solipsismo Termine filosofico con cui si indica l’orientamento di chi considera il soggetto come l’unica autentica realtà, sia dal punto di vista pratico, ponendo l’interesse individuale a fondamento determinante [...] stato discusso, e probabilmente la formula solipsistica per eccellenza è l’esse est percipi di G. Berkeley, il cui idealismo soggettivo nega che la realtà esterna possieda un’esistenza indipendente dal soggetto conoscente. Avversato già da T. Reid e ...
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Filosofo inglese (Ottensen, Altona, 1864 - Los Angeles 1937), di famiglia oriunda tedesca; prof. al Corpus Christi college di Oxford; quindi (1929) negli USA quale prof. alla Cornell University e all'univ. [...] in modo originale, approfondendo gli aspetti personalistici piuttosto che quelli epistemologici o sociali. In polemica con l'idealismo inglese, difese una visione filosofica di tipo "protagoreo", l'"umanismo", in cui anche la verità è essenzialmente ...
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Psicologo e filosofo (Francoforte sul Meno 1862 - Wiesbaden 1950). Fu dapprima professore di psichiatria e neuropatologia alle università di Jena (dal 1892), Utrecht (dal 1900), Halle (nel 1903), Berlino [...] -30) all'univ. di Halle. La sua filosofia, che è uno sforzo di svolgere il positivismo psicologico in un idealismo neokantiano, ha come concetto fondamentale il "binomismo", secondo il quale la conoscenza deve trovare nel dato oggettivo e fisico due ...
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Studioso italiano di filosofia e di storia delle religioni (Capua 1840 - Firenze 1912). Insegnò storia della Chiesa all'univ. di Napoli (1885-1904). Assertore del hegelismo, fu tuttavia un eclettico, oscillante, [...] suoi scritti è stata ristampata in una serie di volumi di Scritti vari (1900 e segg.); gli scritti filosofici intorno al hegelismo sono nel vol. Dall'idealismo nuovo a quello di Hegel: motivi, risonanze e variazioni sulle dottrine hegeliane (1908). ...
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Filosofo greco (380-300 a. C. circa), scolaro di Euclide di Megara o di scolari di lui, oltre che di Diogene il Cinico. Dopo Ichthyas fu capo della scuola megarica, dove ebbe come discepoli, tra gli altri, [...] , Tolomeo, Aristippo, Callia, Mosco, Cherecrate, Epigene, Anassimene, Alla propria figlia. Oltre ai motivi critici contro l'idealismo platonico, comuni ai megarici, sono da attribuire a S. in particolare le negazioni megariche dell'esistenza di idee ...
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La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] di manoscritti raccolti da G. Brand (Welt, Ich und Zeit, L'Aia 1955), riproponeva improvvisamente il problema del cosiddetto "idealismo" di Husserl, cioè di quella svolta soggettivistico-trascendentale che aveva provocato, fra il 1926 e il 1928, la ...
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GLOCKNER, Hermann
Storico della filosofia, nato a Fürth il 23 luglio 1896. Discepolo di P. Hensel a Erlangen e di H. Rickert a Heidelberg, dove consegui la libera docenza nel 1924; è professore a Giessen [...] lo sbocco panlogistico. Tuttavia l'interesse precipuo del G. è diretto alla storia della filosofia, particolarmente dell'idealismo postkantiano.
Sue opere: Fr. Th. Vischers Ästhetik im ihrem Verhältnis zu Hegels Phänomenologie des Geistes, Lipsia ...
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Filosofo italiano (Pont Canavese 1872 - Castellamonte 1943). Dal 1907 prof. di filosofia teoretica all'Accademia scientifico-letteraria di Milano e poi (1923) nell'univ. di quella città. Fu rimosso dall'insegnamento [...] d'intransigenza morale. Lavorò particolarmente intorno al problema metafisico-religioso, contrapponendo al positivismo e all'idealismo hegeliano uno spiritualismo pluralistico, secondo cui i soggetti particolari tendono a ricongiungersi alla Ragione ...
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Filosofo, nato a Torino il 20 giugno 1900, morto a Roma il 10 marzo 1977. Fu incaricato di filosofia della religione all'Università di Roma, inoltre fu direttore dell'Istituto di studi filosofici e dell'Archivio [...] svolse una fenomenologia dell'esistenza e delle sue irripetibili situazioni, in una radicale critica del solipsimo e insieme dell'idealismo in quanto risolutore della realtà nel pensiero puro; pose al centro della riflessione il problema teologico e ...
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Filosofo e storico della filosofia tedesco (Breslavia 1874 - New York 1945); dal 1919 fu prof. e poi rettore nell'univ. di Amburgo; esule per le persecuzioni razziali naziste, fu prof. a Oxford (1934), [...] scuola neokantiana di Marburgo, subì qui l'influsso di H. Cohen, la cui interpretazione del criticismo kantiano come idealismo logico fondante la legalità della scienza, vista come l'unica disciplina in grado di fornire un resoconto coerente dell ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...