Marx, Karl
Stefano De Luca
Il teorico del materialismo storico e del comunismo
Marx fu un uomo di formidabili passioni intellettuali e politiche, che si alimentavano a vicenda. Egli fu al tempo stesso [...] determinare in astratto e una volta per tutte l’essenza dell’uomo.
Tale errore è stato commesso, secondo Marx, tanto dall’idealismo di Hegel (che vede nell’uomo soltanto il suo lato attivo, ossia la sua capacità di intervenire nella realtà e di ...
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ARANGIO-RUIZ, Vladimiro
Dario Faucci
Nato a Napoli il 19 febbraio 1887, da Gaetano, professore di diritto costituzionale, e da Clementina Cavicchia, seguì a Firenze il corso di lettere nell'Istituto [...] , la vita politica non è "omnis homo", è solo una parte delle azioni che la legge comanda. Per questo, attualismo e idealismo oggettivo hegeliano sono inconciliabili (cfr. la prima delle Quattro lettere di R. Le Senne e L'Umanismo di VI. A. R ...
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Filosofo marxista russo (Kaunas 1881 - Mosca 1963); fu più volte arrestato, finché (1903) lasciò la Russia recandosi a studiare filosofia a Berna. Tornato in Russia (1908), fece parte della corrente menscevica [...] e politica", 1961). L'orientamento del D. fu accusato dal partito e in particolare da Stalin, nel 1931, di "idealismo menscevizzante" e il D. allontanato dalla direzione della rivista Pod znamenem marksizma ("Sotto il vessillo del marxismo"). ...
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Filosofo (Grass Valley, California, 1855 - Boston 1916). Dopo aver studiato negli USA e in Germania (tra gli altri con H. Lotze), fu (dal 1882) professore alla Harvard University. Preoccupazione dominante [...] 'esperienza umana. Ma se nei suoi primi scritti come The religious aspect of philosophy (1885) è più evidente la tensione tra ideali morali ed esigenze individuali, nella sua opera più famosa, The world and the individual (2 voll., 1900-01; trad. it ...
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Filosofia
Nella filosofia greca, in rapporto al significato del termine greco πέρας («limite»), ciò che è completo perché condotto a termine, ciò che ha forma, ordine, armonia e bellezza e quindi ciò che [...] teologica cristiana, nella scolastica, nella filosofia moderna, soprattutto in B. Spinoza, nella speculazione romantica e infine nell’idealismo hegeliano. La tematica del f. (o della finitezza) come caratteristica propria dell’uomo è svolta dall ...
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GIULIANO, Balbino
Nato a Fossano in Piemonte il 4 gennaio 1849, laureatosi in lettere e in filosofia nell'università di Torino, insegnò nei licei, nell'istituto superiore di magistero di Firenze, nell'università [...] della storia (Torino 1906); La religiosità dello spirito (Palermo 1909); Il torto di Hegel (Roma 1910); Il valore degli ideali (Torino 1914); Il primato di un popolo (Gioberti, Fichte) (Catania 1915); L'esperienza politica dell'Italia (Firenze 1921 ...
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FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] dell'arte (poi in Opere, IV, pp. 103-113), metteva in dubbio che a proposito del F. si potesse parlare ancora di idealismo attuale (ora in B. Croce, Conversazioni critiche. Serie terza, Bari 1951, pp. 119- 122).
Caduto il fascismo, il F. fu epurato e ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] ’altra situazione e viceversa. Il p. si pone quindi in una posizione diversa tanto da quella dell’empirismo quanto da quella dell’idealismo. Contro l’empirismo, il p. nega la riduzione del pensiero a induzione o a convenzione e afferma che nulla ci è ...
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Storico italiano della filosofia (n. Roma 1928), prof. nell'univ. di Roma. Socio nazionale dei Lincei (1988) e direttore dell'Istituto di studî storici di Napoli. È autore di numerose opere sulla filosofia [...] ); La fedeltà e l'esperimento (1993, in collab. con Filippo Scarpelli, Francesco Saverio Trincia e Mauro Visentin); Filosofia e idealismo (4 voll.: I, Benedetto Croce, 1994; II, Giovanni Gentile, 1995; III, De Ruggiero, Calogero, Scaravelli, 1997; IV ...
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eternità La durata senza fine del tempo.
I Greci la intesero come infinita estensione nel tempo, che non ha avuto inizio e non avrà termine; ma già secondo Parmenide e poi secondo i neoplatonici, l’e. [...] ’idea dell’e. come infinita durata e presente senza inizio e fine torna a farsi valere nella teologia medievale, che l’attribuisce solo all’ente perfetto.
Il concetto dell’e. come presente eterno è attribuito allo spirito dall’idealismo postkantiano. ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...