: Tsui Hark per Film Workshop; sceneggiatura: John Woo; fotografia: Peter Pau, Wong [...] film d'autore aveva accreditato un'idea piuttosto stereotipata del cinema asiatico, fatta di tempi lenti, inquadrature statiche, stile ieratico ed estenuante. L'arrivo, negli anni Novanta, di una cinematografia ibrida come quella di Hong Kong fu una ...
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La notte di San Lorenzo
Jean A. Gili
(Italia 1982, colore, 106m); regia: Paolo e Vittorio Taviani; produzione: Gaetano De Negri per Ager/RAI; soggetto: Paolo e Vittorio Taviani; sceneggiatura: Paolo [...] , c'è l'Italia intera chiamata a testimoniare se stessa. La volontà di un distacco 'arcaicizzante' e il rigore quasi ieratico proprio dei Taviani appaiono, come mai prima d'ora, spalancati sul futuro". Il film ottenne il Premio speciale della giuria ...
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Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] , dea o bestia.
Nel corso del Novecento queste tipologie subirono un processo di trasformazione. La diva del muto era un idolo ieratico e spiritato o puro e innocente che, sia nei film sia nella vita, si muoveva in una sfera superiore a quella in ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] film s'estenua in un andamento farraginoso e verboso, solo a tratti scosso dagli affondi derisori. Rispetto allo straniamento ieratico di C'era una volta il West, certo, il L. sembra voler tornare alla scanzonata libertà, alla rapsodica stravaganza ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] in Yeleen (1987; Yeleen ‒ La luce) una storia iniziatica, dà alla recitazione dei suoi attori un colore ieratico non attingendo alle tradizioni performative africane, ma utilizzando i modelli della stilizzazione recitativa di stampo europeo, non ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] solo col 13° sec. l’arabo divenne l’unica lingua parlata del paese. Le forme scritte in geroglifici (o in ieratico) si sogliono indicare come antico egiziano (fino alla fine del Regno Antico), medio egiziano (fino alla XVIII dinastia), neoegiziano ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] '' di Burton, che si proponeva di portare la scultura, secondo le sue parole, "da un atteggiamento ermetico, ieratico, introverso" a uno "più civico ed estroverso, meno presuntuoso". Adoperando una virtuosistica gamma di materiali sia naturali che ...
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ieratico
ieràtico (raro geràtico) agg. [dal lat. hieratĭcus, gr. ἱερατικός, der. di ἱεράομαι «esercitare il sacerdozio», da ἱερός «sacro»] (pl. m. -ci), letter. – 1. a. Sacerdotale, per lo più con riferimento ai sacerdoti di popoli antichi:...