INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] ragioni politiche.
Volendo isolare dall'ampio corpus di testi le idee centrali di I. III, è inevitabile chiedersi in quale nei primi anni del pontificato, continuò a sviluppare le idee tradizionali relative all'istituzione papale e, anche senza ...
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GATTORNO, Federico
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 13 genn. 1836 da Francesco e da Adelaide Campanella.
Aveva quindi solo 13 anni quando, nel 1849, Genova insorse contro i Piemontesi e tuttavia [...] a Giordano Bruno in Campo de' Fiori.
All'interno della sua famiglia l'anticlericalismo del G. era in stridente contrasto con le idee della sorella Rosa, suora in odore di santità e fondatrice della Congregazione delle figlie di S. Anna: ma tra i due ...
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ASSERETO, Luigi Domenico
Nilo Calvini
Nacque il 9 apr. 1753 (secondo alcune fonti nel 1759) a Genova, da nobile famiglia originaria di Rapallo. Suo padre, Tomaso, si rese tristemente noto nelle giornate [...] in un processo per furto. Entusiasmatosi, dopo la trasformazione democratica della Repubblica di Genova nel 1797, alle idee di libertà e di uguaglianza proclamate dai rivoluzionari francesi, si presentò al generale Moreau per farsi affidare il ...
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AIROLDI, Cesare
Renato Composto
Nacque a Palermo il 2 nov. 1774 dal marchese Giuseppe, di famiglia lombarda di recente trapiantata in Sicilia, e da Marianna Arrigone. Frequentò l'università di Pavia [...] decisamente nella politica borbonica, il nome dell'A., noto per la dirittura del carattere e per le idee filoinglesi, venne ripetutamente fatto nel corso delle trattative sfociate nella formazione del ministero Castelnuovo-Belmonte. Nel parlamento ...
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ANGELUCCI, Liborio
Renzo De Felice
Nato a Roma, da Carlo, nel 1746, laureatosi in medicina, si affermò presto come ottimo chirurgo e ostetrico; pubblicò alcune memorie mediche e fu chirurgo della colonia [...] C. Carafay di cui godeva la protezione.
Di sentimenti novatori e d'animo inquieto, fu tra i primi che a Roma accettarono le idee della Rivoluzione francese e tra i pochi che per esse operarono intensamente. Nel 1793 fu in rapporti con U. De Bassville ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] degenerate dalla loro primiera origine; altre erano state mescolate, alterate, corrotte; altre non convenivano più ai tempi, alle nuove idee, ai nuovi usi. Gli effetti stessi della Rivoluzione e lo spirito della medesima, che col cessare di lei non ...
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FERRARIS, Luigi
Sandra Pileri
Nacque a Sostegno (Vercelli) il 6 marzo 1813 da Nicolò e Laura Bozzi. Laureatosi in giurisprudenza, divenne uno stimato avvocato, e ben presto si inserì in quel gruppo [...] l'avv. G. Paroletti, direttore di quel periodico che si distingueva in quegli anni per il carattere riformatore, aperto alle nuove idee ed esperienze in corso di elaborazione in Italia e nel resto d'Europa. Quando gli Annali entrarono in crisi il F ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] : la creazione di asili, aportianamente intesi come scuole infantili dai due ai sei anni, e la preparazione dei maestri. Le idee erano quelle aportiane e lambruschiniane, ma lo sguardo del B. si spingeva in molti casi oltre le Alpi, sia per attingere ...
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FACTA, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Pinerolo (Torino) il 13 sett. 1861 da Vincenzo e da Margherita Falconetto.
La volontà del padre, avvocato e procuratore legale, desideroso di trasferire quanto [...] . Il F. era allora quasi del tutto assorbito dal lavoro e dalla famiglia e solo marginalmente si interessava alla politica.
Di idee liberali "per convinzione e per temperamento" (Memorie di L. Facta, in Repaci, La marcia su Roma, p. 904), a 23 anni ...
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DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] e i primi scritti sulla Questione principale della filosofia (Padova 1848), il Panteismo e la morale (ibid. 1848) e le Idee sulla filosofia della storia (ibid. 1852) ritrovano il collegamento fra la storia dell'uomo e la storia della Provvidenza "nel ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...