ORNATO, Luigi
Vladimiro Sperber
ORNATO, Luigi. – Nacque il 13 aprile 1787 a Caramagna (Caramagna Piemonte, provincia di Cuneo) da Paolo e da Teresa Capelli, «onesti ma poco agiati borghigiani» (Ottolenghi, [...] s.). Ma è dovere degli Italiani che lo possono «di andare ad attingere idee colà dove esse sono, e recarle tra loro» (p. 412). Nella eleatica» (1862, p. 105). Ornato «fa professione di platonico e ripudia l’ontoteismo, ed è questa la più importante ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] e prioritario rispetto all’essere o intelletto che da quello procede identificandosi con l’u.-molti, ossia con l’alterità delle idee, platonicamente intesa, e dal quale, a sua volta, procede l’anima (anima del mondo) che comprende l’u. e i molti, in ...
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TOCCO, Felice
Simonetta Bassi
– Nacque a Catanzaro l’11 settembre 1845 (ma la nascita venne registrata negli archivi parrocchiali solo il giorno successivo) da don Nicola Antonio di Tocco, patrizio [...] e del Filebo, ritenuti posteriori alla Repubblica e contenenti una revisione delle idee-sostanze dei dialoghi «costruttivi». La lente di Tocco rivela il pensiero platonico nella sua evoluzione, pur salvaguardandone l’unità, in una prospettiva critica ...
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CAGGIO, Paolo
SSantangelo
Nacque a Palermo nel primo quarto del sec. XVI.
Della sua appartenenza a nobile famiglia dà testimonianza, in una lettera all'Aretino, Ottaviano Precone, vescovo di Monopoli, [...] Giovanni de Vega, sulla "giustizia", in cui, rifacendosi alle teorie platoniche, disserta del fine che l'uomo ha nella società e dell' linguaggio, assunto a segno immediato delle cose e delle idee (di qui l'esaltazione dell'Aretino).
Opere: Iura ...
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Spinoza, Benedetto (lat. Benedictus [ebr. Baruch] de Spinoza)
Spinoza, Benedetto
(lat. Benedictus [ebr. Baruch] de Spinoza) Filosofo olandese (Amsterdam 1632- Aia 1677). Di famiglia ebrea emigrata [...] accanto a temi baconiani e hobbesiani, matrici platoniche, fino alla filosofia dell’amore di Leone Ebreo manifestazione. S. può dire che «l’ordine e la connessione delle idee è identico all’ordine e alla connessione delle cose», perché ciascun evento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Corpus Hermeticum
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il nome di Corpus Hermeticum si indica una raccolta di scritti [...] è la scienza, della phronesis, che è riflessione sulla verità. Così, gradatamente, il Nous, che per Platone era la capacità di intuire le Idee e per Aristotele l’azione quotidiana di percepire le sostanze come tali, diventa nel misticismo ellenistico ...
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virtu
virtù
Il termine non ebbe originariamente quel significato specificamente morale che ha avuto in seguito nelle dottrine filosofiche e religiose. Il termine greco ἀρετή e quello latino virtus stanno, [...] perfezione puramente umana e, in aggiunta alle quattro virtù platoniche – denominate nel mondo cristiano v. cardinali – entrano , 1). Anche Hutcheson nella Ricerca sull’origine delle nostre idee di bellezza e di virtù (1725), accanto ai sensi esterni ...
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CONTARINI, Lorenzo
Angelo Ventura
Nacque a Venezia il 25 maggio 1515 da Maddaleno (in altre fonti, Natalino) del ramo di S. Silvestro e da Lucrezia da Molin. Apparteneva a famiglia di rango senatorio, [...] opere, tra le quali "certe annotazioni sopra le questioni platoniche di Plutarco", che non è stato possibile rintracciare, e della Serenissima, al quale l'univa una straordinaria concordanza d'idee e di vedute politiche, che si coglie non soltanto ...
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Metafisica
(Μεταφυσικά; τὰ μετὰ τὰ φυσικά) Opera di Aristotele. Il termine metafisica con cui si designa l’insieme dei 14 trattati, raccolti ed editi da Andronico di Rodi intorno alla metà del 1° sec. [...] dei pitagorici nel considerare il numero come «principio», conferendogli impropriamente il carattere di sostanza, sia la teoria platonica delle idee come cause formali «separate», che avvia, inoltre, la successiva speculazione sull’uno e la diade (Α ...
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apparenza
La famiglia di termini ricollegabili alla nozione di apparenza (φαινόμενον; φαίνεσϑαι; ecc.), connessa a quella di «opinione» (δόξα) e contrapposta a «verità», è presente nei filosofi presocratici, [...] di Protagora («di tutte le cose è misura l’uomo»), Platone scrive a proposito dell’a. sensibile: «quale ciascuna cosa ricerca sulla conoscenza che la mente ha delle cose, tramite quelle idee e quelle apparenze che Dio ci ha reso atti a ricevere dalle ...
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platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, separate dalla realtà sensibile, che...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...