La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] . Eppure le loro indagini sono divenute delle guide, non solo come modelli di metodo, ma anche come espressioni di un'ideologia lontana così da Hegel come da Marx, non dialettica, ma di sapore tra kantiano e husserliano: fondata su una logica ...
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Filosofo e sociologo (Vienna 1919 - Graz 2003), prof. nell'univ. di Amburgo e successivamente a Heidelberg e a Graz. Membro dell'Accademia austriaca delle scienze. Sensibile alle istanze antimetafisiche [...] dell'alienazione e della dialettica, il mito della caduta e della redenzione. Tra le opere: Vom Ursprung und Ende der Metaphysik (1958); Sozialphilosophie zwischen Ideologie und Wissenschaft (1961, 2a ed. 1971; trad. it. parz. nei voll. A che serve l ...
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Storicismo
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Storicismo
sommario: 1. Storicismo e storicismi: ambiguità di un termine. 2. La nascita contestata di una parola. 3. Origini e significato dei dibattiti sullo [...] molto discusso fu altra cosa: di Hegel e di Marx; il preteso umanismo e storicismo di Marx uno scontro, molto spesso, di ideologie.
In Spagna, e nei paesi di lingua spagnola, Dilthey e Simmel ebbero notevole risonanza con la filosofia della vita e il ...
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Filosofo italiano (Ferrara 1909 - Firenze 1993); prof. all'univ. di Cagliari (dal 1956), di Pisa e (dal 1960) di Firenze; uno dei promotori (1945), poi direttore, della rivista Società; senatore comunista [...] marxista, evidenziando il suo essere scienza di forme e insistendo sul valore delle opere mature di Marx (introd. a L'ideologia tedesca di Marx-Engels, 1968; Dialettica e materialismo, 1974). Molti i suoi studî storici: Filosofi vecchi e nuovi (su ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Comunitarismo
Valentina Pazé
Il nome e l'idea
Se si consultano le principali opere enciclopediche italiane e straniere risalenti ad appena qualche anno fa, ci si accorge che la voce Comunitarismo non [...] empirici è stato influente, non è comunque scontato che le costruzioni teoriche dei vari comunitarismi, intesi come filosofie o ideologie che assumono la comunità come un valore, ne dipendano in senso stretto. Del rapporto tra nozione sociologica di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni
James Hankins
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni non furono filosofi di formazione universitaria bensì pubblici funzionari al servizio della città-Stato di Firenze [...] sintonia con la maggior parte degli umanisti del 15° sec. – fu un conservatore che con i suoi scritti sostenne l’ideologia dei governi principeschi e oligarchici che ebbe a servire. Al tempo stesso si sforzò di migliorare il carattere di tali governi ...
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All'inizio degli anni Novanta del 20° sec. la disintegrazione dell'Unione Sovietica e il collasso dei regimi satelliti nell'Europa orientale si imposero nell'opinione comune come la fine del comunismo. [...] del muro di Berlino e il crollo dell'URSS avrebbero condotto a esaurimento la concezione della storia come lotta tra ideologie contrapposte: in tale prospettiva, nel più noto e, al tempo stesso, più controverso dei suoi libri, The end of history ...
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Filosofo francese, nato a Birmandreis (Algeria) il 16 ottobre 1918, morto a La Verrière (Yvelines) il 23 ottobre 1990; è stato uno dei più importanti esponenti del pensiero marxista in Francia. Nelle sue [...] maturità (dal Manifesto al Capitale) c'è una profonda ''rottura epistemologica'' preparata dagli scritti della maturazione (L'ideologia tedesca e le Tesi su Feuerbach).
Secondo A. gli scritti giovanili di Marx sono essenzialmente feuerbachiani non ...
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Filosofa e studiosa di teoria della politica (Hannover 1906 - New York 1975). Allieva di E. Husserl, K. Jaspers e M. Heidegger, fu costretta a emigrare per motivi razziali dapprima in Francia, poi negli [...] , alla rottura del sistema classista e all'atomizzazione della società di massa; principali strumenti del totalitarismo sono l'ideologia e il terrore, che si esprimono nel partito unico. Nella sua opera più controversa, Eichmann in Jerusalem: a ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] dedicata ai temi dell'e. giuridica.
bibliografia
Sull'e. giuridica in generale: L. De Ruggiero, Tra consenso e ideologia. Studio di ermeneutica giuridica, Napoli 1977; Hermeneutik und Strukturtheorie des Rechts, hrsg. M.W. Fischer, E. Mock, H ...
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ideologìa s. f. [dal fr. idéologie, comp. di idéo- «ideo-» e -logie «-logia»]. – 1. In filosofia, termine coniato dal filosofo fr. A.-L.-C. Destutt de Tracy (1754-1836) per indicare la scienza del pensiero in una prospettiva antimetafisica,...
ideologico
ideològico agg. [der. di ideologia] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne l’ideologia o un’ideologia (soprattutto nel sign. corrente di questo termine): contrasti i.; i presupposti i. di un movimento sociale; il contenuto i. di una dottrina...