Teologo anglicano e filosofo (Londra 1787 - Dublino 1863). Nel 1829 prof. di economia politica a Oxford, dove aveva studiato; nel 1831 vescovo anglicano di Dublino, molto avversato per le idee liberaleggianti [...] e lo sforzo di stabilire un insegnamento comune a protestanti e cattolici. Tra i suoi scritti: Elements of logic (1826); Christian evidences (1838); Introductory lessons on the history of religious worship ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] ’imperatore Carlo V, che presiedeva la Dieta di Worms (1521), questo semplice monaco agostiniano rifiutò di ritrattare le sue idee: «La mia coscienza – egli disse – è prigioniera della parola di Dio».
Religione e politica
Per i protestanti – che tra ...
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Rivista settimanale letteraria e religiosa; pubblicata (1780-92) da Scipione de' Ricci (1741-1810), vescovo di Pistoia e Prato, venne condannata all'Indice nel 1781 e 1782 per le sue idee giansenistiche. ...
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marcionismo
Movimento religioso cristiano promosso e organizzato da Marcione (85-160 ca.), figlio del vescovo di Sinope, sulle rive del Mar Nero, scomunicato dallo stesso padre per le sue idee religiose. [...] Diffuso fra il 2° e il 5° sec., il m. rifiutava ogni interpretazione cristiana dell’Antico Testamento e asseriva l’opposizione totale tra questo e il Vangelo cristiano. Nel m. Gesù, che ha assunto un corpo ...
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Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] adeguare a esigenze moderne.
Arte e architettura
Corrente architettonica affermatasi in Catalogna tra Otto e Novecento, episodio determinante della cultura catalana contemporanea, in cui l’eclettismo ...
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Teologo (sec. 12º), della cui vita non si hanno notizie (egli stesso volle coprire il suo nome col silenzio); monaco a Ratisbona, poi a Canterbury (ove subì l'influenza delle idee di Anselmo d'Aosta); [...] non ha rapporti con Autun al quale alcuni hanno voluto riferire l'Augustodunensis che accompagna il suo nome (Honorius Augustodunensis). Numerosi i suoi scritti, per lo più di compilazione, sugli argomenti ...
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fanatismo
Stefano De Luca
Esaltazione cieca e pericolosa
Per fanatismo si intende la devozione incondizionata a una qualsiasi idea o concezione. Il fanatico è una sorta di 'esaltato', completamente [...] cieca e pericolosa, in virtù della quale si è pronti a usare la violenza contro chi non condivide le stesse idee. Sono stati i pensatori dell'Illuminismo francese ‒ e in particolare Voltaire ‒ a fare del fanatismo un bersaglio polemico, intendendo ...
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Spiritista (Blooming Grove, New York, 1826 - Watertown, Mass., 1910). Fin da ragazzo ebbe visioni; nel 1847, nei suoi frequenti stati di trance, dettò i Principles of nature. Approfondì in seguito le sue [...] idee sullo spiritismo, pubblicando The great harmonia (1850-52) e altri lavori. ...
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Protestante svedese (n. 1470 circa - m. Strängnäs 1552), ordinato sacerdote e divenuto arcidiacono a Strängnäs, aderì al protestantesimo. Segretario (151331) del re Gustavo I Wasa, favorì la diffusione [...] in Svezia delle nuove idee, compiuta da Olaf e Lars Petersson (Petri). Si oppose a Gustavo che pretendeva esercitare un'autorità spirituale, e venne condannato a morte per tradimento (1540). Dalla condanna si salvò pagando una forte multa. Promosse ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] metodi di lotta esistevano non solo tra cattolici e socialisti ma anche fra gli stessi socialisti, tra il sindacato ispirato alle idee di Rinaldo Rigola e Bruno Buozzi e quello di Enrico Ferri e Arturo Labriola, e tra tutti questi e i soreliani16 ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...