Storico francese (Vouziers, Ardenne, 1828 - Parigi 1893). T. è una delle figure più rappresentative del mondo culturale europeo del sec. 19º. La sua attività di intellettuale spaziò dalla filosofia alla [...] dalla linea naturale di svolgimento della storia francese. Filosofo (ma qui, con la sua costante contaminazione di idealismo germanico e di positivismo inglese, fu soprattutto un volgarizzatore), critico di lettere e arti con tendenze positivistiche ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] scambio di lettere col C. del febbraio-marzo 1932. Nel '51 Croce ricorderà il C. ancora "molto legato al cosiddetto idealismo attuale e ai suoi rappresentanti", cosa che, a dir vero, non appare da quanto si legge in recensioni e articoli pubblicati ...
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verità
Stefano De Luca
Un’insopprimibile esigenza dell’uomo
La verità è un concetto assai difficile da definire in modo univoco, ma di cui non possiamo fare a meno. Qualsiasi tipo di discorso – da quello [...] a che fare con le cose in sé stesse, ma soltanto con le rappresentazioni delle cose, cioè con le idee (idealismo gnoseologico o conoscitivo). Questi filosofi non negano l’esistenza di una realtà indipendente dal soggetto, ma sottolineano il ruolo ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] moderno è invece in uno stato di intima lacerazione, e quell'armonia vive soltanto nel suo "sentimento" della natura come ideale nostalgico di un'unità perduta. Nel 1799 S. si trasferì a Weimar, rinsaldando l'amicizia con Goethe già sancita dalla ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] "salvare" il divorzio quanto per tutelare "il prestigio di tutti i principî liberali". Vedeva anche rinascere l'"Idealismo", che insieme con lo "spirito borghese decadente" significava per lui, che pure aveva combattuto il positivismo evoluzionistico ...
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FALCHI, Antonio
Marcello Petrelli
Nacque a Sassari il 9 maggio 1879 in antica famiglia cittadina, da Giovan Battista e da Angelina Cicu.
Intrapresi gli studi universitari, si laureò nel 1901 presso [...] 'Istit. Di filosofia del diritto della R. Università di Roma, I, fasc. 3 e 4), in cui il F. estende all'intero idealismo quella polemica già iniziata contro il Croce nel suo discorso sull'estetica.
Ritiene un grave danno per il Vico (uno degli autori ...
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FILIASI, Giuseppe
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli nel 1872, da Luigi Giacomo, di nobile famiglia napoletana, e da Maria Milano Franco. Primo di nove fratelli, condusse vita molto ritirata: [...] non-essere che si compone nella creazione, cioè non nella mente umana ma nella mente divina; l'universo è l'espressione di un processo ideale che si concreta e condensa nel reale, mentre la mente umana, come è stato sopra accennato, va dal reale all ...
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Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] la spontaneità e la creatività.
Centrale il concetto di s. nella filosofia di G.W.F. Hegel, fondamentale in tutto l’idealismo successivo. Hegel distingue 3 momenti dello s., lo s. soggettivo (l’intelletto, la ragione individuale), lo s. oggettivo (il ...
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Scrittore e filosofo statunitense (Boston 1803 - Concord, Mass., 1882). Elaborò i temi di rinnovamento religioso e culturale che ispirarono il gruppo trascendentalista. Grande prosatore, non costruì un [...] , letterarie e religiose di un'America che cominciava a prendere coscienza di sé come nazione. Muovendo dall'idealismo tedesco, assimilato attraverso i pensatori inglesi, seppe cogliere e rendere vive nel proprio paese idee largamente diffuse ...
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Filosofo e saggista spagnolo (Madrid 1883 - ivi 1955). Nella forma allora sempre più in voga del saggio scrisse le sue opere, non molte, ma di molto valore sia filosofico sia letterario. O. è infatti anche [...] ma come caratteristica dell'individuo singolo; secondo tale dottrina, intesa a superare l'opposizione tra realismo e idealismo, l'io e gli oggetti, lungi dal rappresentare una mera coesistenza, si costituiscono reciprocamente nelle incessanti ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...