Filosofo francese, nato a Parigi il 18 ottobre 1859, da famiglia israelitica irlandese. Uscito dall'École normale nel 1881, nello stesso anno divenne agrégé de philosophie. Insegnò successivamente nei [...] stato definito memoria. Così l'abisso, che realismo e idealismo collocano fra spirito e materia, può essere colmato: distinzione di creatore e creatura, ossia il problema del divenire assoluto.
Opere del B.: Essai sur les données immédiates de la ...
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RIMBAUD, Jean-Arthtur
Luigi VILLARI
Poeta francese, nato a Charleville il 20 ottobre 1854, morto a Marsiglia il 10 ottobre 1891. L'ambiente familiare e la madre austera favorirono lo spirito di rivolta [...] di tutti i sensi, tende a percepire l'assoluto, il sovrasensibile. L'applicazione è fatta nelle Illuminations vita.
I simbolisti del 1885 s'interessarono molto a quell'idealismo, al colorismo del curioso sonetto Voyelles; ma l'influsso non ...
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Pensatore tedesco, nato a Monaco il 27 marzo 1765 e ivi morto il 23 maggio 1841. Figlio di un medico, si addottorò in medicina, ma fu poi condotto dai preferiti studî di chimica e di mineralogia alla professione [...] conciliare le grandi antinomie dell'universo, e tipicamente quella dell'idealità e della realtà delle cose; ma mentre aspira a moderna: o nel senso di un "deismo", che ponga il principio assoluto delle cose al di là delle cose stesse, e con loro non ...
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. Filosofia. - Il primo valore del termine atto (gr. ἐνέργεια; lat. actus; fr. acte; sp. acto, acción; ted. Tat, Handlung; ingl. act, action) è quello attribuitogli da Aristotele, quando per costruire [...] immediata d'essenza ed esistenza.
L'atto in senso teoretico in tutto l'idealismo fino a Hegel presuppone qualche cosa; solo l'atto pratico è concepito come assoluto, includendo sempre l'idea di libertà ossia di autodeterminazione.
Il concetto di atto ...
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MENGS, Anton Raphael
Vincenzo Golzio
Pittore, nato il 22 marzo 1728 ad Aussig (Ustí nad Labem, Boemia), morto a Roma il 29 giugno 1779. Nel 1741 venne in Roma, dove si fermò sino al 1744, e in questo [...] sua attività d'artista, venne a mettersi in assoluto contrasto con la fantasmagorica pittura del Tiepolo, come che ne aveva avuto G. P. Bellori (v.), teorico dell'idealismo secentesco, e la sua arte può essere considerata come l'ultima espressione ...
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Nacque in Roma verso il 1615: vi morì nel 1696. Bibliotecario della regina Cristina di Svezia attese specialmente a opere riguardanti l'arte, l'archeologia e la numismatica. Nel campo archeologico è degna [...] platonica, o meglio neoplatonica, dell'arte, secondo la quale l'artista deve attuare il bello ideale, ossia un tipo universale di bellezza suprema, il bello assoluto, incarnazione delle eterne idee. Anche per questo il B. ben può dirsi precursore del ...
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Filosofo tedesco, nato nel 1842 in Coswig, morto a Berlino nel 1918. Professore dal 1873 al 1912 nell'università di Marburgo, vi capeggiò quella corrente filosofica che prese appunto il nome di scuola [...] suo sfondo metafisico e la rinuncia ad assumere come assoluto fondamento reale del conoscere il rapporto tra l' le tre indagini dei principî trascendentali che condizionano l'obiettività ideale delle sfere teoretica, etica ed estetica. Il mondo dell' ...
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Filosofo, nato a Milano il 19 ottobre 1894, morto ivi il 3 dicembre 1956. Combattente nella prima guerra mondiale, prima come ufficiale di cavalleria, poi come aviatore, fu ferito in combattimento aereo [...] maestro P. Martinetti, a elaborare un idealismo che, in polemica con il neohegelismo italiano, chiamava "trascendente", in quanto volto a cogliere i molteplici aspetti dell'esperienza come approssimazioni all'assoluto che li trascende. In una seconda ...
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Pensatore, nato a Iseo il 25 aprile 1830, morto a Padova il 13 maggio 1911 Dal 1867 insegnò all'università di Padova. Buon conoscitore del pensiero tedesco più recente (Herbart, Lotze, Trendelenburg, ecc.), [...] un procedimento "analogico". Parimenti, la conoscenza dell'assoluto appariva al B. come il termine, mai secondo il B., rappresentare il raggiungimento del punto d'equilibrio tra l'idealismo e il realismo: ma di fatto, consideratavi l'unità di tali ...
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Filosofo ed erudito, nato il 20 novembre 1857 a Pistoia. Ha insegnato filosofia all'università di Napoli dal 1887 al 1908. Si è occupato, oltre che di filosofia, di storia della letteratura e delle arti: [...] più varî argomenti. La sua dottrina speculativa è basata sulla critica kantiana ed è venuta svolgendosi come un idealismo teistico: essa postula un assoluto soggetto che trascende la vita umana e al quale i singoli soggetti tentano di adeguarsi in un ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...