Poeta e narratore svedese (Strängnäs 1893 - Borlänge 1950), significativo esponente di quegli scrittori educati alla religione e al patriottismo nella "scuola popolare", i quali, dopo una più o meno lunga [...] adesione all'ideologia marxista, sono ritornati alla religione tradizionale. Notevole la raccolta di liriche Kap Horn (1920) e il romanzo Babels älvar ("I fiumi di Babele", 1928). ...
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Scrittore svizzero tedesco (Basilea 1875 - Strasburgo 1944). Apprendista calzolaio in varie città dell'Europa nordoccidentale, reagì all'educazione pietistica ricevuta in un ospizio con un profondo disprezzo [...] svizzera (Die Erlhöferin, 1908), il ciclo religioso Johannes (4 voll., 1922-39), oltre a opere più ambiziosamente politico-ideologiche (Die Predigt der Marienburg, 1931; Eine deutsche Wanderschaft, 1933; Der Schicksalsweg des deutschen Volkes, 1940). ...
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Scrittore austriaco (Neulengbach, Austria Inferiore, 1916 - Baden, presso Vienna, 1997). Laureato in giurisprudenza, fu aiuto-regista teatrale e drammaturgo. Scrisse romanzi di ambiente storico e moderno, [...] nei quali, pur non apparendo legato a una specifica ideologia, tende a unire alla ricostruzione espositiva dei fatti un impegno di riflessione di ordine etico. Tra le opere: Der Scholar vom linken Galgen (1941); Der Tanz der sieben Teufel (1950); Das ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] , per lo meno, si incontravano per decidere o per eleggere i decisori di secondo e terzo grado. La sua base ideologica era che svolgere attività politica nella città costituiva un valore etico che realizzava al massimo livello (forse non da un punto ...
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Critico e pubblicista russo (n. Znamenskoe, Lipeck, 1840 - m. annegato presso Dubbel´no, Jūrmala, 1868). Polemista tra i più radicali del nichilismo russo, svolse una febbrile attività per diffondere, [...] soprattutto dalle pagine della rivista Russkoe slovo ("La parola russa"), la sua ideologia positivista e materialistica. Scrisse gran parte dei suoi articoli nella fortezza dei Ss. Pietro e Paolo a Pietroburgo, dove fu imprigionato dal 1862 al 1866. ...
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FILIPPO DA NOVARA
LLaura Minervini
Tra gli storici contemporanei che si confrontano con la figura di Federico II, nessuno mostra la vivacità narrativa, la scoperta partigianeria, gli intenti autocelebrativi [...] Livre en forme de plait, che gode di un certo successo oltremare, esprime sul piano delle norme procedurali quell'ideologia nobiliare che costituisce il quadro mentale del racconto della guerra contro l'imperatore. L'aristocrazia dell'Oriente latino ...
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Scrittore tedesco, nato a Dresda il 7 maggio 1939. Figura di spicco nel panorama letterario della Repubblica Democratica Tedesca, ha seguito, al pari di altri, la parabola che va dall'adesione più o meno [...] ortodossa all'ideologia marxista all'esplicita critica nei riguardi del socialismo reale, considerato però non da una posizione di rigetto o anche solo di sospetto di successiva acquisizione, bensì dal suo stesso interno, su una linea continua che ...
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Personaggio letterario, tra i protagonisti del romanzo Otcy i deti ("Padri e figli", 1862) dello scrittore russo I.S. Turgenev (1818-1883). Emblematico del nichilismo giovanile russo dell'epoca, Bazarov [...] è un giovane ribelle, che detesta il regime dispotico dello zar e l’ideologia dominante (a sfondo religioso), ma che rifiuta anche le posizioni moderatamente progressiste e riformatrici dei liberali (cioè dei padri). Individualista e materialista, ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] Boston 2003, pp. 3-41, in partic. 10-14 e 31-34; F. Amarelli, Il De mortibus persecutorum nei suoi rapporti con l’ideologia coeva, in Studia et Documenta Historiae et Iuris, 36 (1970), pp. 207-264.
85 Cfr. G. Zecchini, La storiografia da Lattanzio ad ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] proprio tempo, nel quale la retorica - strumento dell'argomentare, del persuadere, dell'insegnare, leva essenziale di ogni "passione e ideologia" - è esibita, non velata, non nascosta, non lenita da strumenti di "sordina". Sì che non pare ardito oggi ...
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ideologìa s. f. [dal fr. idéologie, comp. di idéo- «ideo-» e -logie «-logia»]. – 1. In filosofia, termine coniato dal filosofo fr. A.-L.-C. Destutt de Tracy (1754-1836) per indicare la scienza del pensiero in una prospettiva antimetafisica,...
ideologico
ideològico agg. [der. di ideologia] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne l’ideologia o un’ideologia (soprattutto nel sign. corrente di questo termine): contrasti i.; i presupposti i. di un movimento sociale; il contenuto i. di una dottrina...