. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] Viva antitesi del corporativismo medievale è, dunque, quello fascista, i cui istituti, i due fondamentali in specie, il bisogno di purificare le organizzazioni operaie dall'ideologia marxista per inquadrarle poi nell'ordinamento politico-giuridico ...
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PARETO, Vilfredo
Luigi Amoroso
Nato a Parigi il 15 luglio 1848, dove il padre Raffaele, vecchio patrizio genovese, mazziniano, viveva esule, morto a Céligny (cantone di Ginevra) il 20 agosto 1923. Passò [...] lo ignorarono. Non lo ignorò il governo fascista, che nei primissimi mesi del suo insediamento disprezzo che gli uomini di azione hanno sempre dimostrato per le ideologie - libertà, uguaglianza, fraternità, diritto naturale, diritto delle genti, ...
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PASOLINI, Pier Paolo (App. III, 11, p. 374)
Giuseppe Antonio Camerino
Gian Luigi Rondi
Scrittore e regista, morto assassinato a Ostia il 2 novembre 1975. All'inizio degli anni Sessanta, in cui pubblica [...] G. De Santi, M. Lenti, R. Rossini, Perché Pasolini. Ideologie e stile di un intellettuale militante, Firenze 1978; E. Siciliano, cornice che polemicamente sostituisce la Francia settecentesca con la repubblica fascista di Salò).
Bibl.: M. Ponzi, P. P. ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] . Esso ha a che fare anche con fenomeni come i revivalismi ideologici (gli etnicismi, il folk-revival) e con tutte le valorizzazioni per es. quella relativa alla famosa Mostra della rivoluzione fascista, 1932), mentre per la serie Antichità e belle ...
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MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] infatti a esaltare oppure a deprimere, a seconda delle ideologie e delle prospettive storiche, un determinato prodotto sulla base dei nel periodo fra le due guerre. Qui in età fascista si propongono abiti che siano insieme ''pratici'' e funzionali ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] dell'ottica.
La fine della guerra e del regime fascista offriva un panorama non esaltante per la storia della La storia della scienza nell'E42, in Utopia e scenario del Regime. Ideologia e programma dell'Olimpiade delle civiltà, a cura di T. Gregory e ...
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FOTOGRAFIA
Italo Zannier
Romano Fea
Giampaolo Bolognesi
(XV, p. 782; App. II, I, p. 963; III, I, p. 663; IV, I, p. 842)
Storia della fotografia. - La storia della cultura di questi ultimi centocinquant'anni [...] emerge l'autore e la sua estetica, secondo una proposta ideologica che nel dopoguerra, d'altronde, era già stata avanzata anche riproduttivo.
Anche in Italia, dopo la sosta del periodo fascista (durante il quale i fermenti di una f. creativa furono ...
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La storia del collezionismo in campo artistico e del mercato di opere d'arte a questo collegato è svolta nell'Enciclopedia Italiana sotto la voce arte, che dedica una specifica sezione al commercio antiquario [...] del rapporto fra opere d'arte e pubblico e le ideologie sottese alle diverse aree di fruizione; né si deve dimenticare di Cranach e Dix, Picasso e Schiele, considerata dai nazi-fascisti arte degenerata.
In Italia quindi il peso e l'informazione del ...
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Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, [...] , si oppose strenuamente con Kinoglaz, forte dell'ideologia rivoluzionaria, alla veduta come descrizione, che presuppone un indipendenza artistica; la sua resta tuttavia un'estetica del "fascino fascista" (S. Sontag), anche se di grande, e moderna, ...
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SPAGNA (XXXII, p. 169; App. II, 11, p. 868; III, 11, p. 782)
Carmelo Formica
Marco Villani
Aldo Albonico
Carmelo Samonà
Eugenia Schneider Equini
Vicente Aguilera Cerni
Il censimento demografico [...] , non si tratta di mettere in discussione i presupposti ideologici dell'"arte impegnata" (che, anzi, resta in qualche modo un punto di riferimento nella situazione di perdurante dittatura fascista) ma piuttosto di modificarne gli strumenti e le forme ...
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neofascismo
s. m. [comp. di neo- e fascismo]. – Nel linguaggio politico e giornalistico, ogni attività intesa alla ricostituzione in Italia del Partito fascista, e più genericam. il complesso delle manifestazioni ideologiche o pratiche dei...
falange
s. f. [dal lat. phalanx -angis, gr. ϕάλαγξ -αγγος, nel sign. militare; quanto al sign. anatomico, Aristotele chiama «falange» la serie delle ossa di ciascun dito che si susseguono come i soldati nella falange: nel medioevo il nome...