realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente.
Filosofia
La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes [...] assurdità. Quanto a I. Kant, egli rifiutò le tesi di Descartes e Berkeley ed elaborò una dottrina detta 'idealismotrascendentale', secondo cui i dati provenienti dalla r. esterna - la cui esistenza è indubbia - sono conoscibili solo attraverso le ...
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Filosofo (Budapest 1876 - ivi 1933), professore alla scuola superiore di Presburgo, poi all'univ. di Kolozsvár e (dal 1915) all'univ. di Budapest. Cercò di conciliare il positivismo e l'idealismotrascendentale. [...] Tra le sue opere: Az ismeretelméleti kategóriák problémája ("Il problema delle categorie gnoseologiche", 1904); Az etikai megismerés ("La conoscenza etica", 1907); A logikai alapelvek elméletéhez ("Teoria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Taparelli d’Azeglio
Giovanni Vian
Il gesuita Taparelli fu un protagonista di parte cattolica del periodo del Risorgimento. Egli ha svolto un ruolo decisivo sul piano della riflessione filosofico-giuridica [...] da Cousin e dai suoi continuatori, egli riconobbe loro di avere reagito al sensualismo e all’idealismotrascendentale fino allora dominanti aprendo la via a una riconsiderazione positiva della filosofia scolastica medievale, caratterizzata dalla ...
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BARZELLOTTI, Giacomo
Virginia Cappelletti
Nacque a Firenze il 7 luglio 1844. Conseguita la laurea, si dedicò all'insegnamento della filosofia. Ancor prima aveva cominciato a pubblicare saggi di argomento [...] la realtà empirica del mondo, ma sostiene che qualsiasi oggetto reale è condizionato dal soggetto", era definita "idealismotrascendentale". Alla dottrina dello Schopenhauer il B. dedicò anche un corso libero di storia della filosofia tenuto nell ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] J.G. Fichte e F.W.J. Schelling) e con le critiche e osservazioni a lui rivolte (Considerazioni filosofiche sull'idealismotrascendentale, e sul razionalismo assoluto, Napoli 1841). Da una coeva lettera a G. Massari, che allora soggiornava a Parigi e ...
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LOSACCO, Michele
Stefano Miccolis
Nacque a Napoli, il 29 giugno 1871, da genitori di origini pugliesi: il padre Luigi era notaio; la madre, Maria Angela Cognetti De Martiis, era sorella dell'economista [...] Schelling: dopo aver tradotto, per la collana dei "Classici della filosofia moderna" di Laterza, il Sistema dell'idealismotrascendentale (Bari 1908) e le Ricerche filosofiche su la essenza della libertà umana (Lanciano 1910), pubblicò una ponderosa ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] puro"; donde la denominazione di "attualismo" o "idealismo attuale" da essa assunta. Tale concetto è inteso ", si fa. Pertanto l'Io - in cui G. ritrova l'io trascendentale di I. Kant liberato dal noumeno e da ogni dualismo di attività teoretica ...
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Filosofo italiano (Milano 1894 - ivi 1956). Professore nelle università di Genova, Roma, Milano (1937); morì suicida. Da un iniziale idealismo "trascendente", che è sotto l'influsso di P. Martinetti suo [...] , passò negli ultimi anni di vita al "neo-trascendentalismo", teorizzante la molteplicità degli io trascendentali. Tra le sue opere: La spiritualità dell'essere e Leibniz (1933); L'io trascendentale (1948); Il concetto trascendentale (post., 1957). ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] un ruolo subordinato). S'introduce qui la nozione di schema trascendentale: esso è una regola per cui il senso interno ( a quella religiosità strettamente razionale che K. assume come ideale.
Rimanevano esclusi dalla considerazione "critica" di K. una ...
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Filosofo e sociologo (Berlino 1858 - Strasburgo 1918). Studiò a Berlino e in questa università insegnò poi come prof. straordinario (dal 1901); passò quindi come ordinario all'univ. di Strasburgo (dal [...] il periodo intermedio della riflessione simmeliana, emerge con sufficiente nettezza l'adesione a una sorta di idealismo critico-trascendentale, centrata sul riconoscimento della funzione costitutiva e sintetica delle forme apriori kantiane. Sono esse ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...