RISORGIMENTO (XXIX, p. 434)
Giuseppe TALAMO
Nel decennio 1945 la storiografia risorgimentista fu percorsa dalla polemica ora cauta e sottintesa, ora esplicita e violenta fra due tendenze: una che dava [...] sulle colonne del Crepuscolo, fatto della città "il principio ideale delle istorie italiane", il solo che rendesse possibile un'esposizione campo religioso, avrebbero diffuso "un culto esclusivo e assoluto" per la nazione e la dottrina dello stato ...
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VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] E se l'unità assoluta dell'io non si realizza che mediante principî ideali forniti di potere è una volizione che ha la sua origine in sé stessa, è una posizione assoluta del soggetto.
Bibl.: A. Bain, The Emotions and the Will, Londra 1865 ...
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Scrittore inglese, nato il 4 dicembre 1795 a Ecclefechan (Dumfriesshire), morto a Londra il 4 febbraio 1881: personalità complessa, internamente agitata e discorde, ma di elementare potenza, tale che nemmeno [...] , come il C., personalità decisa e in sé conchiusa, assoluta, esclusiva, volontaria. L'ammirazione reciproca li avvicinò. E nel dalle mani dei tories a quelle dei whigs. Le idealità del passato sembravano essersi dissolte; la semplicità della fede ...
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Capitale dello stato del Massachusetts, capoluogo della contea di Suffolk, occupa per popolazione il settimo posto fra le città degli Stati Uniti ed è il centro più importante culturale e commerciale della [...] , all'interesse nazionale e di partito l'idealismo intollerante del vecchio puritanesimo.
B. ha perduto della sua importanza nazionale nel più recente periodo, ma è stata una perdita relativa e non assoluta, dovuta piuttosto al fatto che altre città ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] tutto, la cui volontà è la legge della natura inanimata e la forma assoluta della morale, e che mediante il suo solo essere dà valore all' o alla santità di Dio e al suo amore: gl'ideali dell'Antico e del Nuovo Testamento, i due elementi fondamentali ...
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Filosofo, nato verso il 1270 (secondo alcuni, il 1266, secondo altri, il 1274). Sul luogo della sua nascita nulla si sa di sicuro: c'è chi lo fa nativo d'Irlanda, e chi di Scozia o d'Inghilterra. Secondo [...] base nelle cose. Che è un tentativo di fondere l'idealismo col realismo. Perciò la posizione tomistica è rovesciata: non alla teoria delle idee. Se, difatti, la volontà ha un primato assoluto, importa poco che Dio abbia in sé belli e formati tutti i ...
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La vita. - Figlio naturale del generale d'artiglieria Destouches e della canonichessa de Tencin, d'Alembert nacque a Parigi il 16 novembre 1717, e appena nato fu abbandonato sui gradini della chiesa di [...] forme varie di "imitazione della natura". Ma di un valore conoscitivo assoluto delle scienze in sé non è da parlare. Neppure la matematica simboli più facili e più accessibili. Ma l'idealismo soggettivistico del Locke assume un più spiccato carattere ...
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REALISMO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Venceslao IVANOV
. Filosofia. - Il termine "realismo" ha due distinti, e sotto un certo aspetto antitetici, significati. Il primo è quello che il termine [...] per cui esso sosteneva l'incondizionata esistenza dell'ideale quanto in quello moderno per cui la realtà ideale da esso difesa non era soltanto assoluto soggetto ma anche, e nello stesso tempo, assoluto oggeao. Parimenti, in età più prossima, il nome ...
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Filosofo, nato a Parigi il 28 novembre 1792, morto a Cannes il 14 gennaio 1867. Nel 1810 entrò nella Scuola normale, che s'apriva allora per la prima volta. Ivi ebbe professore di retorica il Villemain, [...] principî universali e necessarî, che nell'uomo è manifestazione dell'assoluto. Tali principî si riducono a quelli - esistenziali - di dall'altra, gli opposti errori del sensismo e dell'idealismo (il criticismo kantiano, inteso come una forma di ...
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. Col nome di criticismo si designa, in generale, la dottrina filosofica che prospetta il problema della possibilità della conoscenza e si oppone quindi tanto al dogmatismo quanto allo scetticismo, che [...] criticismo il primo che si attribuisce tale nome, non è neppure vero criticismo il secondo, che lo riduce a idealismo del soggetto assoluto. L'uno e l'altro credono di risolvere la contraddizione kantiana con l'affermare il valore dell'uno dei due ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...