Tipo originario, modello primitivo. Il termine, che viene spesso usato soltanto con significato generico, assume un valore tecnico quando è adoperato in senso filosofico o in senso filologico.
L'archetipo [...] originarî che poi vengono imitati, più o meno, dagli individui empirici di una medesima specie. Così, archetipi sono le ideeplatoniche, in quanto fra esse e le cose vige un rapporto di "somiglianza" o di "imitazione". Analogamente, per Berkeley gli ...
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Sommo geometra e astronomo greco (408-355 a. C.). Povero, poté studiare ad Atene grazie alle sovvenzioni di amici e udirvi i grandi maestri, soprattutto Platone. Si recò in seguito in Egitto, munito di [...] , nella concezione della sostanza delle cose, Anassagora, dando quindi alle ideeplatoniche il valore delle omeomerie di quest'ultimo. Comunque, i suoi rapporti con Platone sembrano essere stati sempre amichevoli. Negli ultimi anni della sua vita ...
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Nel termine concetto sono originariamente compresi due sensi: l'attività della concezione (che si contrappone alla passività del senso) e il risultato di quest'atto, il concepito. Attribuendo a Socrate [...] da cui nasce la realtà delle cose e la loro rappresentazione. Il concetto platonico quindi non si può ottenere per astrazione ed è innato. Le ideeplatoniche sono universali oggettivi che diventano in realtà particolari in quanto si delimitano l'una ...
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E un termine adoperato anche comunemente per indicare il costume di chi si affida, per le conoscenze pratiche, all'esperienza dei fatti quali si offrono nella vita quotidiana. Questo uso è antico: cfr. [...] 'azione, sollevò le sorti della filosofia, contro l'empirismo antropologico dei sofisti, fu Platone. Ma Aristotele, suo scolaro, riconducendo, per così dire, le ideeplatoniche dal cielo in terra, e riguardandole come forme che si attuano e svolgono ...
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IPOTESI
Guido CALOGERO
Il termine greco ὑπόϑεσις ("supposizione", da ὑπό "sotto" e τίϑημι "pongo") entrò nel linguaggio filosofico con Platone, che talora designò con quel nome le idee, dal punto di [...] Natorp), che da quell'uso terminologico dedusse la risolubilità dell'idealismo platonico in semplice metodologia dell'ipotesi per la ricerca speculativa. Di fatto, le ideeplatoniche erano ipotesi piuttosto nel duplice senso che ciascuna di esse era ...
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Filosofo platonico greco, che visse a Smirne durante il regno di Antonino Pio e fu maestro di Galeno. È autore di un Prologo ai dialoghi di Platone (Εἰσαγωγὴ εἰ τοῦ Πλάτωνος βίβλπν Αλβίνου πρόλογος), il [...] abbiamo di questo Alcinoo, e perché il Prologo e lo scritto menzionato concordano nella forma e nel contenuto: ideeplatoniche, peripatetiche e stoiche con accenni neoplatonici.
Bibl.: Freudenthal, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., I, coll. 1314-15 ...
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. Nel suo significato più proprio è la dottrina gnoseologica e metafisica della scolastica che, nella questione degli universali, cercava di mediare tra le posizioni estreme del realismo (che asseriva [...] , quanto del maestro del realismo, Guglielmo di Champeaux), gli universali, se non hanno la realtà metafisica delle ideeplatoniche, non sono neanche riducibili al puro fatto fisico della loro espressione vocale, bensì esistono nel pensiero divino e ...
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Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] delle oggettivazioni della volontà, costituite dalle realtà fenomeniche, si diano oggettivazioni ideali, vere e proprie ideeplatoniche che, sottratte al divenire causale, rappresentano le forme universali delle realtà fenomeniche. La contemplazione ...
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Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] della tendenza, avvertibilissima a Gottinga, ad attribuire alle essenze husserliane uno statuto ontologico analogo a quello delle ideeplatoniche. Tra i fenomenologi tedeschi della prima generazione, è senza dubbio N. Hartmann quello che di fatto ha ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] conoscere al quale - dice B. - si è erroneamente fermato Aristotele, chiudendosi così entro il mondo sensibile e combattendo le ideeplatoniche: in tal modo egli si rese eccellente nel sermo scientiae, abbandonando però il sermo sapientiae; l'uno e l ...
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platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, separate dalla realtà sensibile, che...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...