Fisica
D. materiale
D. assoluta
Per un corpo omogeneo, è il rapporto ρ tra la massa m e il volume V (v. tab.);
se il corpo non è omogeneo, la d. va definita punto per punto: in un punto P essa è il [...] le dimensioni di una d., queste risultano pari a [ml−3] o [ml−2] o [ml−1] a seconda che si tratti di una d. volumica, areica realtà un po’ inferiore), si ha ρc=2∙10–26 kg/m3 (pari alla densità di ~ 10 atomi di idrogeno/m3). In cosmologia, la d. (ρ) ...
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Grande esplosione primordiale dalla quale l’Universo (➔) si sarebbe formato a partire da uno stato iniziale di altissima densità e temperatura, cui sarebbe seguita una rapida espansione (v. fig.).
La teoria [...] di radiazione quasi isotropo, con spettro di corpo nero e temperatura T=2.7 K, in buon accordo con le previsioni del big-bang. K, elettroni e nuclei si combinarono, formando atomi di idrogeno, deuterio ed elio (era atomica). Diminuì così bruscamente l ...
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In astronomia, classe di variabili eruttive (➔ stella), cioè stelle nelle quali si verificano esplosioni più o meno violente, che determinano aumenti bruschi di luminosità ed espulsione di materia: si [...] o mesi; l’ampiezza delle variazioni è generalmente compresa fra 2 e 6 magnitudini ed è tanto maggiore quanto meno frequente ignizione, alla quale si innesca la fusione nucleare dell’idrogeno in elio. Il calore sviluppato produce un ulteriore brusco ...
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coróna solare In astronomia, lo strato più esterno dell’atmosfera solare (fig.), che si estende da un’altezza di ~ 3000 km sulla fotosfera fino allo spazio interplanetario, dove si confonde con il vento [...] solare. A causa della loro elevatissima temperatura (T ~ 2∙106K), i gas coronali (idrogeno ed elio, con percentuali minori di altri elementi) sono altamente ionizzati, cosicché costituiscono un plasma. La corona, tranne che durante le eclissi ...
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Astronomo (Pisa 1826 - Firenze 1873), successe a G. B. Amici nella direzione dell'osservatorio di Firenze, che trasportò sulla collina di Arcetri (1872); fu socio corrispondente dei Lincei (1858). Dal [...] al 1864 scoprì 6 comete, una delle quali, vista da lui il 2 luglio 1858, è quella famosa che porta il suo nome, apparsa con una . Scoprì anche (1872) l'inversione della riga Hα dell'idrogeno in due macchie solari, la natura gassosa delle comete e le ...
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(V, p. 105; v. anche astrofisica, in questa Appendice)
I rapporti operativi stabilitisi nel corso degli anni tra l'a. e l'astrofisica hanno subito nel trascorrere del tempo notevoli evoluzioni. In particolare [...] raggi X. Le SN ia, nel cui spettro non si osserva idrogeno ma ioni Fe⁺ e Fe⁺⁺, hanno una curva di luce molto X considera a sua volta tre bande: raggi X molli (0,1÷2 keV), raggi X classici (2÷10 keV), e raggi X duri (10÷300 keV).
Le radiazioni X ...
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SPAZIO, Esplorazione dello
Paolo Santini
(App. IV, III, p. 397)
La storia delle esplorazioni spaziali è piena di luci e ombre. Nell'immaginazione e nel pensiero dei pionieri (G. Tsiolkowski, H. Oberth, [...] inizialmente dalla NASA, a causa del divieto di usare idrogeno liquido negli stadi superiori della navetta di lancio, divieto varie fasi. Nel caso della missione su Giove, tale velocità è di 14,2 km/s, mentre quella per Venere è di 11,3 km/s. In ...
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Galassia
Alessandro Pizzella
Gli studi sulle g. stanno progredendo anche grazie a imponenti campagne osservative (surveys) finalizzate a studiare in maniera dettagliata intere regioni di cielo e non [...] nm, 748,1 nm e 893,1 nm, con magnitudine limite 22,0, 22,2, 22,2, 21,3 e 20,5) e spettri per gli oggetti più luminosi della diciottesima utilizzando la riga di emissione Lyman-α (Lyα) emessa dall'idrogeno a 121,6 nm. Questa riga è una delle più ...
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QUASAR
Livio Gratton
. Neologismo scientifico, derivato dalla locuzione inglese quasistellar radiosource (radiosorgente quasistellare, spesso abbreviata in QSS o QSRS), che indica una classe di oggetti [...] anche alla sorgente dell'emissione ottica e ultravioletta.
2. Modelli delle quasar; radiogalassie e nuclei galattici. sintesi di elio e altri elementi a partire da nuclei di idrogeno - che alimentano l'emissione delle stelle, non sono sufficienti. ...
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Nel periodo 1927-47 numerosi sono stati i progressi dell'astrofisica sia nel campo dei mezzi strumentali, sia in quello delle osservazioni e scoperte, e tecnico.
Per la fisica solare, che ha assunto notevole [...] . I notevolissimi risultati raggiunti col riflettore di m. 2,50 di apertura dell'osservatorio di Monte Wilson nello eclissi si sono, ad es., scoperti tenui anelli gassosi di idrogeno od altri gas, che avvolgono la componente a più alta temperatura ...
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idrogeno verde loc. s.le m. Gas non climalterante ottenuto attraverso l'elettrolisi dell'acqua in speciali celle elettrochimiche alimentate da elettricità prodotta da fonti rinnovabili. ◆ L'idrogeno si può ricavare dal metano ma questa è una...
idrogeno
idrògeno s. m. [dal fr. hydrogène, comp. di hydro- «idro-» e -gène «-geno», termine coniato come agg. («che genera l’acqua») dal chimico fr. G. de Morveau, con Lavoisier e altri, nel 1787]. – 1. Elemento chimico, di simbolo H, numero...