MANNHEIM, Karl
Franco LEONARDI
Sociologo, nato a Budapest il 27 marzo 1893 e morto a Londra il 9 gennaio 1947. Insegnò sociologia presso l'università di Francoforte fino al 1933, anno in cui fu espulso [...] dalla Germania nazista. Emigrato in Inghilterra, tenne la cattedra di pedagogia all'università di Londra (dal 1945) Occidente, 1953; A. Santucci, Introduzione all'ed. it. di Ideologia e utopia, cit.; S. Cassese, A proposito dei rapporti tra ...
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VAPCAROV-JONKOV, Nikola
Riccardo PICCHIO
Poeta bulgaro, nato a Bansko il 28 dicembre del 1909, fucilato a Sofia durante l'occupazione nazista il 23 luglio del 1942. Fu uno dei più popolari ed efficaci [...] una profonda, personale umanità. Fu allievo macchinista della Scuola marittima di Varna, operaio di fabbrica, fuochista nelle ferrovie.
All'ideologia comunista, a cui consacrò tutta la sua fede attiva e l'ancor giovane vita, è ispirata quasi tutta la ...
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Parlamento
Bernard Crick
di Bernard Crick
Parlamento
sommario: 1. Il concetto di parlamento. 2. Le origini dei parlamenti. 3. I modelli classici. 4. I parlamenti moderni e la formazione dello Stato. [...] , dato che le decisioni in materia erano decentralizzate. I capi nazisti si contendevano l'un l'altro le scarse risorse per la l'unica alternativa al ristagno burocratico o all'oppressione ideologica. L'unica cosa che possa gettare discredito sul ...
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GIOVANNI XXIII, papa
Francesco Traniello
GIOVANNI XXIII, papa. – Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 nov. 1881, quartogenito di Giovanni Battista e di Marianna Mazzola, [...] desiderosi di pace e occulti oppositori del regime nazista, in quanto eredi della vecchia Germania; pur G. XXIII, Gardolo di Trento 1988; G. Battelli, Un pastore tra fede e ideologia. G.M. Radini Tedeschi (1857-1914), Genova 1988, ad indicem; S. ...
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Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] vaticani, le aberrazioni anticristiane contenute nella dottrina nazista, pur giustificando il concordato fra Germania e impegnati sul fronte della pubblicistica nazionale, ravvisa nell'ideologia nordica un prodotto scaturito dallo stesso seme del ...
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Gli uomini capitali: il "gruppo veneziano" (Volpi, Cini e gli altri)
Maurizio Reberschak
Potenza e catastrofe
Alle ore 22.39 del 9 ottobre 1963 il movimento franoso delle pendici del Toc, già in atto, [...] Roma 1985, pp. 639-648.
26. Guido Baglioni, L'ideologia della borghesia industriale nell'Italia liberale, Torino 1974, pp. 244 , Roma 1964, pp. 163-173).
210. Eugen Dollmann, Roma nazista, Milano 1951, pp. 135-138.
211. Enrico Caviglia, Diario ...
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Il fronte interno sulle lagune: Venezia in guerra
Emilio Franzina
Il "fronte interno" sulle lagune: Venezia in guerra (1938-1943)
Luci e ombre della "grande Venezia"
Venezia sembra poter figurare [...] prossima a concludersi in modo vittorioso per la Germania nazista fosse stato vissuto "anche da molti che l'approvavano solidarietà alle ragioni del conflitto, all'Asse e all'ideologia nazionalista e totalitaria del regime. Si tratta di iniziative ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] , sia come attività di ricerca, in Germania vi fu una presenza non trascurabile di una sociologia 'nazista', ovviamente orientata dall'ideologia della razza (v. Rammstedt, 1986). La seconda eccezione riguarda l'Unione Sovietica dopo la seconda guerra ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] oggi crede più alla lettura nazista del suo pensiero o alla lettura del suo pensiero come nazista; e, sempre che non abbia senso Marx sia uno scienziato sociale e in che misura l'ideologia travolga (se la travolge) la sua pretesa scientifica. Il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] alle prime sconfitte militari, Morandi pensa che l’alleato nazista vada contenuto, non rifiutato (l’obiettivo è riservare , 54, 3, pp. 1069-82.
N. Zapponi, I miti e le ideologie, in Storia dell’Italia contemporanea, diretta da R. De Felice, 7° vol., ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
totalitarismo
s. m. [der. di totalitario]. – Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare e controllare l’intera società grazie...