Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] furono talvolta ottenuti con sforzi assai modesti. Il nazionalismo arabo, a quell'epoca, era profondamente influenzato dall'ideologianazista e fascista. Gli intellettuali musulmani, sia arabi che non arabi, avevano già ben presente alla mente gli ...
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Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] figura nuda nel corso del Novecento prescindono comunque dai modelli vagheggiati dalla teorizzazione tedesca legata all'ideologianazista. Sostanzialmente, i filoni di ricerca seguiti, che corrispondono a quelle che si è soliti definire 'avanguardie ...
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L'archeologia medievale
Alessandra Melucco Vaccaro
La disciplina oggi si definisce, rispetto alle altre archeologie, in relazione ad un dato di area culturale e ad uno cronologico: essa applica infatti [...] prima sotto l'influsso del nazionalismo germanico poi dell'archeologia razziale, la ricerca è stata asservita all'ideologianazista e finalizzata a dimostrare la presenza di antichi ceppi germanici nelle regioni dell'Europa centrale e del Baltico ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I luoghi e le istituzioni
Umberto Bottazzini
I luoghi e le istituzioni
Nei decenni che separano l'ultimo quarto del XIX sec. dalla Seconda guerra [...] , 'liberata' dalla presenza ebraica. L'epurazione coinvolge anche la Società Matematica Tedesca. Paradigmatica dell'ideologianazista della matematica è la rivista "Deutsche Mathematik", giornale della cosiddetta 'matematica ariana', pubblicato su ...
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Fascismo. L’Europa centrorientale e i sistemi totalitari
Jerzy W. Borejsza
Il fascismo italiano, l’Unione Sovietica di Stalin e il Terzo Reich non furono un intermezzo casuale né una semplice parentesi [...] , uomini di ogni lingua, razza, cittadinanza. Il nazionalsocialismo di Hitler li ricacciava; la forza attrattiva dell’ideologianazista fu infinitamente più bassa.
L’utopia comunista di giustizia sociale è sopravvissuta alla caduta dell’URSS. Oggi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel primo dopoguerra alcuni artisti di Monaco, influenzati dalle esperienze del [...] volutamente dimenticato, forse per esorcizzare la storia. L’arte postespressionista viene vista come espressione dell’ideologianazista e per questo profondamente disprezzata. Soltanto alla fine degli anni Sessanta il postespressionismo tedesco viene ...
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Olympia
Bill Krohn
(Germania 1936, 1938, prima parte Fest der Völker ‒ Olimpia, seconda parte Fest der Schönheit ‒ Apoteosi di Olimpia, bianco e nero, 222m); regia: Leni Riefenstahl; produzione: Walter [...] mille occhi. La sua sensibilità e il suo gusto estetico riuscirono a fare di Olympia un delirio di ideologianazista. Alcuni commentatori del film hanno rilevato una desessualizzazione del corpo, ad esempio nella danza delle sacerdotesse del tempio ...
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Ritter, Gerhard
Federico Trocini
Storico tedesco, nato a Bad Sooden-Allendorf il 6 aprile 1888 e morto a Freiburg im Brisgau il 1º luglio 1967. Esponente di spicco della tradizione storiografica più [...] quello di effettuare uno «smascheramento del volto demoniaco del potere», da intendersi in termini funzionali alla denuncia dell’ideologianazista (Die Dämonie, cit., trad. it. 1958, pp. 3-5; tutte le successive citazioni si intendono da questa ...
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Germania anno zero
Carlo Lizzani
(Italia/Germania/Francia 1947, 1948, bianco e nero, 78m); regia: Roberto Rossellini; produzione: Roberto Rossellini, Salvo D'Angelo, Alfredo Guarini per Tevefilm/ Sadfi/UGC; [...] dal lavoro, Edmund compie qualche furtarello sotto la guida di un suo anziano insegnante pederasta. L'uomo, intriso di ideologianazista, sostiene la necessità di eliminare i più deboli. Edmund gli dà ascolto e uccide il padre avvelenandogli il tè ...
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Harbou, Thea von
Patrick McGilligan
Scrittrice, attrice, sceneggiatrice e regista cinematografica tedesca, nata a Tauperlitz il 17 dicembre 1888 e morta a Berlino il 1° luglio 1954. Anche se la H. fu [...] la H. aderì al partito nazionalsocialista, scrivendo e dirigendo, quale membro privilegiato del regime, film improntati all'ideologianazista. L'universo letterario e cinematografico della H. affonda le radici nella tradizione culturale del suo Paese ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
totalitarismo
s. m. [der. di totalitario]. – Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare e controllare l’intera società grazie...