Filosofo (n. Mount Joy, Pennsylvania, 1873 - m. 1953), prof. (dal 1931) alla Yale University. Particolarmente interessato al problema del valore, si dedicò alla costruzione di un'"ontologia assiologica", [...] e la sua inseparabilità dal valore. In questa prospettiva tentò un superamento della contrapposizione tra realismo e idealismo per recuperare l'unica dimensione speculativa effettivamente valida, quella filosofia perenne non coincidente con nessun ...
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Filosofo austriaco (Vienna 1758 - Kiel 1823). L'importanza storica del R. risiede nelle sue relazioni con la filosofia di Kant, i suoi Briefe über die kantische Philosophie (1786-87; 2a ed. 1790-92) diedero [...] e anzi le condizionava tutte, compresa la logica (anche questa tesi ha avuto notevole importanza per gli sviluppi dell'idealismo e soprattutto per Fichte) e pertanto non poteva che fondarsi su un fatto originario e indiscutibile colto nella coscienza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] in Id., Politica e cultura, cit., pp. 47-57 e 160-94).
Ma il riferimento di Bobbio a modelli e a categorie ideali non è congeniale a Preti. La filosofia della prassi a cui egli fa riferimento – nella quale convergono tanto suggestioni hegelo-marxiane ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] platonici, 1933, pp. 124-25).
Ma, dal momento che – oggi come ai tempi di Platone – il più delle volte un tale ideale si rivela esso stesso irrealizzabile, l’autentico sentimento morale non può che tradursi in un’«etica di opposizione». E se un ...
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Storico della logica e filosofo della scienza tedesco (n. Hagen 1928) cittadino statunitense dal 1944. Filosofo dai vasti interessi, R. ha contribuito in modo rilevante alla conoscenza della logica araba [...] alla sua interpretazione semantica. In ambito epistemologico si è distinto per il suo tentativo di conciliazione tra pragmatismo e idealismo.
Vita
Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1938, ha portato a termine i suoi studi presso l'univ. di Princeton ...
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Filosofo inglese (Haddington 1872 - Weybridge 1940). Prof. (1902-24) all'univ. di Aberdeen, e dal 1924 vicecancelliere dell'univ. di Leeds. Studioso di Hegel (Origin and significance of Hegel's logic, [...] 's phenomenology of mind, 2 voll., 1910), passò, dopo la tragica esperienza della prima guerra mondiale, da un idealismo assoluto, originale elaborazione dello hegelismo (An outline of the idealistic construction of experience, 1906), a una sorta di ...
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LA VIA, Vincenzo
Filosofo, nato a Nicosia il 28 gennaio 1895. Dal 1940 titolare di filosofia alla facoltà di Magistero dell'univ. di Messina, e dal 1958 di filosofia teoretica alla facoltà di Lettere [...] o naturalistico, l'istanza idealistica secondo cui l'essere è interno al conoscere, dall'altra, contro lo stesso idealismo, interpretato però come mero fenomenismo e formalismo, sostiene che il contenuto del conoscere non è l'essere fenomenico o ...
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Filosofo ed erudito poligrafo, nato a Como nel 1841, morto a Todi nel 1918. Studiò diritto a Padova, poi storia e geografia a Bologna, quindi matematica, scienze naturali ed economiche in Italia e all'estero; [...] tentò, attraverso una sintesi di tutte le scienze, di fondere positivismo e idealismo, interpretando la "cosmica evoluzione" con la formula pitagorica dell'unità e dell'armonia concepite come "realtà massime della natura e del pensiero, dell'essere e ...
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Filosofo francese (Parigi 1869 - Aix-les-Bains 1944). Fondatore e direttore della Revue de métaphysique et de morale, prof. alla Sorbona (1909), editore delle Oeuvres complètes di B. Pascal (14 voll., [...] esponenti del pensiero francese nella prima metà del secolo. La posizione del B. si può considerare un idealismo critico o criticismo orientato storicisticamente con prevalenti interessi epistemologici. La filosofia è concepita dal B. come attività ...
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Filosofo (Schwedt an der Oder 1780 - Berlino 1819), prof. nelle univ. di Francoforte sull'Oder (1809-11) e di Berlino (dal 1811). Espose le sue idee estetiche in Erwin: vier Gespräche über das Schöne und [...] die Kunst (1815), opera scritta in forma di dialogo, in cui, pur collocandosi nell'ambito del pensiero romantico e dell'idealismo classico tedesco (Schelling e Hegel), S. pone l'accento sulla questione religiosa e filosofica del nulla e sui problemi ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...