Pittore, scultore, architetto (notizie dal 1343 al 1368). Celebrato già da L. Ghiberti, dalla tradizione ebbe fama su tutti i maestri fiorentini del Trecento dopo Giotto, distinguendosi per la grandiosità [...] dal rigoroso schema compositivo, dal forte plasticismo e dalla intensità dei colori, tradotti in una sorta di ieratico arcaismo, caratteristiche evidenti anche nella produzione scultorea, sensibile all'arte di Andrea Pisano. Problematica è la ...
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XINJIANG (v. vol. VII, p. 208, s.v. Serindia)
M. Maillard
p. 208, Le recenti scoperte nel X. e nelle regioni vicine, nelle repubbliche centroasiatiche, in Afghanistan, come pure la pubblicazione da parte [...] è qui la preoccupazione principale dell'esecutore.
Spesso nella stessa composizione, e in evidente contrasto con lo stile ieratico dell'immagine principale, le divinità secondarie sono rappresentate in modo molto più libero e agile, talvolta non ...
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Scultore e architetto, nato a Lucca nel 1436, ivi morto nel 1501. Nel 1468 stima un'opera del Rossellino; nel 1477 introduce in Lucca l'arte della stampa. Gli si attribuisce come primo lavoro il medaglione [...] dal Ridolfi. Il C. è da congiungere nell'arte coi discepoli di Donatello, specie con A. Rossellino. Spirituale e ieratico, commosse con l'espressione del dolore e della fede, cavando dal marmo forme delicate con tecnica squisita.
Suo nipote, Masseo ...
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PETROVIĆ Njegoš, Petar
Giovanni Maver
Poeta e principe montenegrino, nato il 1° novembre 1812 a Njeguši, morto a Cettigne il 19 ottobre 1851. Trascorse la sua fanciullezza parte a Cettigne presso lo [...] che egli ha ereditati da lunghi secoli di forzata inerzia culturale - la tradizione secolare ha di per sé stessa alcunché di ieratico e maestoso - e che, per e contro la sua volontà, sono ancora in lui vivi e operanti. Il contrasto è manifesto ...
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BARCELO (Barcels, Barsalo), Giovanni
Anna Dessy Deliperi
Nacque a Tortosa in Catalogna e la sua personalità, dapprima erroneamente confusa con quella del pittore barcellonese J. Figuera, fu, in un secondo [...] nelle sfumature di colore e nel modellato delle pitture di scuola catalana, il tono della narrazione si fa, qui, più ieratico e solenne; le figure, avvolte in pesanti e ricchi panneggi dai colori vivaci, si stagliano, distinte da precisi contorni ...
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Sumeri Antica popolazione della Mesopotamia meridionale, di incerta origine; nelle iscrizioni cuneiformi si definiscono Sag-gi (teste nere). Non autoctoni, appaiono insediati nella regione già nel 5° millennio [...] A fronte delle statue di piccole dimensioni, soprattutto ex voto, quelle dei principi e degli dei sono più grandi, in atteggiamento ieratico e solenne. Il rilievo è molto diffuso: i visi sono raffigurati di profilo, con gli occhi e il corpo di fronte ...
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Nato a Saint-Sauveur-le-Vicomte nel 1808, morto a Parigi nel 1889, romanziere e critico di spiriti fieramente legittimisti e cattolici in tempi di democrazia, da tale contrasto pensava derivasse la poca [...] 'accusa e la sua sentenza come una requisitoria sdegnosa od ironica. Ma, sebbene il suo verbo suoni spesso fastoso e ieratico, il d'Aurevilly è scrittore di razza ed ha pagine narrative, descrittive, satiriche di singolare potenza.
Bibl.: A. Dusolier ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Turri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La stretta connessione fra i progressi nel campo della scrittura e l’evoluzione delle società [...] Mentre i geroglifici sono impiegati soprattutto nei testi sacri o nelle iscrizioni monumentali, scolpiti nella pietra e poi dipinti, lo ieratico, una sorta di corsivo, attestato dalla V Dinastia (XXV sec. a.C.) su papiri e ostraka, è utilizzato oltre ...
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PARTHICA, Arte
E. Will
Suole chiamarsi "parthica" in senso stretto l'arte che si svolse nell'impero dei re parthi, non tuttavia per tutta la durata di esso (250 circa a. C.-224 d. C.), ma soltanto per [...] incisi superficialmente a tratti numerosi e secondo formule meccaniche, di cui si può fare un catalogo.
c) Il "carattere ieratico", che è messo in evidenza dallo schematismo e dalla rigidezza delle positure, che appaiono di solito calme e compassate ...
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Scienza egizia. Il contesto storico
Jan Assmann
Il contesto storico
La cultura dell'Antico Egitto nasce contemporaneamente al regno dei faraoni e allo sviluppo della scrittura geroglifica. Sin dall'inizio [...] che con l'introduzione di un'enorme quantità di nuovi segni assurge al rango di un'arte di sommo livello; lo ieratico, una forma corsiva della scrittura geroglifica usata per i testi religiosi; il demotico, una scrittura ancora più corsiva usata per ...
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ieratico
ieràtico (raro geràtico) agg. [dal lat. hieratĭcus, gr. ἱερατικός, der. di ἱεράομαι «esercitare il sacerdozio», da ἱερός «sacro»] (pl. m. -ci), letter. – 1. a. Sacerdotale, per lo più con riferimento ai sacerdoti di popoli antichi:...