BUFALINI, Giulio
Luigi Gennari
Nato a Città di Castello verso la metà del sec. XVIII nella nobile famiglia dei marchesi di San Giustino, simpatizzò ben presto per le idee illuministiche. Per questo, [...] forse, fu indotto dallo zio, cardinale Giovanni Ottavio, vescovo di Ancona, a rinunciare con il fratello Giovanni, ai suoi diritti sul patrimonio avito. Partito da Città di Castello, andò militare all'estero, ...
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Condillac, Etienne Bonnot de
Condillac, Étienne Bonnot de Filosofo francese (Grenoble 1714 - Beaugency 1780). Conseguita la laurea in teologia alla Sorbonne e ordinato sacerdote, nel 1740 si avvicinò [...] alle idee illuministe, legandosi a D. Diderot e J.-J. Rousseau. Nel 1768 fu eletto membro dell’Académie française. I suoi maggiori contributi furono nel campo della logica e della psicologia. Sostenitore del liberismo economico dei fisiocrati, ...
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Tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore.
Filosofia
Il termine e il concetto di διαλεκτικὴ τέχνὴ, propriamemte «arte dialogica», risale [...] ’«identico» e del «diverso» e considerò quale suprema conoscenza del «dialettico» quella dei rapporti di identità e diversità delle varie idee, così il concetto di d. rimase da allora in poi legato a quei problemi del rapporto logico fra l’identità e ...
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Poeta svedese (Stromsbro 1731 - Stoccolma 1808). Fu rettore dell'univ. di Lund, precettore del futuro re Gustavo III e membro dell'Accademia svedese (1786). Collaborò a diffondere in Svezia le idee illuministiche, [...] e a queste appunto, e soprattutto al pensiero rousseauiano, s'ispira la sua opera drammatica (Verlds-Föraktaren "Lo spregiatore del mondo", 1762), lirica (Odeöfver själens styrka "Ode alla forza d'animo", ...
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Scrittrice francese (Parigi 1803 - Bordeaux 1844), di padre peruviano e madre francese. Lasciato il marito nel 1824, soggiornò in Inghilterra e in Perù. Ammiratrice di M. Wollstonecraft e influenzata dalle [...] idee di Saint-Simon, Fourier, Owen e Blanc, è nota per i suoi scritti in difesa dell'amore libero, del divorzio e dell'internazionalismo operaio (Pérégrinations d'une paria. 1833-34, 2 voll., 1838; Méphis, 1838, romanzo; Promenade dans Londres, 1840; ...
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LINDET, Jean-Baptiste-Robert
Uomo politico francese, nato a Bernay (Eure) nel 1749, morto a Parigi il 17 febbraio 1825. Avvocato e membro della Legislativa, fu progressivamente attratto dalle idee repubblicane. [...] Eletto alla Convenzione, fu relatore del rapporto contro Luigi XVI e votò per la condanna a morte di lui. Ebbe parte notevole nell'istituzione del tribunale rivoluzionario e nella soppressione dei Girondini ...
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GUAL, Pedro
Uomo politico venezuelano, nato a Caracas nel 1784, morto a Guayaquil nel 1862. Studiò all'università di Caracas, ma poi dovette abbandonare il Venezuela per le sue idee politiche e i suoi [...] progetti di separazione dalla Spagna (nel che egli fu dei primissimi) e ritornò solo nel 1810, all'inizio del movimento rivoluzionario. Di questo egli divise le vicissitudini, ora membro delle varie assemblee ...
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marcionismo
Movimento religioso cristiano promosso e organizzato da Marcione (85-160 ca.), figlio del vescovo di Sinope, sulle rive del Mar Nero, scomunicato dallo stesso padre per le sue idee religiose. [...] Diffuso fra il 2° e il 5° sec., il m. rifiutava ogni interpretazione cristiana dell’Antico Testamento e asseriva l’opposizione totale tra questo e il Vangelo cristiano. Nel m. Gesù, che ha assunto un corpo ...
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Kotoku, Shusui
(pseud. di Kotoku Denjiro) Giornalista socialista e anarchico giapponese (Nakamura, Kochi, 1871-Tokyo 1911). Nel 1903 fu cofondatore dello Heimin shinbun («Il giornale del popolo»). Influenzato [...] dalle idee dei comunisti anarchici, dei sindacalisti europei e dalle teorie di anarchici europei e russi (Kropotkin), tradusse in giapponese le loro opere e il Manifesto del Partito comunista. Sostenitore dell’efficacia dell’azione rivoluzionaria ...
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Termine filosofico usato da Platone e ripreso da I. Kant. Per il primo, n. significa ciò che è pensato o pensabile dal puro intelletto, indipendentemente dall’esperienza sensibile, ossia le idee, in quanto [...] distinte dagli oggetti sensibili. Kant intende per n. l’essenza pensabile, ma inconoscibile, della realtà in sé, in contrapposizione a fenomeno (di cui pure costituisce il fondamento, il substrato). Quindi ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...