La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] Welt, Ich und Zeit, L'Aia 1955), riproponeva improvvisamente il problema del cosiddetto "idealismo" di Husserl, cioè di quella svolta soggettivistico-trascendentale che aveva provocato, fra il 1926 e il 1928, la spaccatura della scuola fenomenologica ...
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SCIENZA (fr. science; sp. ciencia; ted. Wissenschaft; ingl. science)
Ugo SPIRITO
Rodolfo MONDOLFO
In senso lato, scienza si identifica con conoscenza, in un unico concetto di sapere, la cui analisi [...] il problema logico e con esso la differenza tra ideale e reale, eterno e contingente, universale e particolare. questa deve esser possibile a priori. Si direbbe filosofia trascendentale un sistema di siffatti concetti" (Critica della ragion pura ...
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Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] la più profonda fondazione filosofica delle scienze storiche. Egli appartiene piuttosto alla linea di pensiero dell'idealismotrascendentale fondato da Kant e da Fichte: e specialmente la Grundlage der gesamten Wissenschaftslehre di Fichte quasi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dall’esaltazione romantica dell’arte come conoscenza suprema all’applicazione del [...] che sfugge al pensiero razionale, ossia l’identità immediata di spirito e natura, coscienza e inconscio. Nel Sistema dell’idealismotrascendentale si legge infatti che “ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Taparelli d’Azeglio
Giovanni Vian
Il gesuita Taparelli fu un protagonista di parte cattolica del periodo del Risorgimento. Egli ha svolto un ruolo decisivo sul piano della riflessione filosofico-giuridica [...] da Cousin e dai suoi continuatori, egli riconobbe loro di avere reagito al sensualismo e all’idealismotrascendentale fino allora dominanti aprendo la via a una riconsiderazione positiva della filosofia scolastica medievale, caratterizzata dalla ...
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tempo
L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo la quale i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo, o durante altri eventi), [...] sfondo speculativo del prodursi progressivo della storia, considerando il t. come «divenire intuito». Già Schelling, nel Sistema dell’idealismotrascendentale (1800, sez. III, 2a epoca) afferma che il t. «non è se non il senso interno che diviene ...
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BARZELLOTTI, Giacomo
Virginia Cappelletti
Nacque a Firenze il 7 luglio 1844. Conseguita la laurea, si dedicò all'insegnamento della filosofia. Ancor prima aveva cominciato a pubblicare saggi di argomento [...] la realtà empirica del mondo, ma sostiene che qualsiasi oggetto reale è condizionato dal soggetto", era definita "idealismotrascendentale". Alla dottrina dello Schopenhauer il B. dedicò anche un corso libero di storia della filosofia tenuto nell ...
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È con il Discorso sul metodo (➔) di Descartes (1637) che l’Io entra in filosofia, come fondamento del filosofare.
Cogito ergo sum è «il primo principio della filosofia che cercavo» (Discorso, parte IV) [...] e così come è, si pone» (Fichte, Dottrina della scienza, 1794, I, § 1). Analogamente, Schelling nel Sistema dell’idealismotrascendentale (➔) (1800): «L’autocoscienza dalla quale noi partiamo, è un unico atto assoluto, e con quest’unico atto è posto ...
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GALLUPPI, Pasquale
Augusto Guzzo
Filosofo, nato a Tropea il 2 aprile 1770 dal barone Vincenzo, studiò prima nel Seminario arcivescovile di S. Lucia del Mela (Messina), poi in Tropea con G.A. Ruffa e [...] spirito cava dal proprio fondo - lasciando cadere la debole se pur tenacissima resistenza opposta dal G. all'idealismotrascendentale per tentar di assicurare validità "oggettiva" all'esperienza e quindi a ogni illazione logica da essa ricavata per ...
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IDEA
Guido Calogero
. Il termine di ιδέα passò nel linguaggio filosofico già nell'età presocratica, quando, p. es., venne usato da Democrito per significare, in conformità del suo senso originario, [...] al concreto contatto col reale non ebbero più bisogno, per esistere, di tale realistica integrazione: di qui l'idealismotrascendentale dello Schelling, e quello assoluto del Hegel, a cui l'idea apparve come categoria suprema del tutto, sintesi ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...