REINHOLD, Carl Leonhard
Heinrich LEVY
Filosofo, nato a Vienna il 26 ottobre 1758, morto il 10 aprile 1823 a Kiel. Alunno dei gesuiti, poi dei barnabiti e maestro al loro collegio, fuggì in Germania [...] (Versuch einer neuen Theorie des menschlichen Vorstellungsvermögens) s'inizia già il movimento di sviluppo del kantismo verso l'idealismoassoluto di Hegel. Il R., abbandonando il presupposto della validità di una scienza bell'e compiuta, cercò di ...
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PANLOGISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, composto delle parole greche πᾶν "tutto" e λόγος (nel senso più tardo di ratio "logo", "principio di razionalità"), e adoperato per la prima volta da [...] è stato usato per contraddistinguere ogni forma di razionalismo o idealismoassoluto, risolvente senza residuo la realtà nel suo principio ideale, e in ciò diverso dal semplice razionalismo o idealismo (quale, p. es., quello platonico), per cui tale ...
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VIDARI, Giovanni
Giovanni Calò
Nato a Vigevano il 3 luglio 1871, morto a Torino il 12 aprile 1934. Professore di filosofia morale nel 1902 all'università di Palermo, poi, dal 1903 al 1909, a quella [...] storico-sociologiche e psicologico-genetiche. Non solo; ma dalla stessa assolutezza dell'ideale e della legge fu tratto ad ammettere una Metamorale, quindi un trascendente e un assoluto, che poi gli si rivelò soprattutto come verità religiosa, e che ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] moderno subordina la ragione ai capricci pratici e quindi in ultima analisi toglie a quella ogni valore; che l’idealismoassoluto identifica l’uomo con Dio [...] Ripeto: questi argomenti sono validissimi e inoppugnabili, e io insisto sempre su di ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] popolazione una nuova classe dirigente, caratterizzata da una visione della vita e della politica alternativa all’idealismoassoluto di Giovanni Gentile, considerato il principale ostacolo sul piano filosofico per via del suo radicale immanentismo ...
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Croce: storicismo e antistoricismo
Fulvio Tessitore
La complessità dell’assunto, per la specificità che esso acquista in Benedetto Croce e nella contestualizzazione del suo pensiero, richiede che si [...] perciò sempre più consapevole del proprio rischio di restare inascoltato, di cadere in un gioco dialettico accresciuto dall’idealismoassoluto per cui l’immanenza della realtà è la trascendenza metafisica di esso, l’«interno lievito» del suo sviluppo ...
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Croce, Gentile e la ‘scoperta’ di Hegel
Giovanni Bonacina
La cornice della ‘scoperta’ crociana e gentiliana di Hegel
Con il termine risurrezione, Gentile volle segnalare nel 1904 – sulla rivista allora [...] , modellato sulla nozione kantiana di Io trascendentale.
Era qui il nucleo teorico dell’attualismo, che dall’idealismoassoluto hegeliano doveva distinguersi proprio per il completo superamento di quella separazione fra pensiero e riflessione (in ...
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Filosofia e storia della filosofia in Gentile
Giovanni Bonacina
Il lavoro storiografico
«Il maggiore storico della filosofia che sia in Italia». Questa definizione, che il diretto interessato pregò [...] quasi suo malgrado, pur se inseparabile da essa. Non faceva eccezione a questa regola, secondo Croce, l’idealismoassoluto hegeliano, ma neppure il nuovissimo attualismo gentiliano, del quale il filosofo napoletano deprecava i toni ultimativi e ...
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La fortuna di Gentile fuori d’Italia
Fabio La Stella
Senso, metodo e limiti della ricerca
La statura europea del pensiero di Giovanni Gentile è stata tematizzata da ottimi lavori di studiosi italiani [...] teorico gentiliano. Interessa solo rilevare, sul piano metodologico, che in Holmes opera un’ermeneutica in cui l’idealismoassoluto di Gentile viene costantemente misurato sul common sense e su una nozione empiristica della verità, e proprio in ...
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Gentile e Spaventa
Jonathan Salina
Nell’operazione, culturale e teorica, messa a punto da Giovanni Gentile a partire dal secondo decennio del Novecento, l’importanza rivestita dalla dottrina di Bertrando [...] nostrano di Hegel, e ritenesse sé stesso come investito di una sorta di missione: quella di riportare in auge l’idealismoassoluto sulla scia degli hegeliani di Napoli e del maestro Jaja, ormai isolato dal punto di vista culturale. Si tratta di ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...